giovedì 8 ottobre 2015

uqbar love N. 153, 8  OTTOBRE  2015
settimanale diretto da Paolo Mario Buttiglieri
SENZA PUBBLICITA’ A PAGAMENTO REALIZZATO GRAZIE AL LAVORO GRATUITO DI TUTTA LA REDAZIONE
Redazione: Fiorenzuola d'Arda (PC), 347.2983592 - trentomilano@gmail.com
Notiziario diffuso gratuitamente via mail e via facebook
misticismo, eventi alternativi, offerte di lavoro, cucina secondo i gruppi sanguigni, bio vegana e vegetariana, matriarcato, yoga, massaggi, scambio di ospitalità, osho, lorenzo milani, massaggio dell’anima, libero baratto, libertà, tangerine dream, popul vuh, amore, attrazione, dipendenze affettive, poesie e racconti e tanto altro
Quel che trovate pubblicato a volte riflette l’opinione della redazione, a volte del redattore che lo firma e a volte è una semplice documentazione di opinioni non condivise dalla redazione perché la filosofia di uqbar love è esprimi quello che pensi e fai esprimere chi non la pensa come te


In questo numero

Il ritorno di Marilla



poesia
SONO UNA DONNA
di Joumana Haddad

Nessuno può immaginare quel che dico quando me ne sto in silenzio,
chi vedo quando chiudo gli occhi,
come vengo sospinta quando vengo sospinta,
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa quando ho fame
quando parto,
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa che per me andare è ritornare e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera,e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere e io glielo lascio credere
e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza loro sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro lingua ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà e io glielo lascio credere
...e avvengo.

PROSSIMAMENTE A FIORENZUOLA (PC)
OGNI GIOVEDI’ ALLE ORE INFO 3472983592
Conversazioni filosofiche con tisana
per chi ama vivere in modo alternativo.
  

Caffè letterario di Fiorenzuola d’Arda
Corso gratuito introduttivo al giornalismo
per chi vuol conoscere l’arte di scrivere per un giornale cartaceo o web e il mondo dell’informazione
a cura di Paolo Mario Buttiglieri, ex collaboratore del quotidiano La Repubblica
dal 2 novembre ogni martedì alle 21 alle 22.30
Sono 4 serate di un'ora e mezza ciascuna a carattere teorico pratico: gli argomenti sono: come si scrive un articolo, come si fa un'intervista, tipologia dei giornali, legislazione sulla stampa, ufficio stampa.
Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione. Il corso in forma di week end si terrà anche in altre città.
Info 347.2983592
Per iscriversi al corso inviare richiesta di iscrizione a trentomilano@gmail.com specificando nome, cognome, età, professione, domicilio e numero di telefono. A conferma della vostra iscrizione vi arriverà una mail di risposta.
UNA INIZIATIVA ARTISTICA DI ARREDO URBANO NEL SOTTOPASSAGGIO DI FIORENZUOLA
LA GALLERIA DELLA VITA
Sabato 17 ottobre l’inaugurazione


Quando l’arte e gli artisti scendono in strada per dare una identità alla città in cui vivono è un momento magico di trasformazione sociale, un contributo concreto a rendere più vivibile il contesto urbano.
Hanno cominciato i pittori murali ora altri artisti possono scendere per le strade oltre che con i pennelli, con la musica, il canto, il teatro, la poesia e tante altre espressioni artistiche.
L’arte non è un hobby o una professione ma uno strumento per rendere bello e accogliente il luogo in cui viviamo.
Il 12 settembre, il gruppo dei murales , guidato da Stefano Villaggi ha iniziato a dipingere il sottopassaggio di via taverna sotto la via emilia.
L'iniziativa è stata realizzata grazie all'aiuto di alcuni sponsor che hanno permesso l'acquisto del materiale pittorico. Questa Iniziativa oltre a rallegrare la nostra Città ha lo scopo di raccogliere Offerte per Associazione Oncologica A.M.O.P. di Piacenza tramite un'urna posizionata e sorvegliata all'ingresso del Sottopassaggio da un Volontario dell'Associazione.

 NOTIZIE



Alimenti, bevande, ricette e corsi
uRICETTAZIONI GASTRONOMICHE
a cura di Ilario Bazzardi




€ 3,90
DETTAGLI
La crema di cuore di carciofo è fatta con veri carciofi e altri prodotti naturali coltivati dal produttore. Ottima per sughi, crostini e anche panini. Contenuto 300 gr. Non contiene conservanti nè coloranti.
Ottima per un sugo speciale per la pasta, o per spalmare sui crostini. Anche per un buon panino farcito. Prodotta dal contadino confinante col Castello, che coltiva in proprio i carciofi. Contiene solo cuore di carciofo, olio extravergine d'oliva, sale, pepe nero e limone.




racconto
MARILLA
di Shaktidevi


Una libellula sonnecchiava sotto una foglia d’acero. Marilla la osservava con occhi carezzevoli. Ad un tratto un rumore secco la scosse distraendola, si girò per vedere cosa fosse e vide lo gnomo Tombù che da dietro una grossa radice le faceva cenno di avvicinarsi. Marilla con le sue bellissime ali di fatina volò verso di lui. Tombù le indicò un punto dove vi era un foro e le disse di guardare attentamente.
                Poi si pronunciò “Quello è il luogo in cui andrai quando rinascerai in un’altra vita.” Marilla dopo un breve stupore, gioì nel sentire quelle parole. Lo gnomo Tombù continuò il suo discorso “Sei la fatina più adatta per entrare nel mondo degli umani, poiché ami l’avventura, sei vivace, allegra, spensierata, indipendente e inoltre sei la più curiosa fatina che abbia mai conosciuto.”
                Marilla ad un tratto si rattristò e disse allo gnomo che passando nel mondo degli umani non avrebbe più rivisto i suoi amici elfi, folletti, gnomi e amiche fatine. “Questo purtroppo è vero,” affermò Tombù, “ma non devi preoccuparti perché ti saremo sempre vicini anche se non ci vedrai. Potrai però sentire la nostra presenza. Ora parliamo del compito che avrai una volta entrata nella dimensione degli umani. Dovrai cercare nei luoghi che ti indicheremo, le fonti energetiche più vigorose del pianeta. Noi ti faremo avere tutte le indicazioni per arrivare in quelle zone. Le riceverai attraverso le intuizioni che ti manderemo, infatti saremo collegati attraverso questo canale di cui sei molto dotata.”
                E così un bel giorno di parecchi anni fa, in un bel paese circondato da monti, laghi e boschi, venne al mondo una bellissima bambina alla quale fu dato il nome di Marisa. I suoi genitori l’accolsero con gioia e amore ed erano i genitori ideali per darle la spinta giusta che l’avrebbe portata a compiere la missione per cui era nata.
                I suoi genitori seguivano una religione molto rigida e lei doveva sottostare a delle regole. Queste restrizioni fecero sì che in Marisa aumentasse la curiosità per tutto ciò che le era proibito ed avendo in lei tutte le altre doti acquisite nella vita da fatina si ribellò ben presto a tutti gli impedimenti che le erano imposti.
                I genitori di Marisa non sapevano che le stavano spianando il terreno per agevolarle l’incarico ricevuto dagli gnomi. E Marisa non ricordandosi di questo ed avendo un carattere ribelle e capriccioso trovava ingiusto dover rispettare queste regole ossessive. Ma anche questo faceva parte del piano. Più cresceva e più diventava curiosa, ed un giorno iniziò a trasgredire incominciando ad informarsi su tutte le cose che le avevano da sempre impedito di conoscere.
                Marisa una volta adulta si sposò, ma come aveva detto lo gnomo Tombù, dopo un po’ di tempo si ritrovò da sola. Per lei era importante rimanere indipendente, perché così era libera di muoversi con facilità mentre se avesse avuto una famiglia alle spalle tutto ciò le sarebbe stato da ostacolo. Marisa emanava un fascino particolare, riusciva a far vibrare le corde dell’anima e del cuore di tutte le persone che venivano in contato con lei.
                La sua forza interiore era guidata da quel potere spirituale che aveva dentro di sé. Non aveva bisogno di sostegno alcuno, anche se essendo un essere umano le faceva piacere la compagnia dei suoi simili. E poi non si sentiva sola, come le aveva promesso lo gnomo Tombù, sentiva la presenza di esseri intorno a lei. Quando si entrava in casa sua, tutto sembrava animato. La sua era una casa viva. Le persone sensibili avevano delle percezioni strane, come di essere osservate da qualcuno, come se occhi invisibili le scrutassero. Quando entravano nella sua casa era come se entrassero in un tempio e per questo portavano rispetto ad ogni oggetto che Marisa accudiva con devozione e riguardo.
                Una volta che le esperienze umane raffinarono la sua sensibilità e gli gnomi ritennero che era arrivato il momento di farle eseguire il suo compito, Marisa incominciò a sentire l’ esigenza di ricercare luoghi in cui star bene, soprattutto con se stessa. Gli gnomi attraverso diverse vie, le inviavano libri, notizie o persone che lei accoglieva perché soddisfacevano la sua curiosità. E così cominciò a viaggiare per andare in luoghi ricchi di energia: santuari, grotte, foreste, montagne, laghi, fiumi e città sacre, dove si raccontava che ci fossero punti costellati di vari tipi di energia, sia positiva che negativa o ambivalenti.
                E poi ancora visitò: cerchi di pietra, piramidi, templi, cattedrali, dolmen, menhir, che sorgono lungo i canali e favoriscono il contatto tra gli uomini e le dimensioni superiori. Tutti questi luoghi sono fonte di attrazione per tutte quelle persone che ricercano una vita spirituale più elevata. Con il tempo saranno sempre di più gli uomini che cercheranno  questi luoghi poiché la gente si sta staccando dal materialismo. E Marisa sente di sapere tutto questo, lo intuisce vivamente anche se non sa da dove proviene questo interesse profondo ed innato in lei.
                Incominciarono a succederle avvenimenti strani, come per esempio sparire per un po’ di giorni e poi ritornare. Le amiche che la cercavano le chiedevano dov’era stata in quei giorni, Marisa rispondeva che non si era mai mossa da casa. Le amiche si limitavano a pensare che era un tipo un po’ strano, ma le volevano un gran bene, e poi chissà come, dimenticavano l’accaduto. Tutti le volevano un gran bene, vicino a lei si stava bene, era una compagnia molto rilassante.
                Ma gli gnomi e tutto il loro popolo che vive in una dimensione dirimpetto alla nostra perché mai avrebbero dato a Marisa questo compito? La risposta sta proprio nel progresso che sta avanzando in maniera sostenuta che determina la rovina di questi luoghi. Forze negative spingono uomini inconsapevoli a distruggere tutto ciò che dà energia positiva che favorirebbe l’avanzamento spirituale di una massa numerosa di persone a discapito del potere economico. Le persone con una spiritualità più elevata divenendo più semplici non sentirebbero più la necessità dei beni materiali e questo contribuirebbe alla rovina del materialismo.
                Gli gnomi vogliono salvare questi luoghi infondendo sempre più una mentalità positiva a molte persone che vi abitano in modo che queste possano imparare a proteggere tutto ciò che è sacro, come ad esempio evitare di costruire enormi agglomerati urbani accanto a zone di circolazione energetica che servono a tutti noi per il nostro risveglio spirituale. Ecco il compito che Marisa compie per il pianeta in cui viviamo e che porta avanti con il massimo impegno senza farsi distrarre da nulla. Tranne quando incantata si ferma davanti ad un negozio di scarpe. Solo allora ti pare di vederla mettere le ali e volarci intorno per poi infilarsi dentro e vederla scomparire per un po’.
vignetta by pm buttiglieri


racconto
IL RITORNO DI MARILLA (seconda parte)
di Shaktidevi


Marilla sonnecchiava serenamente dentro la corolla di una campanula. Aveva le ali piegate sotto la sua testolina e un lieve sorriso sulle labbra quando lo gnomo Tombù scrollò la campanula e Marilla aprì gli occhi. “Su, su dormigliona! E’ ora che ti svegli!” Marilla si stiracchiò sbadigliando. “Uh, che succede? Perché svegliarmi così presto gnomo Tombù?” Tombù fece un sospiro e rispose. “Oggi dovrai andare in quel luogo…ricordi? In quel luogo! E dovrai andarci da sola! Mi raccomando…da sola!”
                Marisa si svegliò improvvisamente. Aveva ancora sognato per l’ennesima volta la stessa scena per una settimana intera. Si alzò e andò in bagno. Sotto la doccia ripensava al sogno ricorrente. “Chissà dove vorrà che vada lo gnomo Tombù!” Sapeva che i suoi amici folletti le avrebbero dato le indicazioni giuste, ma in quei giorni pur restando attenta e all’erta non aveva notato niente che potesse darle qualche riferimento o indirizzo del luogo che intendeva lo gnomo Tombù.
                I luoghi dove doveva dirigersi di solito le capitavano per caso. Li vedeva scritti su un giornale trovato su una panchina. Li sentiva attraverso una canzone che le ricordava un certo paese. Oppure parlando con una amica ecco che all’improvviso si nominava una certa località dove non era mai stata. Però pensandoci, quella settimana non era ancora andata in città. Si era limitata a girare per boschi e laghetti in cerca di un po’ di refrigerio. Decise così di andarci.
                Arrivata in città parcheggiò l’auto davanti ad un negozietto di cibi biologici, scese per andare a far spesa, ma fu distratta da alcune voci. Marisa si guardò intorno e vide due uomini nell’altro lato della strada che stavano discutendo animatamente. Voleva evitarli ma qualcosa la spinse a dirigersi verso di loro e quando fu vicino si trovò a chiedere se sapessero dove si trovava il negozio “Girulò” “Come, scusi? E’ un negozio che non ho mai sentito!” Rispose uno di questi con fare un po’ seccato per essere stato disturbato. L’altro compare intervenne: “Lo scusi, è uno buzzurro! Ma non mi pare di aver mai sentito questo nome. Mi spiace.” E i due ripresero a discutere.
                Marisa si stava allontanando ma ecco che uno dei due uomini gridò all’altro: “Sì, in Toscana. A Orvieto.” Marisa finalmente ebbe l’indicazione che tanto aspettava. Salì in auto e tornò a casa dove cominciò a navigare su internet per aver informazioni sulla città di Orvieto. Doveva sapere qualcosa di più su questo luogo. Trovò che era ricca di luoghi dove un tempo vi erano stati gli antichi Etruschi, quindi luoghi carichi di energia. Pensò di prenotare subito un albergo e partire per questa nuova avventura.
                Peccato dover andare sola, ma così aveva detto in sogno lo gnomo Tombù. Pazienza, caricò bene la sua auto e partì. Quando giunse ad Orvieto era quasi sera, era stanca ma contenta. La mattina dopo cominciò ad informarsi chiedendo al personale dell’albergo se conoscevano dei luoghi Etruschi di quel posto. “Oh, ce ne sono molti!” Rispose una cameriera, e continuò dicendole che se proprio ne voleva di particolari doveva chiedere a sor Gaetano che conosceva luoghi davvero fantastici dove pochi turisti avevano messo piede.
“Che bello! Magnifico! Posso sapere dove trovare questo sor Gaetano?”
“E’ mio zio!” Rispose la cameriera dell’albergo che si chiamava Maria “E vi dico questo perché siete una persona simpatica. Da mio zio non manderei mai una persona che mi ispiri antipatie”. Ribatté sorridendo. “Grazie, grazie!” Disse felicemente Marisa.
                Marisa emanava attraverso canali sottili e sconosciuti una sottile energia che dava immediata simpatia e fiducia. Fu così che attraverso lo zio di Maria, poté entrare in luoghi energetici sconosciuti persino agli stessi abitanti di Orvieto. Sor Gaetano infine la portò a visitare un cunicolo dove all’interno vi era una stanza ancora piena e ricca di accessori e dove solo lui ne conosceva l’esistenza, tanto che ne era orgoglioso e fiero di averla scoperta da non farlo sapere a nessuno. Ma Marisa gli ispirava così tanta fiducia che dopo essersi fatto promettere che mai dovrà riferirlo in giro, la portò in quel luogo. Appena entrò Marisa notò subito tanti vasi, magnifici e dipinti con colori ancora vivi. C’erano collane, bracciali e anelli e pettini con ferma capelli i che sembravano in avorio, molto lavorati o con pietre stupende. Armi e addirittura drappi ricamati e poi mantelli e vesti velate.
                Marisa osservava e ammirava. Ad un certo punto per terra notò un ciondolo. Fece finta di nulla e ci mise un piede sopra. Poi con fare incurante fece cadere la borsetta e si abbassò a raccoglierla. Spostò il piede e raccattò il ciondolo che nascose nel pugno della sua mano. Sor Gaetano aveva mille occhi, le aveva detto che nulla doveva essere toccato. Era molto superstizioso ma non aveva fatto i conti con Marisa che invece non lo era per niente e ci teneva tantissimo a portarsi un ricordino a casa.
                Il viaggio di Marisa si concluse dopo qualche giorno. Salutò calorosamente con mille ringraziamenti e un piccolo dono per Maria e sor Gaetano. Fece così ritorno a casa. Una volta arrivata e soddisfatta per il bel viaggio compiuto prese il ciondolo e lo mise accanto al suo letto sul comodino. Quella notte fece un sogno. Sognò lo gnomo Tombù, le disse che aveva fatto un ottimo lavoro andando a scovare quei centri di energia molto importanti per loro.
                Tombù volle ricompensarla per questo e le disse che il ciondolo da lei preso era fatto di un minerale resinoso che era conosciuto come ambra, una magnifica resina naturale e trasparente. Se Marisa osservava bene la resina avrebbe notato che dentro di essa c’era una spina. Era una spina insanguinata caduta dalla corona di spine che Gesù portava in testa il giorno della sua crocifissione. Erano stati gli spiriti invisibili a raccoglierla e a fare in modo di rivestirla con l’ambra, il minerale più adatto per poterla conservare.
                Con il tempo era passata di mano in mano fino ad arrivare in Italia dove una donna Etrusca la vide sulla spiaggia del Golfo di Baratti. La prese e la tenne con sé. Le dava una calma intensa e le procurava gioia e serenità, così prima di morire la diede alla figlia la quale a sua volta la tramandò. Fino a quando mano dopo mano finì in quella tomba Etrusca dove Marisa la trovò e la raccolse. Ed ora era sua, tutti i poteri della pietra le appartenevano e le avrebbero giovato. Lo gnomo Tombù le disse come avrebbe dovuto utilizzarla.
                Doveva andare al lago di Lamar e immergere il ciondolo nel lago dicendo un mantra che già conosceva e pronunciava spesso. Poi doveva entrare nel bosco e montare la sua amaca e dopo essersi adagiata tenere il ciondolo tra le mani, socchiudere gli occhi senza addormentarsi e ripetere il mantra fino a quando le sarebbe successo qualcosa di speciale. Marisa dopo queste parole aprì gli occhi e presa carta e penna scrisse ogni cosa che le aveva suggerito Tombù nel sogno.
                Al mattino si alzò in forma pimpante, e come se avesse avuto le ali alle spalle fece tutto velocemente finchè fu pronta per andare verso il lago di Lamar. Una volta giunta seguì bene le istruzioni scritte. Quando la sua amaca fu pronta vi si adagiò con il suo ormai “sacro ciondolo” tra le mani. Socchiuse gli occhi e all’improvviso si trovò in un’epoca passata, nel medioevo. Camminava tra le bancarelle di un mercato cittadino tra viandanti di quel tempo e si trovava a pensare e discutere dei fatti del giorno con le donne di quell’era.          
Poi all’improvviso si trovò in un altro periodo storico, era accanto alla regina Vittoria ed era vestita da damigella e poi ancora in guerra accanto a dei soldati di trincea con un fucile in mano che urlava furiosamente con il cuore che batteva forte nel petto. Quello che la stupiva era che si vedeva materialmente in più posti ed epoche diverse e contemporaneamente ondeggiava comodamente nella sua amaca. Si trovava realmente in più posti allo stesso tempo eppure si vedeva tranquilla nel bosco.
                Arrivò anche a vedersi nel futuro catapultandosi in un tempo dove cose, pensieri, fatti e persone erano inimmaginabili anche da descrivere. Capì come la sua consapevolezza nel futuro si sarebbe notevolmente evoluta. Si stupiva di come tutto questo fosse così reale e di come ovunque lei si trovasse viveva sempre nel presente. Tutto era come se mai fosse passato o doveva ancora avvenire. Tutto si basava sul presente. Non esisteva il tempo, quindi né il passato e né il futuro. Tutto era qui e ora. Capì il dono di cui era stata favorita, comprese che tutto ciò che esiste, esiste da sempre. L’unica cosa che si sposta è la coscienza che evolve continuamente, fino ad unirsi alla Coscienza Divina, chiamata Dio o Infinito. Ed è là che un giorno tutti gli esseri o per meglio dire, le coscienze di ognuno finiranno.
Tutto esiste ora in questo momento, qui e per sempre, ciò che si sposta ed evolve è solo la nostra coscienza.



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Appunti di vista
di Paolo Mario Buttiglieri

Marino che dice le bugie, Don Flaim che giustifica la pedofilia e che considera l’omosessualità una malattia, un altro prete che proclama la sua omosessualità e presenta alla stampa il suo compagno accusando la chiesa di omofobia. La cronaca non finisce mai di presentarci piatti sfiziosi, buoni solo a passare un po’ di tempo.
La stampa macina continuamente nuovi argomenti e vi punta i riflettori. E quando cambia la scena quel che abbiamo visto prima finisce nel dimenticatoio. E così gli immigrati sono usciti di scena ed ora si parla di bombardare Siria e Iraq.
L’informazione più che informazione sembra spettacolo ed il ristorante giornalistico aggiorna continuamente il menù con nuove pietanze, a volte riciclate perché il vintage va di moda.
L’essenziale rimane sempre fuori dall’informazione, è un optional che non viene mai servito a tavola. E così l’internauta, il telespettatore, l’ascoltatore ed il lettore continuano a nutrirsi di banalità.
Ma cosa è che veramente conta? Quel che conta veramente lo disse Gesù: chi è senza peccati scagli la prima pietra. Da allora, allora e prima di allora le pietre hanno continuato a volare, ferire ed uccidere.
Io mi ritengo fortunato perché ancora non mi è arrivata una pietra in testa.
Vorrei chiudere con un pensiero amaro per tutte le donne che vengono giustiziate spesso insieme ai figli da uomini che sono incapaci di camminare sulle proprie gambe, eterni bambinoni abituati a concepire la donna, come insegnano tutte le religioni, come accessorio al servizio del maschio.
Le donne denunciano violenza e lo Stato si gira sempre dall’altro lato in attesa che arrivi l’ambulanza.



editoriale
CARA MINEO
di Giuseppe Ghezzi
Cara Mineo ,
avrei voluto scriverti qualche mese fa , ma qui in italia c'e' tanto da fare che non ne ho avuto il tempo.
Quando partii dalla Costa d'Avorio ti dissi che sarei andato a vivere meglio in Europa, e così infatti e'.
In Italia, poi , mi trovo benissimo ; sono ospitato con tanti amici in un magnifico complesso di villette che qui gli italiani chiamano "Centro di Accoglienza" , qui in Sicilia con tanto piu' verde , molto meglio che in costa d'Avorio.
Tu pensa che appena sbarcato dal gommone , ti accolgono con guanti bianchi e mascherina sulla faccia per paura delle malattie , ma poi ti offrono cibo e bevande in quantita'.
In questo centro di accoglienza puoi avere di tutto , naturalmente senza spendere un soldo , anzi ci danno 2 euro e mezzo per le sigarette , l'iphone , la scheda telefonica , biciclette nuove per visitare i vari paesini qui attorno dove ci invidiano tutto questo ben di Dio , insomma e' il Paese dei Balocchi.
Puoi uscire od entrare quando vuoi , fare quello che ti pare , giocare al pallone , oziare tutto il giorno sulle panchine dei parchi ma lavorare no , quello no , a quello ci pensano gli italiani indigeni.
Qualcuno dice che vorrebbero chiudere questo magnifico "Centro di Accoglienza" per ospitarci in alberghi anche di lusso , ma a noi non piace perche' qui abbiamo tutto , tre pasti al giorno , droga , prostituzione e grazie agli indigeni di buon cuore , tutto quello che chiediamo.
Cara Mineo , sai perche' vogliono trasferirci? Perche' uno di noi , un profugo che e' scappato dalla "guerra" in Costa d'Avorio , e che era ospite da 4 o 5 mesi in Italia , un giorno , non sapendo cosa fare , ha ucciso ed anche violentato una donna di 70 anni insieme col marito , anche lui pensionato con 500 euro al mese.
Ma non dobbiamo temere nulla noi profughi , perche' il giudice italiano lo condannera' a qualche mese di obbligo domiciliare o gli consegnera' il foglio di espulsione che gli permettera' cosi di andare in qualche altro paese d'Europa e poi tornare in Italia con un altro nomee false identita'.
So  dalla televisione (si abbiamo anche la televisione gratuita) che molti profughi , specialmente siriani , hanno preferito attraversare anche a piedi vari paesi per arrivare in Austria o Germania.
Sì , va bene , ma poi quelli li faranno lavorare e poi quelli scappano davvero dalla guerra.
No , ti dico , e' meglio coi barconi in Italia , cosa vuoi di piu' , ti vengono a prendere con le navi e poi non guardano se sei profugo o clandestino , ti mantengono e le forze dell'ordine ti proteggono qualunque cosa tu faccia e se sei in colpa per qualche misfatto , tu dì loro che sono razzisti e vedi che nessuno ti tocca.
Cara Mineo , ora ti lascio perche' dobbiamo fare la partita di calcio contro la squadra locale , dicono che cosi'ci integriamo bene con gli indigeni italiani.
Ti consiglio di prendere un gommone tra 2 o 3 mesi , per l'Italia , mi raccomando , e porta pure mamma e papa' che hanno diritto al ricongiungimento secondo la legge italiana e diritto anche ad avere una piccola pensione.
A presto quindi.
Abdul Assan

Salute e alimentazione
MANGIARE SECONDO NATURA: SPESA DI OTTOBRE!!
L'intelligenza della natura è insuperabile… ogni stagione offre frutta e verdura che contengono nutrimenti adatti a sostenere in nostro corpo in quel periodo dell'anno!


VERDURA di OTTOBRE
Bietola, Radicchio, Spinaci, Cicoria, Cavolo, Zucca, Carota, Finocchio, Ravanello, Ceci, Fagiolo, Lenticchia, Pisello, Porro, Radicchio, Ravanello.

FRUTTA di OTTOBRE
Cachi, Pere, More, Pere, Uva, Melagrana, Castagne.



eventi   


PARMA–PIACENZA-CREMONA

PIACENZA
Sabato 10 Ottobre 2015 - ore 21:00 | Auditorium della Fondazione
Incontro con Selvaggia Lucarelli
Pulcheria 2015

PARMA fontanellato
LABORATORI TEATRALI
Laboratorio di base ed avanzato.


Queste le proposte per chi vuole fare teatro. 
Saranno attivati due laboratori:

il primo, di BASE, condotto dall’attore/regista Carlo Ferrari rivolto a quelle persone che vogliono iniziare un percorso di espressività motoria teatrale, di creatività corporea, gestualità, recitazione.
Il laboratorio analizzerà, attraverso esercizi ed improvvisazioni individuali e di gruppo, vari aspetti teatrali come lo spazio, la presenza scenica, l’ascolto, la relazione con gli altri, il ritmo, i tempi e la messa in scena. Un lavoro che porterà gli allievi alla creazione di una drammaturgia che servirà poi alla costruzione di azioni per determinare la messa in scena.

Il laboratorio AVANZATO, curato dall’attrice Franca Tragni, si baserà su improvvisazioni, scrittura drammaturgica, e messa in scena.
Il laboratorio è rivolto esclusivamente a persone che abbiano già maturato in precedenza esperienze teatrali.
Entrambi i laboratori termineranno con un esito aperto al pubblico per permettere così di creare l’evento teatrale.

LABORATORIO TEATRALE DI BASE
condotto da Carlo Ferrari
Giorno laboratorio: mercoledì
Orario: dalle ore 19.45 alle ore 21.45
Luogo: Fontanellato – Spazio Ghiacciaia – Piazza Pincoli - Fontanellato (PR)
Inizio: mercoledì 21 ottobre 2015 presentazione e prova libera e gratuita
Termine: marzo 2016


LABORATORIO TEATRALE AVANZATO
condotto da Franca Tragni
Giorno di laboratorio: martedì
Orario: dalle ore 20 alle ore 22
Luogo: Fontanellato (PR)
Inizio laboratorio martedì 27 ottobre 2015
Termine laboratorio aprile 2016

Per informazioni: Progetti&Teatro tel. 3452353377 
progettieteatro@micso.net
Vi aspettiamo!
www.teatrofontanellato.it
www.progettieteatro.it

PIACENZA zena di carpaneto
CALENDARIO EVENTI AL CASTELLO DI ZENA – CARPANETO (PC)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Strada Provinciale 29, n.80 | 29013 Carpaneto Piacentino (Pc)
Tel./Fax +39 0523 851001
www.castellodizena.it - E-mail: info@castellodizena.it
YOGA DELLA RISATA
venerdì 23 ottobre ore 20,30
CON MINA NICOLOSI

NUMERI, ENERGIA, GUARIGIONE
venerdì 30 ottobre ore 20,30
sabato 31 ottobre
CON PASQUALINA SANTORO

CORSI DI YOGA AL CASTELLO CON FEDERICA
ripartono i corsi di yoga al Castello di Zena!
PER PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI:
Federica: +39 339 5365576  federicanasallirocca@alice.it



CREMONA
CENTRO  CULTURALE IL TIBETANO

Sabato 10 ottobre dalle ore 15 alle 17,30
L' uomo e i suoi corpi. Il corpo eterico
1^ incontro del ciclo di seminari UOMO:CORPO-MENTE-SPIRITO
A cura di Elisabetta Galbignani -Studiosa di Teosofia
Informazioni e prenotazioni 3407251770-3386138350

Venerdi 16 ottobre ore 20,30
Alimentazione Vegan per nutrire il mondo
Conferenza a cura del Dott. Vasco  Merciadri - Chirurgo Omeopata
ingresso libero

Sabato 17 ottobre ore 18
Taoismo, la Via oltre la Filosofia e la Religione, 10 riflessioni
Conferenza a cura del Maestro Taoista Li Xuan Zong -14 generazione
della Scuola Xua Wu Pai di Wudang
Presso Spazio Comune , Piazza Stradivari - Cremona
Ingresso libero

Domenica 18 ottobre dalle ore 9 alle 11
Meditazione taoista -teoria e pratica
a cura del Maestro Taoista Li Xuan Zona
ingresso libero

Sabato 24 ottobre dalle 15 alle 17,30
Il corpo astrale, il corpo mentale ed il collegamento con il nostro
sentire. Il labirinto delle connessioni.
2°incontro del ciclo di seminari UOMO:CORPO- MENTE - SPIRITO
A cura di Elisabetta Galbignani - Studiosa di Teosofia e
Matilde Del Giudice -Kinesiologa
Informazioni e prenotazioni 3407251770 -3386138350

CENTRO  CULTURALE IL TIBETANO aderente alla REDGFU
Associazione che opera senza fine di lucro. Affiliato ACSI
via A. Ghislieri 43
CREMONA
infoiltibetano@redgfu.It - www.il tibetano.org


SAVONA
Osho Varazze Meditation Center
Da Giovedì 8 a domenica 11 ottobre
VERGOGNA E SENSO DI COLPA
con Tabish Roncucci

Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre
SEMINARIO BASE DI KINESOLOGIA INTEGRA
con Antonella Rogai

Da Venerdì 23 a domenica 25 Ottobre
SECONDO LIVELLO DI NODY BALANCING BIO DINAMICO
con Gyanrahi Samorè

Sabato 31 Ottobre e domenica 1 Nov.
LA FORZA GUARITRICE
con Jyoti e Chidvilas

Per info e prenotazioni :
Geeti 3405748261
Info@oshovarazze.com

Come arrivare
Sul sito 
www.oshovarazze.com c'è la mappa di come arrivare.
Se arrivate in treno la fermata è Varazze , poi c'è un bus che viene ad Alpicella ( dove siamo noi) altrimenti potete prendere un taxi e chiedere del centro di meditazione.
In macchina direzione Genova, poi seguire Ventimiglia e l'uscita è Varazze.Girare a destra verso il paese e seguire indicazione Sassello - Acqui Terme. Salire e poi dopo una frazione chiamata Pero seguire per Alpicella, salire su seguendo la strada e dopo circa un paio di km sulla destra c'è il cartello con scritto Osho Arihant, centro di meditazione.
OSHO VARAZZE meditation center
Via Alpicella 28 Varazze (SV) Cell. +39 340 5748261- tel.019 918766
info@oshovarazze.com 
www.oshovarazze.com




VARESE
7 novembre - 8 novembre
Stage teorico/pratico "full immersion" di Orticoltura Naturale

Dal 7 novembre alle 9:00 al 8 novembre alle 17:00
Angera - B&B Armonia. Via Milano, 84
"UNA PRIMAVERA RIGOGLIOSA SI PREPARA IN AUTUNNO".
Insegnante: agrot. Gian Carlo Cappello.
L'incontro si svolge in un grande cascinale tipico dell'area rurale del Lago Maggiore, restaurato con raffinatezza e rispetto per la tradizione architettonica. L'attività pratica avrà luogo nel terreno prospicente dove, anche qui, l'orto cosiddetto "sinergico" a bancali è stato smantellato. Dopo la necessaria introduzione teorica sulla coltivazione naturale, si procederà con la preparazione dell'erba spontanea e alla distribuzione di pacciamatura di fieno secco prodotto in loco; si metteranno poi in pratica le modalità di semine e trapianto efficaci nel terreno non lavorato dell'orto naturale.
Il cascinale può ospitare chi proviene da più lontano. L'ottima cucina, curata dalla proprietaria Michela Roggero, è vegana. Il costo massimo che si può affrontare è di 150 euro e include tutti i pasti e i pernottamenti a partire dalla cena di venerdì 6 sino alla colazione di lunedì 9. Chi ha esigenze diverse, meno pasti e/o meno pernottamenti, può parlare direttamente con Michela per mettere a punto il costo "su misura". Dalle 17,00 alle 19,00 di sabato e domenica l'insegnante è a disposizione per consulenze individuali, incluse nel costo. Info: Michela 3476839516; Gian Carlo 3342664455

MODENA
IMAGINALIS
Sabato 24 ottobre alle ore 16:30
Unione Italiana Ciechi Modena Mariangela Lugli, Via Don Milani, 54, 41122 Modena

Viaggio nei secoli per capire il linguaggio dell'Immagine, la sua evoluzione e i suoi significati.
Un progetto doppiamente sociale:
conoscere l’arte e comprendere l'origine dei problemi dell’apprendimento.
L’immagine, i suoi significati e la comunicazione visiva risalgono al Paleolitico quando lo sciamano dipingeva animali sulle parerti delle caverne come buon auspicio per una caccia fruttuosa. Osservare le immagini porta a decifrare simboli a esprimere concetti a tramettere pensieri e conoscenze. Nell'arte come nell'apprendimento, quindi, l’immagine è il veicolo più antico di informazione e per questo motivo è stato analizzato e proposto come metodo di divulgazione e insegnamento. Il fine di questo progetto è quello di affrontare l’immagine sia dal punto di vista artistico partendo dal bestiario medievale fino ad arrivare alla rappresentazione del simbolo nella pittura surrealista del Novecento, sia di quello sociale per capire come il linguaggio delle immagini sia spesso il veicolo privilegiato attraverso cui si esprimono intelligenze non razionali ma altrettanto efficienti ed elevate. Le figure, ad esempio, costituiscono il veicolo migliore per l'apprendimento per tutti i bambini considerati dislessici.

Conferenza introduttiva

Un incontro di apertura per spiegare questo percorso progettato su conferenze e visite guidate che si terranno da ottobre a maggio con lo scopo di presentare il ruolo dell’immagine attraverso l’arte e come metodo di apprendimento, di memoria e di espressione. La nostra mente ha, come strumento per interagire con l'ambiente, il cervello che racchiude in se il principio Maschile (cervello sinistro: strategico, logico, ragiona per parole) e il principio Femminile (cervello destro: emotivo, passionale, funziona per immagini). E memorizza utilizzando vari livelli di memoria, partendo da una memoria a breve termine ed archivia il tutto in una memoria a lungo termine. Inoltre andremo a specificare cosa si intende con disturbi specifici di apprendimento.

Sarà divisa in due momenti, uno prettamente legato al chiarificare cosa siano i Disturbi Specifici di Apprendimento. Mentre l'altra parte dell'incontro sarà volta a far vedere come le immagini siano sempre stato strumento di comunicazione e di apprendimento nel corso della storia.

Tel. 3391196575 ( Elisabeth Mantovani )
Tel. 3336236871 ( Vittorio Melotti )
Telefonare nei seguenti orari:
dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 19
dal lunedì al venerdì solo per informazioni

TRENTO
Fa’ la Cosa Giusta!– 23/25 ottobre 2015

TRENTO
16 -18 Ottobre 2015 - Riva del Garda - Astoria Park Hotel****
Dell’Amore e altre meraviglie
Tel. 320 0146140 - www.artediessere.com - eventi@artediessere.com
L’Amore protagonista della terza edizione del festival di Arte di Essere.
Una tre giorni sull’Amore, sulle sue molteplici sfaccettature, sfumature, suggestioni; sulle sue voci, le sue melodie, i suoi silenzi… Tra i gli antichi miti e la Natura, tra il Mistero che incarna, e le molteplici energie che diffonde. Un’onda stimolante, che invita i partecipanti a fluttuare oltre ai propri spazi abituali, oltre al proprio “Aldilà personale”. Oltre. Uno Spazio di condivisione e trasformazione, fatto di parole, emozioni, gioco, musica, teatro, seminari.

PAVIA
9 -10 Ottobre 2015 - Orario 9:00 / 18:00 - Sala Dell’Annunciata, Piazza Petrarca - Pavia
Workshop "SCIENZA E MEDITAZIONE"
www.scienzaemeditazione.org - gianfranca.corbellini@unipv.it
I benefici della meditazione visti da un punto di vista scientifico
I benefici della meditazione, ormai provati, costituiscono argomento di crescente interesse scientifico. Questo convegno illustra le evidenze, i metodi scientifici e le differenti interpretazioni, offrendo allo stesso tempo esperienze pratiche condotte da un esperto meditatore.
Con la partecipazione di docenti universitari, ricercatori, esperti di filosofia, psicologia, fisiologia, neuroscienze, meditazione.
Organizzato dal Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Unità di Statistica Medica e Genomica dell’Università degli Studi di Pavia.

BOLOGNA
domenica 18 ottobre UNA DOMENICA BEN-ESSERE
Fattoria dei Sogni - Minerbio (BO)
Potrai vivere un incontro con te stesso accompagnato dalla musica a 432Hz suonata dal vivo, potrai potenziare la tua energia vitale e partecipare ad una sessione di counseling individuale e di gruppo.
Per informazioni e costi scrivi a laura.ricci@doceat.eu

PIACENZA




ecoturismo
COMO E LA SPINA VERDE - 30 ott / 1° nov 2015
Camminando per sentieri e vecchie strade militari, un fine settimana per scoprire l’alveo antico dell’Adda (fino all’ultima glaciazione scorreva nel ramo di Como del Lario), i grandi massi trasportati e poi abbandonati dai ghiacciai dell’ultima glaciazione, i resti archeologici dell’abitato pre-romano di Como, i reperti della cosiddetta civiltà di Golasecca, le antiche cave di arenaria utilizzate fino al secolo scorso, resti di trincee, camminamenti e cunicoli scavati nella roccia, una rana rossa unica al mondo (endemica e protetta), le sorgenti del Fiume Seveso e tanto altro.
di Flavia Caironi

V 30 – Como – San fermo della Battaglia
Ritrovo in piazza Camerlata a Como. Da lì trasferimento con autobus di linea (15') o auto proprie a San Fermo (357 m) al B&B Margherita, che ci ospita. Cena tipica presso il Ristoro Mughetto.
Sa 31 San Fermo - Chiasso. Tra Italia e Svizzera [+/-300m]
Il sentiero parte poco oltre il nostro B&B. Si attraversa da nord a sud il Parco sul confine tra Italia e Svizzera. Si sale al panoramico Pin Umbrela a 570 m, poi si scende all'Abbeveratoio della Prima Guerra mondiale (500 m). Si pranza al sacco sul bel pianoro del Fortino del Monte Sasso (526 m) e lo si visita. Si prosegue raggiungendo le sorgenti del Seveso (478 m), e l'area umida di Parè (439 m). E' possibile "sconfinare" al Bosco del Penz (il punto più a Sud della Svizzera) e visitare il sito del Fungiat e il punto panoramico Dosso Pallanza (540 m). Si scende per il sentiero confinale italiano fino a Chiasso tramite la Scala del Paradiso, costruita per il controllo del confine nell’800. Il ritorno a San Fermo avviene con bus di linea (30'). Cena e notte al B&B Margherita.
Do 1 Monte Croce [+/-150m]
Trasferimento a Como con bus di linea in piazza Camerlata (302 m), da cui parte il sentiero. Eventuale visita alla Cava di Camerlata ed al Castello Baradello. Visita ai siti archeologici della Spina Verde (459 m), poi salita al Monte Croce (520 m) per godere di splendidi panorami sul Lago di Como. Qui si pranza al sacco, quindi si rientra al B&B a piedi, in modo di essere liberi per metà pomeriggio.
Inizio: V 30 ott ore 18.00 in Piazza Camerlata.
Per raggiungere il luogo con mezzi pubblici.
• autobus urbano di Como (fermata piazza Camerlata)
• stazione dei treni Como Nord Camerlata sulla linea Milano-Saronno-Como (Gestore Ferrovie Nord): treni diretti da Milano Nord Cadorna.
• stazione treni Albate-Camerlata (linea Milano-Chiasso - Gestore RFI): treni diretti da Milano Porta Garibaldi.
Per raggiungere il luogo in auto.
Autostrada A9, uscita Como Sud, direzione Como. Proseguire fino alla piazza Camerlata con la caratteristica fontana a cerchi e parcheggiare. Possibilità di parcheggio coperto c/o il supermercato.
Fine: do 1 ore 17 circa in Piazza Camerlata. Treni per Milano frequenti dalle due stazioni Como Nord Camerlata e Albate-Camerlata.
Cammino: sentieri e strade militari, con dislivelli contenuti, senza difficoltà tecniche.
Notti: in B&B con camere con 3/4 letti
Pasti: colazione fornita dal B&B, pranzi al sacco (o eventualmente anche presso strutture aperte), una cena presso il B&B e l’altra al ristorante. Sapori tipici: prodotti biologici ed a filiera corta con piatti della cucina tradizionale lariana e di stagione.
Cosa portare: zainetto per escursioni giornaliere, documento valido per l’espatrio (trattandosi di trek internazionale), giacca a vento, mantella per la pioggia, scarponcini... La lista completa viene fornita prima della partenza.
Difficoltà: 1+ su 4. Si tratta di un viaggio molto breve e facile dove si cammina portando uno zainetto con solo il necessario giornaliero. Per tutti! Per non perdere dopo la bella stagione l'abitudine al cammino.
Note: il percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
ISCRIZIONI e info costi:
TEL 0583-356177/82 – FAX 0583-356173
CELL 331-9165832
E-MAIL info@viedeicanti.it



segnalazioni
u QUANDO L’ANITRA SI SPULCIA
a cura di Paolo Mario Buttiglieri
O sei parte del problema o sei parte della soluzione non c'è modo di mettersi in un'altra posizione.(claudio rocchi)

La confessione del monsignore: «Sono gay e ho un compagno»

Architetture minime per minime tigri da salotto.

Cosa mangiare e come preparare i cibi per avere un indice glicemico basso?

Las 49 bibliotecas más alucinantes del mundo

CONSIGLI WWOOFER

III Congresso di Fisica e Medicina Quantistica. Il Dialogo tra le Cellule
Come creare un'evoluzione nella consapevolezza e conoscenza generale per superare vecchi paradigmi.
Data: Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre 2015
Luogo: Centro Congressi Galileo - Gariga di Podenzano (PC)

Centro di assistenza facebook per il sito e per il computer




pensieri
u DAL TACCUINO DI PULCEZIO
a cura di Paolo Mario Buttiglieri
la vera amicizia arriva quando il silenzio tra due persone è confortevole (mimosello)

Guardare l'esterno va bene, perché l'esterno è una creazione di Dio; ed è bene guardare all'interno, perché all'interno è seduto il Creatore. Entrambi sono perfetti. Gli occhi sono fatti per battere; non si presuppone che stiano sempre aperti, né si prevede che stiano chiusi per sempre. Sono fatti per battere - aprirsi e chiudersi, aprirsi e chiudersi. Questo è il ritmo - fuori e dentro, fuori e dentro. Guarda all'esterno - lo splendore della creazione; guarda all'interno - lo splendore di Dio. E col tempo vedrai che l'interno e l'esterno si incontrano e si fondono e diventano uno.
- OSHO - Tao: discorsi sul Tao-Te-Ching

Una volta mi bastava un'occhiata per leggere i messaggini dei Baci Perugina. Poi mi ci dovevo concentrare. Oggi mi servono gli occhiali. Quando non mi basteranno nemmeno questi, sarò finito
Guglielmo Evangelista

"E' già tanto tempo che non le scrivo, signora Milena, e anche oggi Le scrivo soltanto per caso: Veramente non dovrei neanche scusarmi se non scrivo , Lei sa come odio le lettere. Tutta l' infelicità della mia vita - e con ciò non voglio lagnarmi, ma soltanto fare una costatazione universalmente istruttiva - proviene, se vogliamo, dalle lettere o dalla possibilità di scrivere lettere. Gli uomini non mi hanno forse mai ingannato, le lettere invece sempre, e precisamnete non quelle altrui, ma le mie. Nel caso mio si tratta di una disgrazia particolare, della quale non voglio dire altro, ma nello stesso tempo anche di una disgrazia generale.
La facilità di scrivere lettere - considerata puramente in teoria- deve aver portato nel mondo uno spaventevole scompiglio delle anime. E' infatti un contatto fra fantasmi, e non solo col fantasma del destinatario,ma anche col proprio, che si sviluppa tra le mani nella lettera che stiamo scrivendo, o magari in una successione di lettere, dove l' una conferma l' altra e ad essa può appellarsi per testimonianza. Come sarà nata mai l' idea che gli uomini possano mettersi in contatto fra loro attraverso le lettere? A una creatura umana distante si può pensare e si può afferrare una creatura umana vicina, tutto il resto sorpassa le forze umane..."
Franz Kafka
da  “Briefe an Milena”

« La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni. »
pier paolo pasolini

« Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto. »
pier paolo pasolini



poesie
uINFRAZIONI AL CODICE DELLA MENTE
di Paolo Mario Buttiglieri


scrivo poesie brevi
per amor di me stesso
e di chi mi legge
(paolo mario buttiglieri)

molti confondon la poesia
con l'andar…di poesia
(paolo mario buttiglieri)

le donne che reclamano le quote rosa
hanno un'idea della donna
come essere inferiore
(paolo mario buttiglieri)

anche nella peggiore crisi economica
il governo non smetterà mai di comprare armi
(paolo mario buttiglieri)


dio e religione
sono due concetti antiteci
(paolo mario buttiglieri)

sono un rametto d'ulivo
le cui foglie son poesie
scritte da dio
(paolo mario buttiglieri)


si crede in qualcosa
per non vedere
la realtà
(paolo mario buttiglieri)


prima di amare copriti
ma per amare
scopriti
(paolo mario buttiglieri)





Romanzo a puntate
u LA VERGINE DI FERRO
di Erica Gazzoldi

Parte II: Il Cigno Bianco e il Cigno Nero

4.

Era sceso il buio su Pavia. Mentre, nelle strade, gli studenti si apprestavano a gustare una parvenza di movida, Amedeo e Nilde si preparavano per la notte.
«Dobbiamo cominciare a pensare a come… farti tornare fra i vivi» le sussurrò il ragazzo. «Non puoi restare per sempre nel Limbo… anche se a me non dispiacerebbe affatto» le confessò con un sorriso.
Nilde non si voltò. Non voleva fargli vedere quanto fosse arrossita.
«Il punto è che non saprei nemmeno da quali vivi tornare» rispose finalmente, con un’ironia forzata. «Sono orfana. Tutta la mia famiglia consiste in mio zio… che è quello che mi ha fatto finire in una bara».
«Parliamone domani mattina, allora» conciliò Amedeo. «Magari, siamo troppo stanchi tutti e due per pianificare qualcosa decentemente».
«Già… E tu dovrai andare a lezione, domani» gli ricordò Nilde, scimmiottando un tono materno.
«Tu sei già immatricolata all’università?» domandò il ragazzo.
«Sì… primo anno di Lettere» spiegò lei. «Ma credo che mi godrò ancora per un po’ le mie… vacanze per decesso». Le sfuggì un ghigno.
La ragazza cominciò a raccogliere i lunghi capelli castano-rossicci con un elastico. «Stai proprio bene con quella camicia viola» si complimentò Amedeo. «I colori funebri ti donano… tanto per restare in tema». Lei gli rispose con una linguaccia.
Il giovane si sedette accanto a lei, sull’orlo del letto. Le prese delicatamente la testa fra le mani e le diede un bacio sulla fronte. Nilde sussultò. Un ricordo inconscio – forse – di quel gesto che l’aveva segnalata come viva all’amico e che era stato l’inizio della sua salvezza. Gli posò una mano sulla spalla. Poi, cominciò ad accarezzargli lievemente il petto. Amedeo la lasciò fare per un poco. Poi, la interruppe. Quasi soprapensiero, iniziò a sbottonarsi la camicia. Sentì lo sguardo azzurro di Nilde sfiorargli il torso d’alabastro, non atletico ma ben fatto, gentilmente piumato di peli rossicci come i capelli della ragazza. Si voltò di nuovo verso di lei e si lasciò stringere, mentre le cingeva i fianchi. Non ebbero bisogno di parlarsi.

 [Continua]



LIBRI
TE LO LEGGO
di Shaktidevi

Hitler, e la lancia di Longino
Racconta la storia della catena di uomini che possedettero la lancia, da Erode il grande a Carlo Martello, da Barbarossa agli Asburgo a Hitler, e il modo in cui essi cercarono di modificare il corso della storia brandendo i suoi occulti poteri per il bene o per il male. Il capitolo finale descrive la battaglia fra luce e ombra, che si è svolta dietro i cambiamenti di scena del XX secolo, e per la prima volta, lo sviluppo occulto delle facoltà medianiche di Adolf Hitler viene descritto dettagliatamente, mostrando come egli perseguì i suoi scopi e la conquista del mondo tramite pratiche magiche.
LA LANCIA DI LONGINO
Un saggio fa luce su un aspetto inedito del sanguinario e folle dittatore nazista
MARCO TOSATTI
ROMA

Jesus Hernandez ha scritto un libro estremamente interessante su un aspetto certamente poco conosciuto della personalità di Adolf Hitler, e in particolare del suo interesse, esoterico e superstizioso, per un certo tipo di reliquie. Fra l’altro il dittatore nazista riteneva che la lancia con cui il legionario romano trafisse Cristo lo avrebbe reso invincibile.

Cioè credeva ciecamente alla leggenda, di origine antichissima secondo cui il possessore della lancia di Longino (così la tradizione ha chiamato il legionario) terrebbe nelle sue mani il destino del mondo. E in particolare, non avrebbe mai perso una battaglia. «Enigmas y misterios de la II Guerra Mundial», Enigmi e misteri della II Guerra mondiale; così si intitola il volume: (http://www.nowtilus.com/descargas/E_M_II_GM.RCNowtilus.pdf)

Secondo quanto racconta Hernandez, Hitler incontrò la lancia di Longino per caso, nel 1912, quando cercava di vendere i suoi acquarelli nei caffè di Vienna. Un artista povero in canna, che a stento riusciva a fare un pasto al giorno. Aveva 23 anni quando per rifugiarsi da una tormenta molto forte entrò nel museo del Palazzo Hofburg. “Girando per le sale, un oggetto singolare catturò la sua attenzione. Su un manto di velluto si offriva alla vista una reliquia cristiana di grande potere mistico che apparteneva al tesoro imperiale degli Asburgo: la lancia di Longino”. Una punta di ferro lunga poco più di 50 centimetri. Hitler restò affascinato, e cominciò, insieme al suo amico Walter Johannes Stein, ha fare riceche sui poteri magici attribuiti a quell’oggetto. Stein racconterà poi che “Hitler era convinto di avere un grande destino da compiere. Il possesso della lancia sacra poteva essere lo strumento per realizzarlo”.

Ventisei anni più tardi con l’Anschluss l’Austria entrava a far parte del Terzo reich, e Hitler entrava trionfalmente nella capitale che lo aveva visto povero e disperato. Nel pomeriggio del 14 marco 1938, racconta Hernandez, Hitler entrava accompagnato da Himmler, il capo delle SS, nel Palazzo Hofburg. “Il Fuhrer si diresse direttamente alla sala dove era custodita la lancia desiderata. Himmler uscì dalla sala, lasciando solo Hitler con la reliquia mistica. Vi restò un’ora, completamente immerso nei suoi pensieri deliranti, alimentati dalla vista della lancia, che era in suo potere. Il suo sogno melomaniaco si era compiuto”.

Come impossessarsi della lancia, senza che sembrasse un furto nei confronti della capitale austriaca? Fu escogitato questo trucco: il borgomastro di Norimberga, la città che aveva ospitato la lancia prima di Vienna, chiese ufficialmente il ritorno della reliquia. Richiesta soddisfatta. Un treno blindato, preparato specialmente per il trasferimento, cinque mesi più tardi portò in Germania il prezioso oggetto, scortato in ogni momento dalle SS. Il 30 agosto fu depositata nella chiesa di santa Caterina, per essere esposta al pubblico.

Dopo la guerra gli americani la scoprirono, nascosta in un rifugio antiaereo, e la riportarono a Vienna. Secondo alcuni storici – con cui Hernandez non concorda – Hitler si suicidò nel momento in cui gli Alleati vennero in possesso della lancia. Secondo Hernandez il suicidio precedette di varie settimane la scoperta. Naturalmente è impossibile sapere se la punta di lancia custodita a Vienna è realmente quella che trafisse Cristo; fra l’altro, esistono altri due possibili esemplari della lancia di Longino….E sembra ben difficile che la punta di un’arma molto comune, usata da un ignoto soldato romano, di cui in realtà non sappiamo nulla, abbia potuto varcare la notte dei secoli per giungere fino a noi. Ma Hitler ci credeva.




poeti
EMERSI E SOMMERSI
a cura di Tita Nic

Se sei un corvo con il becco tutto giallo
rimani nero e non fare il pappagallo.
Se sei giraffa mostra fiera quel tuo collo
se sei tacchino non ti trasformare in pollo.
Se sei lombrico e non vuoi aver rivali
non ti spacciare per un cobra con gli occhiali.
E l'ippopotamo che sta leggero a galla
non può volare come fosse una farfalla.
Ognuno è bello quando ciò che vedi fuori
ti rappresenta veramente i suoi colori.
Ognuno è bello per com'è, per quel che vale
e non importa se son grilli o son cicale.
Janna Carioli, Sonia M.L. Possentini
"L'alfabeto dei sentimenti"

Mai, non saprete mai come m'illumina
L'ombra che mi si pone a lato, timida,
Quando non spero più.
Giuseppe Ungaretti.

(...)
In principio era l’amore.
Senza l’amore nulla esisteva.
L’anima che una volta amò,
non si sarebbe mai dissetata.
Amare di nuovo era provare
a tornare al punto di partenza,
imprigionare il fumo, toccare i cieli,
possedere la luce infinita.
Amare di nuovo era far
rivivere i fiori appassiti.
Era ascoltare la voce dell’anima
che chiamava l’anima perduta.
Amare di nuovo era piangere
per la felicità svanita.
Era trovare con chi dividere
il pane e il vino degli altri giorni.
Ma – lo sappiamo bene -
solo una volta si ama nella vita.
Amare di nuovo, è evocare
l’amore che riempì la felicità.
È, senza volere, far soffrire.
Sentire la ruota bloccata.
E se lo specchio soffre, è perché
la vecchia immagine è viva.
In principio era l’amore.
José Hierro, Genesi

"Se a richiesta vuoi allattare
il tuo bimbo vai a guardare
niente orari né bilancia
è una cosa un po' di pancia
non dar retta a Tizia e Tizio
che ti dicono: "Ma è un vizio!!"
allattare non è solo
un "fast food" dato al volo,
è conforto, è medicina
è la mamma lì vicina
fa dormire, fa calore
ti disseta, è puro amore.
E se hai dubbi sul tuo latte
non dar retta a storie matte
una pesata ogni sette dì
E controlla la pipì!
E se senti mal di schiena
non è colpa della luna piena:
andrà meglio la poppata
Se ti metti stravaccata.
Sui cuscini ti distendi
il bimbo sopra poi ti prendi;
lui da sé si attaccherà,
senza affanni popperà.
A chi chiede con gran cruccio
"Perché tu non gli dai il ciuccio?"
tu rispondi senza meno
che per quello ci sta il seno;
120 milion d'anni
che funziona senza danni:
se non dà fastidio a me,
perché deve darne a te?
Ciucci, biberon, girelli,
passeggini, giocarelli,
dande, baby-citofòn,
seggioloni e carillòn,
le scarpette col plantare,
pannolini per il mare,
le cremine per il seno,
carrozzine con il freno,
gocce, infusi, integratori,
le cullette coi motori,
la tutina strafirmata,
la cuffietta ricamata,
il servizio "prima pappa",
il lettino che "t'acchiappa",
le babbucce fatte a maglia,
tutta questa cianfrusaglia
non mi serve, no, davvero:
braccia e tette a costo zero!
Ce l'hai il latte? è un po' piccina...
quanto ha preso stamattina?
Ma ti mangia? sembra moscio...
non hai il seno troppo floscio?
Ma ti dorme? è buona? è brava?
Non ti far trattar da schiava...
Hai le occhiaie... sei un po' giù...
quanti chili hai messo su?
Non mangiare questo e quello,
prendi infuso al finocchiello,
Non stressarti, te lo vieto
o il tuo latte sa d'aceto!
Niente sole o ti si cuoce,
e se è rancido gli nuoce;
non ti devi affaticare
se non vuoi farlo guastare,
bevi birra, senti a Zia,
niente sugo, fa allergia!
Nonne, suocere, cognate
e le altre imparentate,
la barista, la portiera,
quel passante di iersera,
luminari patentati,
dotti, esperti accreditati,
azzittatevi, perché
so sbagliare anche da me!
Ed a chi mi da consigli,
come crescere i miei figli,
dico: Passa un po' al mattino
con cornetto e cappuccino,
fai la spesa, fa' il bucato,
fammi un po' riprender fiato,
lava un po' di pavimenti,
fammi pranzi succulenti,
rigovernami il lavello,
lo stendino è nel tinello,
c'è la scopa in ripostiglio,
e a me lasciami mio figlio!
Ma lo allatti ancora tu?
Ormai il latte non c'è più!!
non la dare ad ogni quando,
che ti sta manipolando!
La tua bimba è assai furbetta,
non gli dare sempre retta,
te la sei proprio cercata,
ché l'hai male abituata!
devi esser senza cuore
o ti sveglia ogni due ore,
porta chiusa e luce spenta,
se la bimba si lamenta
tu ti affacci un momentino
e gli fai un bel discorsino:
"Amor mio e di papà
noi due stiamo un po' di là,
ecco qui, mettiti sotto,
tu ci hai il ciuccio e l'orsacchiotto".
Urla? Piange? Ha rigettato?
Non restare impressionato
cambia il letto, poi va via,
è per la sua autonomia!
Tracy Hoggs ed Estivil,
Tipi tristi, oscuri e vil,
alla larga, state indietro
con il vostro credo tetro!
Nella notte s'ode un pianto,
ecco qui, le sono accanto...
dò la tetta... tutto tace...
ecco, scende una gran pace.
Cari Tracy ed Eduardo,
non vi degno di uno sguardo!"
Antonella Sagone




rassegna stampa degli articoli più interessanti della settimana degli altri giornali
Le donne anziane che perdonano sono meno depresse

Tutti noi durante il corso della nostra vita ci siamo trovati di fronte al perdono e alla scelta tra il concederlo o meno a chi ci ha fatto un torto, e ben sappiamo che è un percorso pieno di angoscia e difficoltà. Un recentestudio ha messo in evidenza come le donne anziane che hanno perdonato gli altri, indipendentemente dall’essere state perdonate a loro volta, hanno meno probabilità di incorrere in sintomi legati alladepressione.
Tra gli uomini anziani avviene invece una cosa diversa, infatti questi manifestano i più alti livelli di depressione quando hanno perdonato, ma non si sentono perdonati a loro volta. Questo studio sarà molto utile per i consulenti che si occupano di anziani, poiché potrà aiutarli a portare avanti percorsi differenziati per uomini e donne che elaborano il perdono in modo diverso.

La voce degli esperti
Christine Proulx, coautore dello studio e professore associato presso l’Università del Missouri College, nel dipartimento di Scienze Ambientali Umane, afferma di essere lei la prima che non si sente bene quando avverte che gli altri non le hanno perdonato qualcosa. Allo stesso tempo, però, pensando alle persone in grado di perdonare, ci viene da dire che siano persone indulgenti, altruiste, compassionevoli ed empatiche come se questi, attraverso questa azione, potessero compensare il fatto di non essere stati perdonati.
Può sembrare un fatto di superiorità morale, ma si tratta solo di comportarsi come una persona migliore: se io perdono una cosa perché so che non farlo recherebbe dolore all’altra persona, e questa cosa la farebbe stare male, come non sto bene io se non vengo perdonata, mi sento meglio. Questo meccanismo porta la diminuzione dei livelli di depressione nelle donne anziane.
La dottoressa Proulx e l’autore principale dello studio, Ashley Ermer, studentessa di dottorato del dipartimento di sviluppo umano e scienza della famiglia, hanno analizzato un campione di 1.000 adulti di età superiore ai 67 anni e hanno rivolto loro domande inerenti religione, salute e benessere psicologico.

Ma come mai il campione da analizzare ha un’età così elevata?
Proulx ha spiegato che le persone anziane hanno una maggiore propensione a riflettere sulla propria vita. Si è notato come nei cristiani la tendenza al perdono fosse stata più elevata. Quelli che erano stati perdonati, sia uomini che donne, erano meno sottoposti al rischio di depressione, mentre l’auto perdono sembra non aver prodotto effetti positivi.





In viaggio verso l’infinito
Seduti in silenzio
senza fare niente
a cura di Don Gino Goddàm
Osho commenta il famoso haiku di Basho, che racchiude l’essenza della meditazione:

Seduto in silenzio,
senza far nulla,
la primavera arriva
e l’erba cresce da sola

Osho,
quando ti ho sentito dire, per la prima volta: Seduto in silenzio, senza fare nulla, la primavera arriva e l’erba cresce da sola, la mia mente occidentale ha pensato che si trattasse di una metafora e ha cercato di scoprirne il significato. Poi, ho pensato che intendessi “sedere in silenzio” in senso letterale e ho pensato che fosse impossibile.
Adesso, seduto in silenzio in tua presenza, senza fare nulla, trovo che sia puro piacere… e l’erba cresce da sola. La mia sorpresa e la mia gratitudine sono immense. Non ho parole.


L’Oriente e l’Occidente si sono allontanati così tanto l’uno dall’altro, che sorgono continue e costanti incomprensioni. L’Oriente non comprende l’Occidente e l’Occidente non comprende l’Oriente. Ma, alla resa dei conti, l’Occidente è il perdente.
Per diecimila anni l’Oriente ha scelto un sentiero che non è della mente, non è intellettuale, non è razionale, non è logico, non è scientifico. E l’Occidente ha scelto l’esatto contrario. L’Occidente è ancora molto lontano dal raggiungere le vette più elevate della razionalità e forse non riuscirà mai a raggiungere la meta finale, perché la sua ricerca è focalizzata sugli oggetti esteriori. L’universo è illimitato e più la scienza va in profondità, più arriva a scoprire di non conoscere nulla. Ciò che conosce permette solo di rendersi conto che esiste ancora tantissimo da scoprire e che quella ricerca sembra non avere fine.
D’altra parte, l’Oriente ha raggiunto il suo obiettivo: ha conseguito la consapevolezza suprema. In qualche modo è riuscito a raggiungere la perfezione interiore. E questo crea nuove incomprensioni, perché l’Oriente parla delle vette della comprensione suprema e l’Occidente è in grado di comprendere solo le verità relative, in costante cambiamento.
E hanno anche scelto di esprimersi in modi diversi. L’Oriente parla per metafore poetiche, l’Occidente si esprime in termini matematici. L’Oriente si esprime intuitivamente, l’Occidente solo intellettualmente.
Questo è uno dei problemi da risolvere: come far sì che Oriente e Occidente si riuniscano. Questo incontro è indispensabile, è vitale, altrimenti qualsiasi risultato sia stato raggiunto in Oriente o in Occidente scomparirà in una nube nucleare.
Posso capire la tua domanda. Quando hai sentito, per la prima volta, questo famoso haiku, è stato naturale per te intenderlo come poesia, come un’espressione metaforica. Una mente cresciuta in Occidente non può pensare diversamente. È impossibile pensare che si tratti di una descrizione della realtà.
Non c’è alcuna metafora. Non è poesia. Gli haiku non sono poesia: la forma è poetica, ma il contenuto è realtà. Solo il contenitore è poetico, il contenuto è realtà assoluta.
Ma è difficile…
Come prima cosa, sedersi in silenzio è contrario alla mentalità occidentale. In Occidente esiste un proverbio: “Una mente vuota è la fucina del diavolo”. Sedendoti in silenzio, sarai vuoto e, fin dall’infanzia, hai sentito dire che una mente vuota è la fucina del diavolo. Già la prima frase crea difficoltà insormontabili…
L’Oriente conosce una prospettiva completamente diversa: la mente vuota non è la fucina del diavolo, ma del divino.
In Occidente a tutti viene insegnato a pensare e pensare è vantaggioso nella vita: sedersi in silenzio non dà alcun vantaggio. Non è un valore e forse può essere considerato addirittura un disvalore. Se stai cercando lavoro e dichiari che ciò che sai fare è stare seduto in silenzio senza fare nulla, perché la primavera arriva e l’erba cresce da sola, il tuo interlocutore rimarrà di stucco. Ti butterà fuori dal suo ufficio: “Vai a sederti da qualche altra parte, perché qui non vogliamo far crescere erba!”. Ai suoi occhi sembrerai pazzo.
L’Occidente non ha mai coltivato alcuna forma di meditazione. In questo senso è povero, molto povero. Conosce solo la preghiera, che non è neppure un’eco lontana della meditazione. Anche i cosiddetti profeti, i salvatori, i messia non sono mai riusciti ad andare oltre la preghiera: la preghiera è l’ultimo stadio, perché dio è l’obiettivo finale.
La meditazione è una rivoluzione nella dimensione religiosa: semplicemente mette da parte dio, senza neppure sollevare interrogativi in merito. Non ne vale la pena, perché si tratta solo di un’ipotesi non dimostrata, non sperimentata: non merita neppure di essere presa in considerazione.
Avevo un amico che insegnava teologia all’università di Jabalpur: non riusciva a capire come potesse esistere una religione senza dio e senza preghiera. L’Occidente non ha mai concepito una religione senza dio e senza preghiera. In realtà la religione può esistere solo senza: disturbano, sono ostacoli lungo il cammino della rivoluzione religiosa. Si tratta di nemici. Il diavolo non ha fatto nulla di male nel mondo: non esiste. Neppure dio esiste, ma ha causato un male immenso: ha tenuto la mente dell’uomo focalizzata su qualcosa di esterno e quando si è orientati all’esterno, si rimane nella mente. La meditazione non può essere orientata verso l’esterno, solo la mente possiede questa capacità. La mente non può orientarsi verso l’interno, solo la meditazione può farlo. Quindi, mente e meditazione procedono su strade diametralmente opposte.
Non è a caso che le persone meditative abbiano definito il loro cammino “il sentiero della non-mente”. Ma quando lasci andare la mente, anche gli dèi, le teologie, i diavoli, l’inferno e il paradiso con tutti i loro particolari, l’idea di peccato e di virtù, tutto è lasciato andare, perché fa parte della mente. E l’Occidente continua a rimanerne ossessionato: come se tu fossi solo mente e nient’altro, e tutta la tua esistenza consistesse solo di corpo-mente e basta.
Cresciuto in Occidente, chi ha posto la domanda ha pensato che doveva trattarsi di una metafora, o che ci fosse un significato. “Significato” è un termine della mente: se esiste un significato, pensaci su e trovalo! No, non puoi trovare alcun significato in quest’haiku. Ha origine da una sorgente interiore dell’essere, dove le cose esistono semplicemente, con immenso splendore, con squisita bellezza, ma senza alcun significato. Il significato è un concetto logico e la logica è un prodotto della mente. L’esistenza non ne sa nulla.
Quindi, all’inizio ha pensato che potesse trattarsi di una metafora. Naturalmente, è ciò che accade alla mente occidentale, ma anche una metafora deve avere qualche significato. Deve indicare qualcosa, deve essere una metafora di qualcosa, un esempio, un segno. Ma di cosa?

Se si ha come atteggiamento la ricerca di un significato, l’haiku perde qualsiasi senso!
È un’esperienza: in pochissime parole, descrive letteralmente tutto ciò che accade alla consapevolezza. Questa è la bellezza di un haiku: usa il minor numero di parole possibili. Non se ne può togliere neppure una, il superfluo è già stato tolto: è rimasto solo l’essenziale.
Seduto in silenzio… tre parole: inizia con “seduto”, inizia con il corpo. Se il corpo riesce a sedersi in modo tranquillo, rilassato, sarà di immenso aiuto alla mente, perché diventi silenziosa. Se il corpo è inquieto, teso, la mente non può essere silenziosa. Quindi l’haiku inizia dalle fondamenta: “seduto” significa rilassato, tranquillo, a proprio agio, a casa, privo di tensioni.
In tutta l’Asia esistono milioni di statue di Buddha, e Buddha stesso, prima di morire, disse: “Non fatemi alcuna statua”. Per più di trecento anni i discepoli, generazione dopo generazione, resistettero alla tentazione. Ma non appena la presenza fisica di Buddha diventò una cosa remota – dopo quattrocento, cinquecento anni – quella tentazione di avere quanto meno una statua di marmo in cui Buddha fosse raffigurato nella postura da seduto…
Non importa che sia una rappresentazione realistica o no, questo è irrilevante. Ciò che conta è che ti può ispirare, può farti comprendere come stare seduto. Per questo una statua di marmo va persino meglio del Buddha reale: è completamente rilassata, senza tensione, senza movimento. Le sono state conferite proporzioni, bellezza e una tale sensibilità estetica che, sedendoti accanto a una statua di Buddha, ti verrà voglia di assumere la stessa postura. E il miracolo è che, non appena assumi quella postura, la mente inizia a ricomporsi… come quando arriva la sera e gli uccelli tornano ai loro nidi, ai loro alberi. Presto scenderà la notte e tutti gli uccelli saranno al sicuro nei loro nidi, addormentati.
E se avrai la fortuna di trovarti alla presenza di un essere risvegliato, il suo corpo rilassato creerà una sincronicità con il tuo corpo, perché è fatto della tua stessa sostanza. Tutti i corpi sono fatti della stessa sostanza e funzionano sulla stessa lunghezza d’onda.
Se la postura è corretta, il silenzio discende su di te, proprio come la sera che, con il suo arrivo, oscura ogni cosa…
Seduto in silenzio…

La seconda cosa è la mente. Il corpo non dovrebbe essere teso, e la mente dovrebbe essere senza pensieri.
Seduto in silenzio, senza fare nulla…
È fondamentale comprenderlo. L’idea stessa di fare una meditazione disturba, perché ogni fare rende attiva la mente. La mente può restare passiva solo quando ci si trova in uno stato di non-fare, senza fare nulla.
Questo piccolo haiku racchiude tutta la filosofia del sentiero orientale. Non è neppure una meditazione: non fai nulla, stai semplicemente gioendo nel riposo. Stai godendoti la pace che arriva da sola, senza dipendere dal tuo fare. Sei semplicemente in attesa, senza fare nulla… aspetti che le cose accadano. Non c’è alcuna fretta, alcuna preoccupazione.
La primavera arriva…
Ricorda, l’esistenza non ha alcun obbligo di soddisfare i tuoi desideri, ecco il motivo di questa affermazione:
La primavera arriva…
Potresti essere in un’altra stagione e l’erba potrebbe non crescere! Non puoi lamentarti: “Stavo seduto in silenzio, eppure l’erba non è cresciuta”. Non eri in sintonia con l’esistenza!
Ci si deve accompagnare all’esistenza: la primavera arriva, devi aspettarla, non puoi farla arrivare tu, non puoi crearla, non è nelle tue mani.
La primavera arriva, arriva, e l’erba cresce da sola. E improvvisamente tutto diventa verde, all’improvviso l’erba cresce ovunque. Nessuno fa niente, semplicemente è arrivata la primavera e il suo arrivo è sufficiente perché l’erba cresca.
Tu siedi in silenzio senza far nulla, in semplice attesa dell’arrivo della primavera.
Così come arriva la primavera all’esterno, arriva anche dentro, esistono anche le stagioni interiori della vita. Dunque, non preoccuparti: la primavera non può non arrivare.

Tratto da: Osho, The Path of the Mystic #24





lo sfogo

Buongiorno a tutti.. Scrivo qui sul gruppo sia per avvertire che per chiedere consiglio sul da farsi..
Qualche mese fa, camminando nei via letti presso il Balocchi, un ragazzo straniero ( pensavo indiano, ma mi dicono che è rumeno) si avvicinò chiedendo aiuto perché qualcuno lo voleva picchiare. Il mio moroso lo accompagnò fino al telefono pubblico e gli fece il numero dei carabinieri e lo lasciammo lì a sbrigarsela da solo.
Successivamente vedevo questo ragazzo molto spesso alla stazione, prendeva spesso il treno. Lui e il suo cane. Lo vedevo molto amichevole e per niente cattivo.
Poi iniziai a vederlo in paese e vedevo molte signore anziane che lo fermavano per fare due chiacchiere.. Anche qui mi dava impressione di un ragazzo bravo e gentile. Sempre i giro con il suo cane.
2settimane fa scoprì che questo ragazzo ogni sera importunava mia madre quando lei portava fuori il cane (zona conad). La seguiva a qualsiasi orario, come se la curasse, e infastidiva sia lei con varie domande che il mio cane, che ha paura di altri cani (lui ora ha due cani, sempre liberi, che girano insieme a lui). Non abbiamo dato tanta importanza a questo fatto fino a quando, una sera che i miei genitori decisero di fare una grigliata, lui si aprì un buco nella nostra siepe di casa, DIETRO LA CASA, e vedendo mio papà iniziò a dirgli tante cose brutte (insulti pesanti e insensati) sua mia madre... Ah qui ci siamo arrabbiati tanto! Ma lui scappò... 2giorni dopo, da quel buco, entrò il suo cane nel giardino e "stuprò" la mia cagnetta, che non aveva mai gridato così tanto dal dolore in vita sua.. capisco l'istinto è tutto, ma i 50€ di punture per prevenire una gravidanza non li paga mica lui.. E se le avesse passato qualche malattia? Il veterinario ci ha detto che è già il secondo avviso per quel cane e quel ragazzo che riceve..
Ora, vi dico solo che come ci ero cascata io sul fatto che sembra bravo e gentile, stateci attenti anche voi, soprattutto gli anziani. Non dico che è pericoloso, ma certi comportamenti a me non vanno proprio giù. Noi abbiamo pensato che il massimo che potremmo fare e denunciare il cane che verrebbe chiuso al canile, ma al ragazzo di certo non gli faranno niente e lui continuerà ad importunare. E si prenderà un altro cane. Abbiamo pensato che è rischioso anche litigarci perché non sappiamo se poi è vendicativo o meno.. E dirgli due parole non è molto utile, lui ti ride in faccia e ti prende in giro.
Il ragazzo è una specie di senza tetto, rumeno è un po' scuro di carnagione, venticinquenne penso, in giro con il cane nero e uno marrone più piccolo di dimensione. La sera è fuori dal lidl. Di giorno o è in paese o prende il treno..
Grazie per l'attenzione. Se avete dei consigli, li accetto volentieri. Buona giornata a tutti!

lo sfogo
Buongiorno.
Essendo ormai dalle origini su questo gruppo, e notando l'orientamento da esso preso negli ultimi mesi, tante volte leggendovi ho pensato: -Intervengo..? Taccio? Meglio tacere.-
Ora invece ho deciso di dire la mia, complice forse la fatidica "goccia che fa traboccare il vaso."
Comunque, Fiorenzuolani. Volete davvero, DAVVERO sapere qual è il vostro problema?
È che siete troppo critici, troppo malfidenti. Troppo surrettizi. Sempre a guardare il vostro piccolo interesse e a dubitare del prossimo, che sia anche il vostro vicino di casa che conoscete da decenni. E la giustificazione..? -Eh, con i tempi che corrono..!-
Non perdonate nessuna imprecisione, pensate sempre a doppi fini dietro le azioni.
Dato che mi sento presa personalmente in causa, nella giornata di ieri ho chiesto a voi una parrucchiera per un colore particolare: ovviamente ne è nata una polemica.
Certo, vi ho chiesto di una parrucchiera perché sicuramente era un modo calcolato per fare pubblicità a determinati negozi. Così come quella donna che ha chiesto del dentista. (Sto utilizzando la sottile arte del sarcasmo in questa frase, per precisazione.)
Ma, Fiorenzuolani, vi svelerò una cosa: spesso, le cose stanno proprio così come vengono poste. Spesso, è molto più credibile che una ventenne non conosca tutte le parrucchiere della sua cittadina, piuttosto che pensi a un modo mimetico di fare pubblicità ad una di queste.
Leggo che -il gruppo non è adatto ad argomenti di questo genere.-
Accetto, però permettete che mi chieda, allora, a cosa sia adatto: al voto per miss ciclismo? Alla continue discussioni su quanta criminalità (vera o presunta) ci sia in questo difficile momento? A sbandierare schieramenti politici? A dire che a Fiorenzuola non si organizza mai nulla? A ragionare su quanto i giovani stanno andando allo sbaraglio? Alla continua, incessante critica?
Concludo dicendo che desiderei che invertissimo tutti il nostro modo di pensare: invece che sottolineare le cose negative, perchè non ci concentriamo per una volta su quelle positive della nostra cittadina??
Vi dò un aiuto, inizio io: abbiamo un bellissimo teatro sempre molto attivo!
Cordiali saluti.

lo sfogo
Carmine Nigro

Incuriosito dal cartello sono entrato nel panificio fingendo di chiedere informazioni per mia figlia. Ebbene, per la proprietaria la voglia è quella di lavorare dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 21, la domenica mezza giornata ( mi pare giusto dopo tanta abbuffata di lavoro, lavorare l'intera giornata festiva potrebbe far passare la voglia). Le ferie tre giorni a ferragosto, la paga è per i primi tre mesi di 500 euro e se si supera il periodo di prova è di 750 e siccome grazie a Renzi non si pagano i contributi sulle nuove assunzioni ti fa un contratto part time di 20 ore settimanali. Queste sono le categorie che per Renzi Salvini Berlusconi si devono aiutare. Fosse per me li salverei con una molotov.


lo sfogo
Alessandro Mazzoni

Vorrei gentilmente sapere perché la S.Messa delle ore 7,00 e' stata sospesa. E perché invece di lasciare quella delle ore 9,00 che solo chi non lavora può intervenire, perché non spostare quella delle 9,00 alle ore 8,00 in modo che chi comincia a lavorare un po' più tardi può ascoltare la Messa. Grazie (Schiavi Lorella)

Vengo a rispondere prontamente alla domanda per evitare che si scateni una catena di supposizioni inutili. La messa delle 7 del mattino fino alla metà di luglio veniva quotidianamente celebrata da don Renzo Rizzi, sacerdote che abita a Fiorenzuola ma che non svolge il suo servizio pastorale in parrocchia perchè impegnato a Piacenza in curia e a Modena presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale. Da Luglio le condizioni di salute di don Renzo, per altro già precarie, si sono aggravate e non gli hanno più consentito di celebrare la messa. A Fiorenzuola a causa del calo di vocazioni siamo rimasti solamente in 3 sacerdoti: Don Gianni Vincini (parroco), io che scrivo (curato), e don Antonio (da poco arrivato nella nostra parrocchia), ma il nostro numero è destinato a calare a due nei prossimi anni, a causa della morte di tanti preti anziani e dei pochi rinforzi che abbiamo dal seminario. Nei prossimi anni diventeranno poi di competenza dei preti di Fiorenzuola anche le parrocchie delle frazioni che si renderanno vacanti con la scomparsa di chi oggi se ne occupa. La questione delle messe è abbastanza importante, e ci ha richiesto una riflessione attenta. Nella nostra parrocchia le messe feriali si celebravano alle 7-9-18, mentre le festive alle 7-9-10 (collegiata) 10 (scalabrini) 11.15 18, più quelle nelle frazioni. In oltre a Fiorenzuola ci sono diversi funerali alla settimana. Con il calo di sacerdoti ci siamo trovati a dover ripensare l'assetto delle messe. Ci sono giorni in cui tra funerali e messe feriali arriviamo a celebrarne 7/8, non potendo poi tenere fede ad altri impegni come lo stare coi giovani, la visita agli ammalati, la visita alle famiglie, la catechesi, e tutti quegli altri impegni che voi sapete. Abbiamo quindi pensato di sospendere la celebrazione della messa delle 7 perchè tra quelle che ci sono in parrocchia era quella che aveva meno persone partecipanti: c'erano una decina di persone tra cui le suore dell'Asilo (che andranno a quella delle 18 allo Scalabrini), i Memores Domini di Cortina di Alseno (che andranno dai frati a Fidenza), un gruppo di 5/6 donne (che hanno deciso di venire alle 9 del mattino), e 2/3 lavoratori che effettivamente da lunedi scorso rischiano di perdere la messa quotidiana. Alle 9 del mattino l'affluenza è di 50 persone, mentre alle 18 di una 30ina di persone. Un altro motivo che ci ha spinto a tenere la messa alle 9 è la possibile coincidenza con i funerali al mattino. Più volte siamo stati costretti a dover chiamare sacerdoti in aiuto (e gli aiutanti, aimè, erano più sgangherati degli aiutati), perchè avevamo 3 celebrazioni contemporanee tra funerali, e messe. Noi sacerdoti siamo i primi a essere rammaricati che questo nostro calo numerico venga a costringerci anche a una riduzione del numero delle celebrazioni...ma questo ci costringe anche a pensare che la vitalità di una comunità cristiana non si basa solo sul numero delle messe CELEBRATE (non ascoltate), ma anche sul protagonismo del laicato. Ci avviamo verso un tempo dove i sacerdoti saranno sempre meno e dove dovremo ripensare la presenza cristiana a Fiorenzuola...Un invito che mi sento di fare alla signora Schiavi Lorella, che penso di non conoscere (ma chi mi conosce sa che la mia memoria fa brutti scherzi, nonostante l'età, e sono poco fisionomista) di venire in parrocchia per un confronto sulla questione. Invito poi tutti coloro che avessero interessi, o questioni circa la parrocchia a venire direttamente in parrocchia e saremo ben lieti di condividere le decisioni. Confesso lo stupore che ho avuto nel vedere che questa domanda veniva posta su questo gruppo, quando forse il luogo più sensato e affidabile a cui domandare era proprio chi ha originato la decisione della sospensione della messa, ovvero la parrocchia. Ci sono domande che non si sa a chi porre e quindi questo bel gruppo ci può aiutare...per quelle che riguardano la vita della parrocchia, penso che tutti sappiano dove possono venirle a porre...vi aspettiamo...SCUSATE LA LUNGAGGINE, MA AIME', è UN VIZIO DELLA CATEGORIA...



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Orario Lun-Gio:   10:30-16:30 Ven-Sab:        10:30-14:30 e 17:00-1:00
Lo Fai è un Handmade Bar: uno spazio culturale, commerciale ed innovativo, situato nel cuore del centro storico di Piacenza. Un luogo che unisce design, musica, produzioni artigianali, cucina vegan e prodotti a Km 0.

Agriturismo casa dei merli travazzano
Vegetariano e vegano
www.agriturismocasadeimerli.com
Tel 0523 850269

agriturismo biologico la casa del sole
produzione vini | cucina vegetariana | carni alternative
Via Monterosso, 7 | 29014 Castell’Arquato
Marzia: +39 333 9479487 | +39 328 0439399
Walter: +39 333 6946858
www.agriturismolacasadelsole.it

PARMA

AGRITURISMO PODERE DOGLIO
Langhirano
www.poderedoglio.it
bio e vegetariano

Brugnola1932-Vegan Country House
Bardi
totalmente vegano

Agriturismo Casa delle Erbe
Loc. Pieve di Campi 60/a 43051 Albareto (PR) (Parma)

CREMONA

Gea eco store
GASTRONOMIA d'ASPORTO e RISTORAZIONE MACRO BIO VEGAN
via Buoso da Dovara, 35 Cremona
328 793 4942

Il girasole
via Portapo' Vecchia, 2/a, Cremona, 0372 463242


TRENTO


RISTORANTE VEGANIMA
Via Linfano 52
Arco (TN)
T 0464 505278


DOVE ANDARE IN VACANZA

LA SPEZIA

Ass. Il Giardino degli Angeli
B&B biologico
Con piscina, Wi-Fi gratuito e accoglienza familiare
Un luogo magico, abitato da tempi remoti da Fate e Spiriti di Natura nell’incontaminato scenario vicino alle Cinque Terre, tra ulivi, fiori e piante aromatiche...
Un antico casale, tra mare e monti (10 minuti dal mare), restaurato secondo la bio architettura, dove è possibile riscoprire l'armonia del vivere in mezzo alla natura.
Un Bed & Breakfast tutto naturale
Al Giardino degli Angeli trovi un ambiente naturale, ogni cosa e ogni innovazione è stata studiata nel rispetto dell'ambiente in cui viviamo.
loc. Chiesa 32, 19014 Framura (SP)
tel.(0039) 0187 823 224 - cell.(0039) 348 248 3071

TRENTO

Bed and Breakfast vegan La Casota
Via di Coize 10 – 38069 Torbole sul Garda – TN – Italy
http://lacasotavegan.it/
info@lacasotavegan.it
tel +39 0464 50 60 37 – mob +39 335 14 35 742

PIACENZA

Azienda agrituristica Casa dei Merli
ref. Emanuele Silva
località Costa Nicrosi 234
Travazzano di Carpaneto, Piacenza
tel 0523-850269
e-mail: silvafmem@libero.it
 
Per raggiungere Casa dei Merli:
Da Piacenza dirigersi verso Castell'Arquato, a Ciriano svoltare per Travazzano, qui seguire le indicazioni Costa Nicrosi, percorsi 3 km si incontra la Casa dei Merli.
Da Fiorenzuola, dirigersi verso Carpaneto, a Ciriano seguire l'indicazione per Travazzano, poi come sopra.

L'azienda casa dei merli è situata sulle prime colline della zona di Carpaneto, offre itinerari suggestivi per passeggiate a piedi, in mountain bike o a cavallo: nelle vicinanze, il borgo medioevale di Castell'Arquato, l'antico centro di Velleja Romana, la riserva paleontologica del Piacenziano. 

La nostra cucina propone ai propri ospiti primi piatti tipici piacentini, piatti vegetariani e macrobiotici, pane cotto nel forno a legna, vino dell'azienda Casa dei Merli, preparati in buona parte con i prodotti biologici dell'azienda ed altri prodotti tipici della zona. 

Inoltre disponiamo di due camere indipendenti 
per complessivi sei posti letto. 

L'Azienda Casa dei Merli fa parte dell'Associazione Fattorie per tutti, associazione per la didattica rurale. In questo ambito presso la Casa dei Merli, si svolgono giornate didattiche con la partecipazione di esperti qualificati per l'approfondimento di vari argomenti: 
- il metodo di coltivazione biologica in orticoltura, frutticoltura e viticoltura
- la potatura e la cura del vigneto
- la preparazione del pane con metodo tradizionale
- la coltivazione dell'olivo nelle nostre zone collinari.



CONCORSI E SELEZIONI

CONCORSI A CREMONA E PROVINCIA

N. 1 – Neolaureato in Ingegneria informatica per Progetti di ricerca e
sviluppo software per la lavorazione della lamiera e la robotica – Rif.
01/Innovation Job Meeting
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N. 2 – Neolaureati in Ingegneria informatica o lauree affini per Sviluppo
software - Rif. 02/Innovation Job Meeting
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N. 12 – Laureati per Gestione e sviluppo di prodotti innovativi - Rif.
03/Innovation Job Meeting
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N. 2 – Neolaureati ambito tecnico/scientifico per Progettazione e sviluppo
software - Rif. 04/Innovation Job Meeting
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N. 2– Neolaureati in Ingegneria informatica - Rif. 05/Innovation Job
Meeting
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CONCORSI FUORI PROVINCIA

N. 1 – Neolaureato in Ingegneria informatica per Progetti di ricerca e
sviluppo software per la lavorazione della lamiera e la robotica – Rif.
01/Innovation Job Meeting
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N. 2 – Neolaureati in Ingegneria informatica o lauree affini per Sviluppo
software - Rif. 02/Innovation Job Meeting
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N. 12 – Laureati per Gestione e sviluppo di prodotti innovativi - Rif.
03/Innovation Job Meeting
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N. 2 – Neolaureati ambito tecnico/scientifico per Progettazione e sviluppo
software - Rif. 04/Innovation Job Meeting
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N. 2– Neolaureati in Ingegneria informatica - Rif. 05/Innovation Job
Meeting
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OFFERTE DI LAVORO

N. 1 – SERVICE DESK ACCOUNT
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Scadenza annuncio: 7 Ottobre 2015

N. 1 -  BG - OPERAIO ALIMENTARE LINEE CONFEZIONAMENTO
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015

N. 1 - IMPIEGATO ADDETTO ALLE TECNICHE DI PRODUZIONE
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015

N. 1 - PROMOTER
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015

N. 1 – AMMINISTRAZIONE/SEGRETERIA
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015

N. 1 -  BG - OPERAIO MACCHINE PIEGATRICI
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Scadenza annuncio: 9 Ottobre 2015

N. 1 -  BG – PLANT MANAGER
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Scadenza annuncio: 9 Ottobre 2015

N. 50 – OPERAI TURNISTI METALMECCANICI
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015

N. 1 –  BG - TIROCINIO BACK OFFICE
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015

N. 1 –  BG - MANUTENTORE ELETTROMECCANICO
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015

N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO AMMINISTRATIVO CON CONOSCENZE TECNICHE DI BASE
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Scadenza annuncio: 14 Ottobre 2015

N. 1 – BEAUTY CONSULTANT
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Scadenza annuncio: 17 Ottobre 2015

N. 1 – ADDETTO/A BAR E CUCINA
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Scadenza annuncio: 17 Ottobre 2015

N. 1 – CHIMICO
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Scadenza annuncio: 18 Ottobre 2015

N. 1 – OPERAIO ADDETTO ALLA COLATA
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Scadenza annuncio: 22 Ottobre 2015

N. 1 – ADDETTO/A CONTROLLO DI GESTIONE
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Scadenza annuncio: 23/10/2015

N. 1 – IMPIEGATO PACKAGING
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Scadenza annuncio: 23/10/2015

N. 1 – IMPIEGATO TECNICO
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Scadenza annuncio: 23/10/2015

N. 1 – PROGRAMMATORE PLC SCADA
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Scadenza annuncio: 23/10/2015

N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO TECNICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – ALESATORE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – TORNITORE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – INGEGNERE ELETTROTECNICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – MONTATORE MECCANICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – CUSTOMER SERVICE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – IMPIEGATO CONTABILE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 2 – TECNICI DI LABORATORIO SENIOR
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – AUTISTA PATENTE C, CQC E CARTA TACHIGRAFICA
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Scadenza annuncio: 24/10/2015

N. 1 – COMMERCIALE
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Scadenza annuncio: 28/10/2015

N. 20 – PROMOTER CREMONA
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Scadenza annuncio: 28/10/2015

N. 1 – EDUCATORE PROFESSIONALE con laurea di Educatore professionale
INDIRIZZO SANITARIO – Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Scadenza annuncio: 28/10/2015

N. 3 – OPERAI GENERICI METALMECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 2 – MANUTENTORI MECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 2 – MANUTENTORI ELETTRICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 1 – INGEGNERE INFORMATICO
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 1 – TIROCINANTE INGEGNERE GESTIONALE – ANALISI TEMPI E METODI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 1 – ELETTRICISTA ESPERTO
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 1 – TIROCINIO FORMATIVO TECNICO SICUREZZA SUL LAVORO
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 2 – MANUTENTORI MECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 2 – HOSTESS
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Scadenza annuncio: 29/10/2015

N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO TECNICO
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Scadenza annuncio: 02/11/2015

N. 1 – NEO LAUREATO IN AMBITO AMMINISTRATIVO E CONTABILE
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Scadenza annuncio: 02/11/2015


UQBAR LOVE SETTIMANALE

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