venerdì 23 dicembre 2016

giovedì 22 dicembre 2016

giovedì 24 marzo 2016

uqbar love
settimanale N. 176, 24 marzo 2016
diretto da Paolo Mario Buttiglieri
Redazione: Fiorenzuola d'Arda (PC), 347.2983592 - trentomilano@gmail.com
SENZA PUBBLICITA’ A PAGAMENTO REALIZZATO GRAZIE AL LAVORO GRATUITO DI TUTTA LA REDAZIONE

 





o sei dalla parte
del problema
o sei dalla parte
della soluzione
PROGRAMMA DI APRILE 2016

INCONTRI, LETTURE E E CONVERSAZIONI
A CURA DEL GRUPPO DI LETTURA E CONVERSAZIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI FIORENZUOLA
PRESSO LA SALA DEL BAR DELL’OSPEDALE DI FIORENZUOLA
Tutte le iniziative sono gratuite e aperte a tutti
Martedì
ORE 20.30
5 – CONVERSAZIONI A TEMA: SOLDI E SESSO a cura di Paolo Mario Buttiglieri
12– CONVERSAZIONI A TEMA: AMORE E INNAMORAMENTO a cura di Paolo Mario Buttiglieri
19 – CONVERSAZIONI A TEMA: COME CI RAPPORTIAMO CON NOI STESSI E CON GLI ALTRI a cura di Paolo Mario Buttiglieri
26 – READING DI POESIE E RACCONTI INEDITI: vieni a leggere i tuoi scritti J

SABATO
ORE 16
2  – corso di scacchi per principianti e CONVERSAZIONI A TEMA: LENTI OFTALMICHE E A CONTATTO a cura di Giuseppe
9  – corso di scacchi per principianti e CONVERSAZIONI A TEMA: COME RICONOSCERE GLI ALBERI a cura di Giuseppe
16  – corso di scacchi per principianti e CONVERSAZIONI A TEMA: DIFFERENZA TRA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E RESTAURO CONSERVATIVO E SCIENTIFICO a cura di Alfonso Setti



piccoli annunci
PICCOLISSIMI
a cura di Alberto Immacolati

calabria
Il Salotto Alchemico - Il Mondo Di Maria Luisa
A Villa san Giovanni (RC) Info 3887552775
Cari amici ed amiche,
in questa era dove non abbiamo più tempo per noi, ho voluto creare una piccola oasi, un rifugio lontano dal rumore
della vita caotica...
Vi invito a partecipare ad una serie di incontri settimanali, nati dal desiderio di donare un momento di benessere e
di permetterci il lusso di poterci dedicare poche ore in estrema leggerezza...gli argomenti trattati saranno sempre rivolti al benessere fisico e
spirituale: massaggi vari di 15 min per ognuno di voi, ogni settimana tratterò una zona del vostro corpo includendo anche trattamenti reiki,
lettura dei tartocchi, vi sarà offerto thè e biscotti e ovviamente, a vostra disposizione la mia raccolta di veri libri, dove poter sbirciare anche qualche mio appunto o pensiero...
Ogni incontro sarà un'occasione per staccare un pò la spina, per condividere esperienze, dispensare consigli, di allargare il giro di conoscenze e di
allacciare nuove amicizie.
Non avrei voluto dare un tempo a questi incontri per lasciare il tempo libero di fluire ma mi rendo conto degli impegni di ognuno di noi, quindi direi
di iniziare alle ore 17.00 per finire alle 20...ma se qualcuno vorrà trattenersi oltre, ne sarò ben felice.
il costo di 10 euro è volutamente contenuto per poter dare occasione a tutti di "spendere" anche per noi stessi.
Vi aspetto...nel "Mondo di Luisa" vi accoglierò con il mio sempre grande entusiasmo

trentino
Corale S. Elena di Cadine e gruppo di lettura ChiAmaLeParole
In occasione delle aperture F.A.I. di Primavera , (19 e 20 marzo) un'intenso e ricco fine settimana si è svolto a Terlago. la Presidente  della sezione di Trento ,signora Luciana De Pretis, e i volontari si sono susseguiti in un andirivieni di visite guidate ai meravigliosi palazzi , chiese e al castello che in questa occasione erano aperti al pubblico. Il tutto è stato coronato nella giornata di sabato 19 marzo, dall' esibizione della Corale S. Elena di Cadine, diretta con abilità e destrezza dalla Maestra Antonella Dal Bosco. Di seguito il gruppo culturale ChiAmaLeParole ha declamato un testo di Alda Merini " Il volume del canto", come introduzione al concerto e con la lettura in italiano di alcuni pezzi cantati dalla Corale, in lingua inglese e francese.E' stato tradotto il mottetto "If ye love me" di Thomas Tallis, grande musicista inglese del XVI secolo: "Se mi amate,tenete (conservate) i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, e Lui vi darà un' altro Consolatore che possa abitare con voi per sempre, proprio lo spiritò di verità."
Altro apprezzato pezzo,richiesto dal pubblico come bis,  Imagine di J. Lennon con voce solista  della giovane corista Elisa Zuccatti,e con il gruppo ChiAmaLeParole che si alternava tra pulpito ed aula ecclesiale recitando in italiano questa canzone "simbolo".
Un emozionante conclusione con il "Notre Pere " di M. Douruflè, che ci ha trovati raccolti assieme ,davanti al pubblico entusiasta.
Tutto questo in un contesto di grande valore architettonico come la chiesa di S. Andrea a Terlago.
Cappella antichissima la cui prima notizia risale all'anno 1205, la chiesa era riconosciuta in passato per la particolare devozione alla Madonna delle Grazie, la cui immagine lignea del tardo XV secolo è conservata in una nicchia  dietro all'altare maggiore: la madonna col Bambino (restaurata nel 1991) è al centro di un articolato gruppo scultoreo che risulta essere di esecuzione posteriore. Per alcuni secoli, all'incirca fino al termine del settecento, la Madonna di Terlago fu di richiamo per i pellegrini provenienti da tutto il Trentino, con il conseguente sviluppo della Chiesa in vero e proprio Santuario della Diocesi.
Grazie a tutti e Buona Primavera dalla corale S. Elena di Cadine e dal gruppo di lettura ChiAmaLeParole.

LA BACHECA
Invia i tuoi avvisi a trentomilano@gmail.com  

Gruppi facebook amministrati da paolo mario buttiglieri

caffè letterario

baratto di beni e servizi

poesia contemporanea
E' un gruppo che ho creato per dare spazio ad autori di poesie e racconti brevi.

MINICORSI INDIVIDUALI GRATUITI
DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
presso la biblioteca comunale di Fiorenzuola (PC)
INFO 347.2983592
Per
·        Scrivere
·        Cercare informazioni su internet,
·        Dialogare con persone di tutto il mondo
·        Inviare e ricevere posta elettronica
·        Usare facebook
Adatti a tutti anche a chi non sa come si accende il computer




editoriale
IL TRENO, LA SIGARETTA E GLI......
di paolo mario buttiglieri

In treno ero stanco, il caldo della stagione era eccessivo, così mi addormentai. E nel sonno mi vedevo vagare lungo il vagone lanciando occhiate agli occupanti negli scompartimenti, finchè ritornato al mio posto, vidi il controllore bussare allo sportello per farlo scorrere; in quell'istante aprii gli occhi dal mio sogno e vidi il controllore che entrava per chiedermi il biglietto. Dopo che se ne fu andato mi alzai mi alzai e girai il mio vagone guardando le facce dei passeggeri. Erano le stesse che avevo visto nel sonno. In quell'istante compresi l'autonomia della mente dal corpo. E quello fu solo un attimo. Dopo non mi accadde più.

Accesi la sigaretta e in quell'attimo avertii un forte calore ai piedi, quasi una scottatura; poi espirai e sentii il calore diffondersi dai piedi lungo tutto il corpo. Alla seconda boccata la sigaretta divenne gelida, mentre mi venne un forte prurito al naso. Mi grattai il naso e mi sembrò di grattare della carta, ci fu una lacerazione e mi ritrovai in mano una manciata di tabacco. Impaurito corsi a guardarmi allo specchio e vi vidi due nere stecche di liquerizia su sfondo bianco. Mi guardai di fianco e di dietro. Non c'era altro che una bambina che mi chiamava papà.

Le escalation degli incidenti automobilistici è spaventoso. Ieri a Parma 500 persone sono state investite, di cui 30 sono morte, 137 mutilate orrendamente in più arti ed il resto ha riportato contusioni varie. Attraversando la città mi sono macchiato le scarpe di sangue. Ieri Laura ha perfino schiacciato un occhio schizzandosi i pantaloni bianchi. A me fa un pò impressione girare per le strade, non passa giorno che non veda 2 o 3 persone orrendamente morire e altre mutilarsi. Vorrei cambiare città, ma c'è qualcosa che mi trattiene. Conto i giorni 10 volte al giorno e qualcosa mi spaventa. La notte mi terrorizza. Sono tre notti che non dormo. (paolo mario buttiglieri )

eventi   


Piacenza DOMENICA 3 APRILE h 17.00
Un incontro dedicato ALL'ALIMENTAZIONE SANA E NATURALE IN GRAVIDANZA E NELLO SVEZZAMENTO presentato dalla Dottoressa LUCIANA BARONI con il suo nuovo libro "Il piatto Veg Mamy"!
Condurrà l'incontro la Dottoressa LAURA GARNERONE, biologa nutrizionista, specialista in scienze dell'Alimentazione ed esperta in Medicina Naturale.
Posti limitati, contributo spese dell'incontro 5 euro,
per iscrizioni prenotarsi al link
http://www.eventbrite.com/e/lalimentazione-sana-e-naturale-…
oppure recarsi presso NATURONE, viale dante 39 (PC)
per info:
associazionevegjoy@gmail.com

CREMONA 10 APRILE - 28 MAGGIO
MICROFESTIVAL di TEATRO e MUSICA ANTICA
Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio
Cascina Cambonino
Per informazioni:
Museo della Civiltà Contadina
‘Il Cambonino Vecchio' - tel. 0372 560025
Viale Cambonino, 22 - Cremona

Tabiano domenica 27 marzo 2016
"ESPOSIZIONE DEI MAESTRI DI INGEGNO E HOBBISTI "
dalle 9.00 alle 19.00 - Parco Porcellini, in caso di maltempo Piazza Verdi









Chiarissima 2016
FESTIVAL DEL BEN-ESSERE E DELLA VITALITA'

Anche nel 2016 ritorna CHIARISSIMA, il Festival dedicato al benessere psicofisico, al vivere naturale e a ciò che rende migliore il rapporto con noi stessi, il mondo e gli altri.

La VII EDIZIONE, intitolata “CON SÈ, CON GLI ALTRI”, si svolgerà a Chiari (Brescia) nelle date 13-14-15 maggio e presterà speciale attenzione ai temi dell'ACCOGLIENZA e della CONDIVISIONE.

La location sarà come sempre VILLA MAZZOTTI con il suo immenso parco.

1 PIANO INTERAMENTE DEDICATO A CENTRI, SCUOLE, ASSOCIAZIONI E OPERATORI DEL MONDO OLISTICO

130 ESPOSITORI presenti tra MERCATO INTERNO ed ESTERNO

3 SALE CONFERENZE

1 SALA MEDITAZIONE

1 AREA FOOD con cucina bio-vegan selezionata

1 SPAZIO ATTREZZATO PER FREE CLASS E WORKSHOP

1 LABORATORIO DEL RICICLO


E poi CONCERTI, SPETTACOLI, PRESENTAZIONI DI LIBRI, CONFERENZE, TAVOLE ROTONDE e MOSTRE per un palinsesto che conta circa 100 EVENTI completamente LIBERI E GRATUITI.



Con una sezione speciale denominata “CHIARISSIMA PER IL SOCIALE” si rifletterà di welfare di comunità, di solidarietà, del rapporto tra scuola e benessere.

All'interno del percorso di “CHIARISSIMA GREEN” non mancheranno espositori e incontri riguardanti il tema dell'economia sostenibile.

Manca pochissimo alla definizione del programma in elaborazione.

Per essere sempre aggiornato tieni d'occhio il sito www.chiarissima.com e la pagina Facebook Festival Chiarissima.















UTOPIE
Imprenditoria e valorizzazione
del paesaggio italiano
Convinti che la loro
funzione non si esaurisse col
conseguimento di un profitto,
alcuni grandi imprenditori si
sono distinti in questi anni per la
cura e l’attenzione dedicata alla
manutenzione e al restauro del
paesaggio italiano.
La Fondazione Franco Maria
Ricci ha invitato alcuni di questi
personaggi a raccontare le loro
esperienze, i progetti,
i sogni, le difficoltà cui sono
andati incontro, mossi da un
sentimento di responsabilità verso
i luoghi, verso le persone, verso
una bellezza e un’armonia
ereditate dai secoli.
Tutti gli incontri, a partecipazione
gratuita, avranno inizio alle
ore 18.30


Calendario degli incontri
Giovedì 24 Marzo
Brunello Cucinelli
Il restauro di Solomeo (Perugia)
Mercoledì 30 Marzo
Oscar Farinetti
Eataly e il recupero della tenuta
di Fontanafredda (Alba)
Venerdì 8 Aprile
Laura Zegna
L’Oasi Zegna (Biella)
Giovedì 14 Aprile
Pier Carlo Bontempi,
Il Labirinto della Masone (Parma)
Venerdì 22 Aprile
Davide Bollati
Davines e la casa della
bellezza sostenibile a Parma
Labirinto della Masone
Strada Masone 121
Fontanellato (PR)
Tel. 0521/827081

riflessione
L'IDENTITA' OMOSESSUALE
di Osho

Caro Bhagwan, oggi hai parlato dell'omosessualità e ci hai fatto ridere tutti all'idea che gli uomini
camminino mano nella mano per la strada chiamandosi a vicenda ‘tesoro’. Ridere è bello, lo
ammetto, ma qualche volta c'è un filo d'ironia. Come gay, in quel momento mi sono sentito
sminuito. Vorresti per favore dirci in che modo i gay o i neri o gli ebrei o tutte le altre minoranze
possano accogliere e accettare queste risate?
Pradipam, non sei il solo gay presente. Vi sono molti gay e molte lesbiche. Questo è un mondo in
miniatura in questo posto, ho tutti i tipi di persone; il mio giardino contiene tutti i tipi di fioritura,
tutti i tipi di piante. Non è tanto un giardino, quanto una giungla. Ed io accetto tutti: piante selvagge,
ogni rarità. Tutti sono i benvenuti.
Perché solo tu ti sei sentito infastidito? In questo posto ci sono gay molto famosi. E io non sapevo,
Pradipam, che tu fossi uno di loro. Perché ti sei sentito infastidito? Perché nessun altro se l'è presa?
Hanno imparato ad accettare: questa infatti è l'essenza del mio insegnamento. Accettati, chiunque tu
sia. Senza condanna, senza giudizio, senza critiche. Sei un gay, che importa? Gioiscine! Dio ti ha
creato così. È il suo modo di esprimersi attraverso di te. E ci sono stati grandi gay – da Socrate in
poi.
Se osservi la lunga storia dei gay, rimarrai sorpreso: sono una compagnia migliore degli
eterosessuali. Infatti grandi poeti di talento, pittori, musicisti, artisti – tutti hanno avuto una
tendenza all'omosessualità. Questo significa qualcosa, qualcosa che deve essere compreso – perché
artisti, pittori e poeti? Perché sono persone che hanno inventiva – non son mai soddisfatti, non si
accontentano mai delle cose così come sono; cercano di scoprirne delle nuove.
L'eterosessualità è un fenomeno naturale; è un semplice dato di fatto. Le persone che hanno
inventiva cercano di scoprire nuovi modi di rapportarsi; hanno immaginazione. Innamorarsi sempre
di un uomo o di una donna, a loro sembra una routine. Vorrebbero tentare esperimenti nuovi. E
queste persone hanno inventato l'omosessualità. Sono degli inventori.
Altri sono andati ancora più avanti: sono diventati bisessuali. Ora il bisessuale penserà che il gay è
un po' retrogrado. Il bisessuale è più fluido – si può adattare ad un uomo, e si può adattare ad una
donna. Ha più possibilità di fare all'amore. Non sarà mai affamato; potrà sempre trovare un'amante,
qualcuno da amare.
In profondità, dentro di te, devi sentirti in qualche modo colpevole; ecco perché ti sei sentito offeso.
Altrimenti avresti riso e ti saresti goduto la barzelletta. E, in realtà, non sono io il responsabile di
quelle parole – prova ad indovinare chi è responsabile ... Non credo ci riuscirai. Il Papa!
Il Papa andò in viaggio in Terrasanta. L'ultimo giorno salì sul Monte Calvario e recitò le sue
preghiere. Poi scese dalla collina, con passo solenne, vestito con i paramenti delle grandi occasioni,
facendo dondolare un piccolo turibolo d'argento intarsiato.
Un gay, che da un po' di tempo lo guardava da lontano, gli si avvicinò, e tirandogli molto
gentilmente la tunica, gli disse: «Tesoro, la tua borsetta è in fiamme!».
Il Papa mi ha dato lo spunto! Ma, Pradipam, per favore, non offenderti: io non sono contro nessuno.
Neri, ebrei e omosessuali, non sono contro nessuno. Tutto il mio messaggio è di accettazione totale.
Purtroppo non sono io che invento queste barzellette: sono i miei sannyasin che continuano a
mandarmele. Per cui, se tu hai barzellette contro gli eterosessuali, per favore mandamele. Qualsiasi
barzelletta ricevo, io la uso.
A volte le donne mi scrivono dicendo: «Le tue barzellette sono sempre contro le donne». Cosa
posso farci? Mandatemi delle barzellette contro gli uomini! Non ho interesse ad inventare
barzellette, ma le persone continuano a mandarmene. Mandami qualsiasi tipo di barzelletta e io la
userò.
Ma questo senso di colpa, non va bene. In profondità hai la sensazione di fare qualcosa di sbagliato,
ecco perché ti offendi. Dentro di te c'è una ferita; puoi tentare di coprirla, ma esiste! E se tu mi
comprendi, scopri la ferita. Solo se la scopri potrà essere guarita. Lascia che il sole e il vento la
curino. Portala alla luce!
Va perfettamente bene, qualunque cosa tu sia. Non deve riguardare nessuno. Se due uomini sono
felici insieme, nessuno deve interferire. Né la legge, né il governo, né la religione, né la chiesa
devono metterci le mani. Se entrambi sono felici, è una loro scelta personale. Noi vogliamo che il
mondo sia felice; e queste due persone stanno contribuendo con la loro felice unione alla felicità del
mondo!
Se due donne sono contente stando insieme, il mondo è più felice, è migliore. Non fatele sentire
colpevoli senza motivo. Ma il senso di colpa persiste, e questo perché nei secoli l'omosessualità è
stata considerata un peccato, per secoli la si è considerata uno dei peccati più grandi.
Sarai sorpreso di sapere che in alcuni stati americani, solo cent'anni fa l'omosessualità veniva punita
con la condanna a morte. E vi sono stati paesi in cui coloro che erano sorpresi ad avere una
relazione omosessuale venivano decapitati.
In passato l'umanità è stata molto stupida. E tutti noi portiamo dietro questi condizionamenti, sono
raccolti nell'inconscio collettivo.
Un ventriloquo – forse era Sarvesh – stava girando in macchina in aperta campagna, quando vide
una grandissima fattoria.
Chiese di visitarla, e lo accontentarono.
Quando gli venne mostrata la stalla, il ventriloquo pensò di divertirsi un po'. E si mise a far parlare
uno dei cavalli.
L'uomo che lo accompagnava, con gli occhi spalancati per il terrore, si precipitò fuori e corse dal
fattore gridando: «Sam, questi animali parlano! E se quella pecorella dice qualcosa su di me, è una
maledetta bugia!». Ecco come viene a galla il senso di colpa. Non puoi nasconderlo, trova sempre il
modo di manifestarsi.
Sei tu che condanni la tua omosessualità: da qui nasce il problema. Altrimenti, avresti riso, ti saresti
goduto la mia barzelletta. E se un uomo non riesce a ridere di se stesso, non conosce veramente la
risata, né la sua bellezza. Ridere degli altri è molto semplice, è violento, è crudele. Ridere di se
stessi ha qualcosa di spirituale. Ma noi continuiamo a nasconderei dietro belle razionalizzazioni.
Ora sei convinto che la minoranza omosessuale è stata offesa. Dovresti sapere che non sono né un
eterosessuale, né un omosessuale, né un bisessuale; perciò non posso essere contro questo, né in
favore di quell'altro. Non appartengo più al mondo del sesso. Il sesso non ha più significato per me,
ecco perché posso accettare tutti voi.
I vostri cosiddetti santi non riescono ad accettarvi totalmente, perché appartengono tutti al mondo
del sesso; loro stessi sono ancora degli esseri sessuali: repressi, ossessionati, sempre contrari a
qualcosa; ma essere contrari a qualcosa, significa esserne ancora ossessionati. Io non sono né a
favore, né contro; non parteggio né per questo, né per quello. Per me non ha affatto importanza!
Sono semplicemente giochi che la gente ama fare: è divertente, ecco tutto. Non c'è niente di serio in
tutto questo. E qualcosa di infantile. Eterosessuale, omosessuale, bisessuale, tutto questo è infantile.
Un giorno, io spero, crescerete e trascenderete tutte queste cose. Allora accadrà un fenomeno
totalmente diverso: in Oriente è chiamato 'brahmacharya'. L'Occidente non ha un termine
equivalente, perché in Occidente la consapevolezza non ha mai raggiunto una vetta simile. La
parola 'castità', è una ben povera traduzione, con molte connotazioni negative.
Castità significa semplicemente non essere coinvolto nel sesso; è un termine negativo. La persona
casta può non essere andata al di là del sesso, ma averlo represso soltanto. Brahmacharya significa
semplicemente: vivere come un Dio. Questo è il significato letterale. Cosa significa vivere come un
Dio? Vuol dire che il sesso è semplicemente scomparso: il fumo non circonda più la fiamma del tuo
essere; la fiamma del tuo essere è senza fumo. E quando il sesso è completamente scomparso,
l'intera energia contenuta nella sessualità viene espressa nell'amore, nella compassione.
Ma sentendoti offeso, ti sei esposto. Da una parte, questo è stato un bene. Non sentirti più
colpevole. Ed è sempre bene esporsi in una completa nudità. Non aver paura, perché questo è il solo
modo per conoscere se stessi: esporsi.
Si racconta una storia: Siegmund Freud e Carl Jung viaggiavano un giorno su un treno, e durante il
viaggio Jung cominciò ad analizzare Freud, scrutando sempre più profondamente nella psiche
dell'amico, nel tentativo di scoprire l'origine della sua nevrosi. Freud continuava a mantenersi sulle
generali, ma alla fine Jung giunse a sfiorare la vera essenza di Freud, e chiese con impazienza
all'amico di rivelargli il suo animo più profondo, il suo vero, reale sé.
«Non posso», si rifiutò Freud, «farlo, equivarrebbe a rinunciare alla mia autorità».
Al che Jung tornò a sedere e sospirò: «In questo caso, l'hai già persa».
Un vero uomo è sempre pronto ad esporsi fino all'essenza più intima del suo essere, perché non ha
paura. Freud diceva: «Non posso esporre il mio sé reale, perché equivarrebbe a rinunciare alla mia
autorità». In pratica stava dicendo che aveva uno pseudo sé, un falso sé intorno al suo essere. Se lo
portò dietro per tutta la vita – sebbene fosse il fondatore della psicanalisi, non fu mai psicanalizzato.
Molte volte i suoi discepoli lo avvicinavano proponendogli: «Ti potremmo psicanalizzare». Ma egli
si rifiutò sempre, aveva paura.
Questa storia è molto simbolica: Freud aveva paura di esporre se stesso per ciò che era. E la paura
era di perdere la sua autorità. Ma un uomo veramente autorevole, non ha mai paura di perdere
l'autorità. Non può perderla. Non c'è modo di perderla. E questa è la differenza fra un uomo
autorevole ed un uomo autoritario. L'uomo autoritario non ha una vera autorità; è un simulatore.
L'uomo di autorità si può esporre totalmente, perché la sua autorità non è qualcosa di esteriore: è la
sua natura più intima; la sua esperienza, la sua autenticità.
Jung fece bene quando, rimettendosi a sedere, disse: «In questo caso, l'hai già persa».
Si dice che da quella volta, qualcosa cominciò ad incrinarsi fra: Freud e Jung, qualcosa che non potè
più essere risanata.
E non posso dire che di questo fu responsabile solo Jung; infatti, fondamentalmente lo stesso Freud
fu responsabile. Freud soffriva di diversi tipi di disturbi che possiamo chiamare nevrotici. Tuttavia
non permise mai che lo analizzassero.
Tutto il mio lavoro in questo posto è aiutarti ad esporre te stesso nella tua completa nudità.
Qualunque cosa tu sia e a qualunque punto ti trovi, verrò a scovarti e a portarti alla luce. A volte è
doloroso, è sconvolgente; a volte ti adiri, ti offendi, ma cerca di essere paziente. Questa è
un'operazione chirurgica – sarà per forza dolorosa.
tratto da Philosophia Perennis, Vol 1






Che cos’è la biart? E’ l’interazione di due persone. Una disegna e un’altra su quel disegno dipinge. Una scrive un testo e un’altra trasforma quel testo in poesia.
Scrivetemi le vostre riflessioni su qualunque argomento ed io li trasformerò in poesie
biart
LE TUE PAROLE DIVENTANO POESIe
di Paolo Mario Buttiglieri

E poi arriva.
Prima l'invisibilità:
le colleghe che ti parlano attraverso,
le lunghe permanenze al bar senza che nessuno venga a chiedere cosa vuoi prendere,
i disperati tentativi di farsi ascoltare dalla commessa per sapere la taglia di un paio di calzoni.

E piano piano,
senza quasi accorgertene,
ti abitui ad essere invisibile.

Ma poi ti trovi seduta sulla poltrona della tua parrucchiera,
quella che frequenti da innumerevoli lustri
(chi sa più cosa significa la parola "lustri", oramai?)
e lei ti dice,
gentile come sempre,
gentilissima,
premurosa,
premurosissima
"Ecco signora Roffi, pieghi un pò la testa in avanti, ecco, così, BRAAAVA".

Quel BRAAAVA è la prima volta che te lo dice;
e capisci di essere passata dall'altra parte:
quella delle vecchie trattate come cretine.
Anche in buona fede,
anche con dolcezza.
Ma da cretine.
Marilena Roffi

Riconoscere la dignità di persona alla donna,
riconoscere la sua esistenza
riconducendola sempre e solo alla maternità
è un concetto talmente riduttivo
e fuori tempo che non merita attenzione.

Riconosco nell'uomo la sacralità della procreazione
e gli riconosco però anche l'importanza d'esistere
con i suoi innumerevoli doni
per i quali sono grata,
al di fuori della sua paternità,
che abbia o meno generato.

Perché da donna non posso pretendere altrettanto?
Perché valore,
rispetto,
stima,
sono elargiti in quanto madre
e non in quanto essere umano
con i propri doni,
le proprie virtù che arricchiscono di molto il mondo?
Valentina Meloni

Romanzo a puntate
La nipote del diavolo
di Erica Gazzoldi

Parte I: Fili pendenti

5.
Amedeo si accostò al portoncino di quella palazzina liberty, in via Mazzini, a Pavia. Allungò un dito e premette un campanello, in quella fila di pulsanti d’ottone. Al citofono, gli rispose una voce di donna: «Chi è?»
                Lui deglutì. «Sono il fidanzato di Nilde» rispose poi, con la voce leggermente rauca.
Uno scatto segnalò l’apertura dell’ingresso.
Mentre entrava nel piccolo chiostro e cercava le scale, memorie confuse – tattili – si affollarono dietro la sua fronte. Memorie di lui, bendato, che braccia robuste spingevano lungo quegli stessi percorsi – un portoncino, un cortile, una rampa di scale.
                Era stato un sollievo sentir la voce della donna delle pulizie, anziché quella del dottor Ario. Il responsabile dei suoi incubi.
                Ho ottenuto la tua liberazione, accettando di tornare a vivere con mio zio…
Nilde era sfuggita alla sepoltura in vita anche grazie a un atto azzardato di Amedeo: forzare la camera mortuaria nottetempo e aiutare a fuggire lei, che si era risvegliata. Ario non l’aveva presa bene. Aveva voluto fargli assaggiare la prigionia in casa sua, la paura logorante inghiottita ogni minuto, nell’attesa dell’incognito. Poi, l’aveva rilasciato, a patto che la nipote tornasse sotto il suo tetto, a fingere una routine insieme a colui che aveva cercato di piegarle il carattere con quel supplizio grottesco. Come poteva Nilde sopportarlo?
                Amedeo se lo domandò con ancor più forza, quando lei gli aprì l’uscio di casa sul pianerottolo e gli tese le braccia, con un sorriso radioso. Poi, gli occhi gli caddero sui vestiti nuovi della ragazza.
                «Da quando porti quel corsetto da vamp?» le domandò, sentendo strisciare in sé pensieri più ameni. «Da quando la stagione è bella» rispose Nilde, con la sua voce tersa e profonda. Lui guardò la ricca chioma castano-rossiccia giocare col candore delle spalle. La seguì lungo i corridoi. Nilde si fermò davanti a una porta. Fece scattare la serratura. Amedeo ammutolì.
                Davanti a lui, si era aperta una biblioteca austera, con mobili scuri e moquette. Un busto in gesso della dea Minerva rispose al suo sguardo attonito.
                «Scusa, se ti riporto qui…» fece Nilde, con un’ombra sul volto. Lui non rispose. Non aveva sicuramente desiderato rivedere il luogo ove il dottor Ario l’aveva rinchiuso per giorni. «Però, è il posto dove ho passato le ore migliori della mia adolescenza» riprese la ragazza, con un velo trasognato nelle parole. «Desideravo lasciarne un buon ricordo anche a te».
Amedeo varcò la soglia con lei, in silenzio. Sentì la serratura scattare di nuovo, dietro di lui, e non poté trattenere un sussulto. Decise di calmarsi.
                Quando Nilde si volse a lui e gli sorrise di nuovo, la traccia dell’incubo gli oscurò – per un attimo – il cuore. Poi, si lasciò cingere e scivolò nella morbidezza del corpo di lei. Le dita di Nilde giocavano – senza bruciarlo – con le sue ciocche ramate e il suo collo latteo. Gli occhi color nocciola del ragazzo si accesero. Insensibilmente, la sua stretta attorno ai fianchi della giovane si faceva più impietosa. Avvertì il bisogno, dolcissimo e prepotente, di posare il corpo di lei sul velluto che copriva quel tavolo, in mezzo alla biblioteca. Le carezze sul suo torso magro, attraverso la camicia scura, lo stordivano. La bocca di lui percorse la gola tenera, scese ad accendersi sui piccoli seni marmorei – i lacci del corsetto cedevano alle sue dita. I ricordi della prigionia naufragarono in un lago di fuoco.
[Continua]

INFRAZIONI AL CODICE DELLA MENTE
di Paolo Mario Buttiglieri



seduta
mi guardi
chiudi gli occhi
e mi chiedi
che ore sono
io ti bacio
perche non lo so
(paolo mario buttiglieri)

-

oggi siete invitate a pranzo
portate una bottiglia di vino amabile
il dolce ce lo metto io
(paolo mario buttiglieri)

-

mi hai atteso
fin da prima che nascessi
hai ascoltato
il mio vagare al buio
in un abisso liquido
sperando che la mia prima parola
nascendo
fosse ti amo
(paolo mario buttiglieri)

-

siamo arrivati tardi
in tempo
per perdere
l'ultimo bacio
(paolo mario buttiglieri)

-

vuoi fotografare la mia assenza
e per sbaglio
ritrai la mia assenza
(paolo mario buttiglieri)

-

l'ultimo vento
mi ha scompigliato i pensieri
ed erano tutti
ti voglio

e ognuno aspettava
e nessuno si muoveva
come immobilizzati
da un molo in fiamme
(paolo mario buttiglieri)


ci sono dei punti
su cui
dio si fece uomo
(paolo mario buttiglieri)




rassegna stampa degli articoli più interessanti della settimana sul web
Famosi non credenti
Famosi atei, famosi agnostici, famosi scettici, famosi miscredenti, famosi senzadio, famosi increduli…
C
·        
Pierre Jean Georges Cabanis
 (1757): medico e filosofo.
·         Massimo Cacciari (1944): filosofo e sindaco di Venezia.
·         Luigi Cagni (1950): ex calciatore, allenatore.
·         Robert Cailliau (1947): informatico, co-inventore del World Wide Web.
·         James Callaghan (1912): primo ministro britannico.
·         Italo Calvino (1923): scrittore.
·         James Cameron (1954): regista cinematografico, Premio Oscar.
·         Andrea Camilleri (1925): scrittore.
·         Dino Campana (1885): poeta.
·         Albert Camus (1913): Premio Nobel per la letteratura.
·         Luciano Canfora (1942): storico.
·         Caparezza (1973): cantautore.
·         George Carlin (1937): comico.
·         Andrea Carandini (1937): archeologo.
·         Massimo Carlotto (1956): scrittore.
·         Carla Capponi (1918): partigiana e politica.
·         Rudolf Carnap (1891): filosofo.
·         Emmanuel Carrère (1957): scrittore e sceneggiatore.
·         Antonio Cassano (1982): calciatore.
·         François Cavanna (1923): disegnatore.
·         Louis-Ferdinand Céline (1894): scrittore.
·         Carneade di Cirene (214 a.e.v.): filosofo.
·         John Carpenter (1948): regista cinematografico.
·         Asia Carrera (1973): pornostar.
·         Santiago Carrillo (1915): politico.
·         Angela Carter (1940): scrittrice.
·         Henri Cartier-Bresson (1908): fotografo.
·         Fidel Castro (1926): Presidente di Cuba.
·         Guido Cavalcanti (1255): poeta.
·         Felice Cavallotti (1842): poeta e politico.
·         Alessandro Cecchi Paone (1961): giornalista e conduttore tv.
·         Ascanio Celestini (1972): attore e regista.
·         Charlie Chaplin (1889): attore e regista cinematografico, Premio Oscar.
·         Charb (1967): fumettista.
·         Jury Chechi (1969): ginnasta.
·         Vere Gordon Childe (1892): archeologo
·         Noam Chomsky (1928): linguista.
·         Chu Hsi (1130): filosofo.
·         Emil Cioran (1911): filosofo.
·         Helen Clark (1950): primo ministro neozelandese.
·         Arthur C. Clarke (1914): scrittore.
·         Nick Clegg (1967): politico.
·         Georges Clemenceau (1841): primo ministro francese.
·         George Clooney (1961): attore cinematografico.
·         CM Punk (1978): campione del mondo di wrestling.
·         Jonathan Coe (1961): scrittore.
·         Colette (1873): scrittrice.
·         Lucio Colletti (1924): filosofo.
·         Auguste Comte (1798): sociologo.
·         André Comte-Sponville (1952): filosofo.
·         Tom Conti (1941): attore.
·         Jean Antoine Caritat, marchese di Condorcet (1743): filosofo.
·         Joseph Conrad (1857): scrittore.
·         Robin Cook (1946): ministro degli esteri del Regno Unito.
·         Luca Coscioni (1967): politico, economista.
·         Lella Costa (1952): attrice e scrittrice.
·         Maurizio Costanzo (1938): giornalista e presentatore televisivo.
·         Michael Crichton (1942): scrittore.
·         Francis Crick (1916): Premio Nobel per la medicina, co-scopritore della struttura del DNA.
·         Simone Cristicchi (1977): cantautore.
·         Cristina di Svezia (1626): regina.
·         Crizia (460 a.e.v.): politico e scrittore.
·         Benedetto Croce (1866): filosofo.
·         David Cronenberg (1943): regista cinematografico.
·         Giuseppe Cruciani (1966): giornalista e conduttore radiofonico.
·         Alan Cumming (1965): attore.
·         Pierre Curie (1859): Premio Nobel per la fisica.
·         Sandro Curzi (1930): giornalista.
·         Savinien Cyrano de Bergerac (1619): poeta.

(continua sul prossimo numero)





rassegna stampa degli articoli più interessanti della settimana sul web
COPPIA
È innamorato davvero? Le 11 frasi per scoprirlo

ROMA – È innamorato davvero? Le 11 frasi per scoprirlo. Ci siamo: hai trovato davvero il partner dei tuoi sogni. Con lui ci stai bene e il tempo in sua compagnia passa in fretta. Sei arrivato a quel punto della storia in cui pensi davvero di provare qualcosa di forte e quando vi trovate lontani per troppo tempo stai male. Hai paura però di rovinare tutto, l’ansia che lui non provi le stesse emozioni per te diventa sempre più forte. C’è un modo per capire se lui è innamorato di te? Di certo, in tema di amore non c’è una scienza esatta. È possibile però decodificare alcuni segnali del nostro lui/lei.
Giornalettismo ha pubblicato un articolo in cui ci sono 11 frasi che, secondo il sito, soltanto chi è innamorato pronuncia davvero. Che sia tu a dirle o il tuo partner, state certi: l’amore ha bussato alla porta. A noi di Ladyblitz le frasi sono sembrate davvero carine e per questo motivo abbiamo deciso di riproporvele. Ecco dunque le 11 frasi che pronuncia solo chi è innamorato davvero: vi ci ritrovate?
«È SPECIALE» – Quando sei innamorato di qualcuno, cominci a pensare che la persona che ami sia unica e non riesci nemmeno a pensare di provare sentimenti romantici per qualcuno che non sia lui/lei.
«È PERFETTA» Chi è veramente innamorato tende a soffermarsi solo sugli aspetti migliori della personalità dell’amato/a, soprassedendo sui difetti (che comunque tutti hanno, fatevene una ragione). Inoltre, uno dei sintomi principali dell’innamoramento è quello di ricordare in ogni minimo dettaglio un evento o un episodio felice trascorso con la persona amata, rivivendolo nella propria mente più e più volte.
«SONO UNO STRACCIO» – Lo sanno tutti: essere innamorati è come salire sulle montagne russe. Provi euforia ed esaltazione, puoi sentirti pieno di energie o non riuscire a dormire, puoi perdere l’appetito o puoi sentirti ansioso, puoi sentire il cuore che batte più forte o le mani che ti tremano. È un po’ la stessa cosa che succede a chi fa uso di sostanze stupefacenti e, da un punto di vista puramente biochimico, è la stessa cosa: droga e amore agiscono sulle stesse aree del cervello. Quindi sì, l’amore è una droga.
«QUESTE AVVERSITÀ CI HANNO UNITO ANCORA DI PIÙ» – Attraversare un periodo difficile o vivere un problema con la persona amata al proprio fianco intensifica l’attrazione reciproca: se dopo aver superato un periodo buio sei pronto/a a dichiarare di avercela fatta grazie a lui/lei allora molto probabilmente quel sentimento è amore.
«SONO OSSESSIONATO DA LUI» – Chi è innamorato ammette senza troppi problemi di passare gran parte del tempo a pensare alla persona amata. Se si dovesse quantificare in un numero, potremmo addirittura dire che di tratta dell’85% del tempo che si trascorre svegli nel corso dell’intera giornata. Si tratta di un processo mentale che gli psicologi chiamano “pensiero intrusivo” e non riguarda soltanto l’innamoramento, ma anche alcuni aspetti tipici di un disturbo ossessivo-compulsivo. Quindi l’amore, oltre essere una “droga” è anche una “malattia”.
«VORREI CHE POTESSIMO STARE SEMPRE INSIEME» – Quando sei innamorato diventi in qualche modo dipendente dall’altra persona. Attenzione però a non perdere di vista la propria “interezza” come persona, i propri scopi e la propria vita come entità a se stante.

«SPERO CHE STAREMO INSIEME PER SEMPRE» – Chi è innamorato si sorprende a immaginare il proprio futuro con la persona amata accanto, immaginando la propria vita tra progetti comuni e quotidianità.
«PER LEI FAREI QUALSIASI COSA» – Chi è innamorato prova un grande senso di empatia nei confronto della persona amata: se quella persona soffre, noi soffriamo con lei. E siamo convinti che potremmo sacrificare qualsiasi cosa per l’altro.
«GLI PIACERÒ VESTITA COSÌ? – Innamorarsi di qualcuno significa anche rivedere le proprie priorità quotidiane e, in caso, anche rivedere alcuni dettagli del proprio aspetto e del proprio stile. Quindi sì, l’amore, spesso, dà anche un vigoroso colpo di spugna al tuo armadio. E senza che tu te ne renda conto
«SIAMO IO E TE» – Quando sei innamorato il tuo desiderio non è soltanto sessuale: quello che vuoi davvero è che quella persona sia soltanto per te. Gelosia e possessività ingredienti essenziali dell’amore, ma attenzione: questi due elementi non devono diventare più forti dell’amore stesso, o finirà per soffocarsi.
«NON È UNA STORIA DI SESSO» – Tra due innamorati il desiderio sessuale è importante, ma a prevalere è soprattutto un desiderio di unione emozionale. Chi è innamorato, infatti, non mette il sesso in cima alle cose “veramente importanti” della propria relazione.

IL QUADRO
di Shaktidevi


Faceva molto freddo quella sera. Michele prese il giaccone se lo infilò, si mise il berretto e i guanti e quando aprì la porta di casa una ventata gelida lo schiaffeggiò. Rabbrividì ma senza dire una parola uscì di casa sbattendo la porta. Aveva appena finito di litigare con Silvia, sua moglie. Per l’ennesima volta era contraria alla sua idea di allestire una mostra in una famosa galleria di Vienna. Era troppo lontano, gli diceva e poteva benissimo allestirla in Italia, per esempio a Roma o Firenze. Ma Michele era deciso ad andare a Vienna. Conosceva bene la lingua tedesca ed era convinto che le sue opere, quadri e sculture, in quella grande città di appassionati d’arte, sarebbero piaciute molto. E poi doveva assentarsi solo per tre settimane, non erano molte e Silvia faceva un lavoro che non le permetteva di allontanarsi per così tanto tempo. Così le litigate tra loro erano all’ordine del giorno. 
            Michele quella sera andò alla caffetteria vicino a casa per sfogarsi con gli amici. Trovò solo Aldo e si confidò con lui: “Silvia non cede. Continua a fare scenate e minaccia di lasciarmi.”
“Immagino che sappia che per te sarebbe un ottima occasione. I tuoi quadri piaceranno molto.”
“Le ho detto di tutto, ma il pensiero di sapermi così lontano la tormenta. E’ sempre stata molto gelosa. Faccia un po’ come crede, non mi sento di rinunciare ad una simile occasione.” Dopo questo dialogo si misero a parlare di altro e verso l’ una di notte si salutarono. Michele si avviò verso casa. Cominciava a nevicare. Si fermò un attimo alzando gli occhi al cielo. Era bello vedere la neve scendere, sciogliersi sul suo volto e sentire i brividini. Era fredda e delicata. Tutto questo lo fece sentire sereno.
            Entrando in casa gli tornarono i pensieri. Silvia era a letto. Lui si sdraiò sul divano che da un po’ di tempo era diventato il suo giaciglio. Chiuse gli occhi è si consolò pensando alla neve che prima gli aveva baciato il viso. Al mattino si alzò presto. Era di malumore. Amava molto Silvia e soffriva ogni volta che erano in disaccordo. Andò in cucina e preparò la colazione. Sotto la tazzina di Silvia mise un biglietto con scritte delle parole affettuose. Si vestì ed uscì. Fuori nevicava ancora. Il paese era tutto imbiancato. Affondò le scarpe nella neve e si diresse verso il suo studio.
            Quando vi entrò si guardò in giro. Era il regno del disordine. Scatole in giro, telefono per terra, una pigna di libri buttati in un angolo. E poi cavalletti vari con quadri ancora da ritoccare, tubetti di colori sparsi un po’ ovunque. Fece un sospiro che sembrava più un affanno. Aveva voglia di cambiare aria e lo avrebbe presto fatto. Volente o nolente Silvia doveva accettare la sua scelta. Pensando a questo si avvicinò all’ultimo quadro che stava facendo, quello che sarebbe diventato il suo capolavoro. Lo avrebbe portato al successo. Intanto Silvia aveva trovato il suo biglietto sotto la tazzina del caffè. Lo aveva letto e le era scappato un sorriso. Mentre sorseggiava il caffè ci giocherellava con le dita, ma non aveva nessuna intenzione di mollare la sua presa di posizione nei confronti di Michele.
            Però arrivò il giorno della partenza, Michele aveva già spedito le sue opere che avrebbe trovato una volta arrivato a Vienna. Prima di uscire di casa andò da Silvia che era ancora a letto. Dormiva, così sembrava. Le fece una carezza e la salutò sottovoce. Quando Silvia sentì l’auto allontanarsi le lacrime incominciarono ad invadere il suo volto.
            Michele a Vienna arrivò puntuale e subito andò nel grande atelier, dove cominciò a disporre per bene le sue opere. Il quadro che reputava un capolavoro lo mise al centro del salone dove puntò delle luci in modo che risaltassero i colori dando il giusto effetto. Le sue sculture le mise su diversi piedistalli. Tutto era ordinato e messo con un’armonia ben precisa. L’indomani sarebbero arrivati alcuni critici interessati alla sua mostra e vi sarebbe stata l’inaugurazione. Silvia, a casa, ora che era rimasta sola, sentiva dentro di lei un gran dolore misto a rabbia. Passarono quindici giorni e quasi ogni sera Michele le telefonava, ma il suo animo era distaccato, si mostrava fredda e scocciata. Michele invece cercava di essere gentile e la salutava sempre con tanto affetto. Nonostante tutto la capiva e l’amava.
            Arrivò l’ultima settimana ed erano tre giorni che Silvia non riceveva più nessuna telefonata. Non ne poteva più di questa attesa voleva sentirlo, chissà perché non l’aveva più chiamata. Aveva forse incontrato un’altra donna? La gelosia la divorava, pensò quindi di chiedere una settimana di ferie che fortunatamente le concessero e prese il primo aereo per Vienna. Un taxi la portò davanti all’atelier. Era una bella giornata e la gente entrava ed usciva dalla mostra.
            Entrò, vi era parecchia gente che osservava e commentava davanti alle opere di Michele. Lo vide ad un tavolo che parlava con delle persone, allora si spostò per non essere vista e continuò il giro dal lato opposto. Ad un tratto qualcuno la guardò con un espressione curiosa. Altri si girarono e la osservarono incuriositi. Silvia non capiva, si sentiva a disagio. Aveva qualcosa che non andava nel suo look? Una donna le si avvicinò e le fece una domanda che non capì, non conoscendo il tedesco. Si aprì un varco per lasciarla passare mentre tutti gli occhi dei presenti erano puntati su di lei.
            Fino a quando finalmente tutto le fu chiaro. Quando comprese cosa era successo, una vampata di calore le invase il viso. Si sentì arrossire fino alla radice dei capelli. In quel momento udì la voce di Michele che sbalordito le venne incontro. Si abbracciarono e Silvia pianse commossa. La gente applaudì. Era tutto così emozionante. Davanti a loro vi era il quadro che la critica aveva considerato un vero capolavoro. Era perfetto, espressivo e trasmetteva un sentimento pieno di dolcezza. Era il ritratto di Silvia.





mi fai ridere









Vignette
di Paolo Mario Buttiglieri



Me lo mangio
CIBO E SALUTE




Ecco il “miele d’oro”:La potenza della curcuma abbinata al miele crea il più potente antibiotico naturale

Me lo mangio
RICETTE


Cavolfiore arrosto alla paprika e semi di zucca


Fagottini di pane carasau

Ingredienti per 6 fagottini:
6 fogli piccoli di pane carasau
300 g di tofu
2 carciofi morellini
40 g di olive verdi
80 g di pomodori secchi
1 spicchio d’aglio
la buccia esterna di 1 porro
olio e salsa di soia q.b.
Tagliate il tofu a listarelle e fatelo insaporire in una padella con l'aglio, un po' d’olio e la salsa di soia. Unite i carciofi, che avrete pulito e affettato sottilmente. Saltateli per 3 minuti, infine completate con le olive e i pomodori secchi tagliati a fettine e mescolate bene. Bagnate uniformemente il pane carasau e stendetelo su un tagliere o uno strofinaccio finché non assorbe l’acqua e non diventa morbido. Disponete il ripieno sui fogli, formate dei fagottini e fermateli con uno stuzzicadenti e una strisciolina di buccia di porro annodata. Cuocete in forno per 15 minuti  a 220°.


Crema catalana senza lattosio

Per 6 persone in ciotoline piccole:
500 ml di latte di avena (o soia)
90 g zucchero di canna + altri 4 C.
4 tuorli
30 g di amido di mais
1 c. di cannella
1⁄2 scorza di limone
Scaldate in un pentolino il latte con la cannella e la scorza di limone. Intanto sbattete in una ciotola i tuorli con 90 g di zucchero di canna e l’amido di mais. Prima che il latte bolla levatelo dal fuoco e filtratelo, eliminando la cannella e la scorza di limone. Versate il liquido sui tuorli sbattuti.
Amalgamate bene con una frusta e trasferite il composto nel pentolino. Rimettetelo sul fuoco e scaldatelo a fiamma bassa, sempre mescolando con la frusta. Calcolate ancora 2 minuti circa di cottura a partire dal bollore. Togliete dal fuoco la crema e distribuitela nelle coppette.
Spolverizzate con il rimanente zucchero e caramellate con l’apposito attrezzo o passando le ciotole brevemente sotto il grill del forno.





In tingo
di tatiana folonari







pensieri
DAL TACCUINO DI PULCEZIO
a cura di Paolo Mario Buttiglieri
la vera amicizia arriva quando il silenzio tra due persone è confortevole (mimosello)

Potrei anche dire che l' amore è come l'alcool.
Lo provi una volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora. Ti fa sentire male, tanto male che dirai di non voler provare mai più. Ma poi, al prossimo bicchiere ci ricascherai. E non dirai di no.
(Charles Bukowski)

Tutto quello che vuoi è dall'altra parte della paura.
(Jack Canfield)

Ci sono delle persone che devono sempre andare da qualche parte; andiamo in barca! Andiamo al cinema! Andiamo a scopare! Andate a cagare tutti quanti, dico sempre io, lasciatemi in pace qui.
 (Charles Bukowski)

Tutti i posti sono uguali se non cambi dentro. Non c'è un posto magico dove mettersi in pace con se stessi. Se ti senti una merda, tutto quel che guardi ti sembra merda.
 (Stephen King; Uscita per l'inferno)

Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti.
 (Frank Zappa)

Quando ci si tiene dentro qualcosa senza poterla dividere con nessuno, comincia a crescere in modo esagerato.
(Haruki Murakami)

Il sesso è appagante solo se contiene tutti gli ingredienti: dolcezza, rispetto, gioco, istinto, animalità… tutto condito da un pizzico di fantasia. La coppia migliore è quella che non ha ancora smarrito la voglia di giocare.
(Alan Knut Hansen)

Ti lasci toccare solo da chi ha l'anima più in fiamme della tua. Gli permetti anche di toccarti il cuore. Gli permetti tutto.
(Charles Bukowski)






poeti
EMERSI E SOMMERSI
a cura di Tita Nic

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne
e l'oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle...
Tienila stretta quando non riesco a viverlo
questo mondo imperfetto...
Tienimi per mano...
portami dove il tempo non esiste...
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano...
nei giorni in cui mi sento disorientata...
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate...
Tienimi la mano, e stringila forte
prima che l'insolente fato possa portarmi via da te...
Tienimi per mano e
non lasciarmi andare... mai...
(Herman Hesse)

Ci sono donne…
E poi ci sono le Donne Donne…
E quelle non devi provare a capirle,
perchè sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio
che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto.
a bassa, bassissima voce. Perchè si vergognano delle proprie debolezze e, dopo
averle raccontate si tormentano – in una agonia
lenta e silenziosa – al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perchè non sai
quanto gli occhi di una donna possono trovare
scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.
Alda Merini

Donna, come ti chiami? – Non lo so.
Quando sei nata, da dove vieni? – Non lo so.
Perché ti sei scavata una tana sottoterra? – Non lo so.
Da quando ti nascondi qui? – Non lo so.
Perché mi hai morso la mano? – Non lo so.
Sai che non ti faremo del male? – Non lo so.
Da che parte stai? – Non lo so.
Ora c’è la guerra, devi scegliere. – Non lo so.
Il tuo villaggio esiste ancora? – Non lo so.
Questi sono i tuoi figli? – Sì.
(Wislawa Szymborska)





GRUPPO DI LETTURA – BIBLIOTECA DI FIORENZUOLA
Incontro di giovedì 31 marzo a Piacenza
Appuntamento ore 15 davanti alla biblioteca di Fiorenzuola per andare a Piacenza

il giorno giovedì 31 marzo alle ore 16, presso la sezione didattica&promozione della lettura della biblioteca Passerini-Landi a Piacenza, via Carducci 14, primo piano, un incontro preliminare di tutte le persone/biblioteche/GdL interessati a partecipare al Maggio dei Libri 2016; ricordiamo qui di seguito i quattro filoni chiave in cui si articolerà il Maggio dei Libri 2016:

- #Biblioterapia: un percorso di crescita attraverso il potere benefico dei libri.
- #Shakespeare400, dedicato all’anniversario della morte del Bardo: in collaborazione con il British Council, saranno organizzate varie iniziative nelle scuole, in sedi istituzionali e in location inedite, per celebrare la grandezza e l’importanza non solo letteraria, ma anche socio-antropologica di William Shakespeare.
- il progetto con le #LittleFreeLibraries, per diffondere sul territorio e nei luoghi di passaggio quotidiano mini biblioteche gratuite.
- la valorizzazione delle biblioteche attraverso diverse iniziative tra cui il #Biblioraising, che consentirà ad alcune biblioteche di acquisire gli strumenti e le conoscenze necessarie alla ricerca di fondi.

Su Facebook la pagina del Maggio dei Libri la trovate qui:


A presto!                      

Maria Elena Roffi                                                                   Paolo Mario Buttiglieri
responsabile didattica &Promozione                                     Biblioteca comunale di Fiorenzuola d’Arda
biblioteca comunale Passerini-Landi                                     trentomilano@gmail.com
0523 492430, 492404                                                            biblioteca@comune.fiorenzuola.pc.it                                                       
                                                                                               0523 983093 - 985140

Su Facebook:
- Gruppo di Lettura Piacenza


- Gruppo di lettura - Biblioteca di Fiorenzuola





segnalazioni
QUANDO L’ANITRA SI SPULCIA
a cura di Paolo Mario Buttiglieri
O sei parte del problema o sei parte della soluzione non c'è modo di mettersi in un'altra posizione.(claudio rocchi)

Novità
Don Milani, pensiero in movimento
di Giuseppe Frangi  05 febbraio 2016


VIOLENZA PSICOLOGICA: SILENZIOSA, INVISIBILE E DISTRUTTIVA


cosa fare quando si dimentica il cavo per il cellulare


Come accendere il fuoco con un limone


Si chiama TRY ed il più grande database esistente sui caratteri morfologici e funzionali delle piante, con dati su quasi un quinto delle specie vegetali del pianeta.


Bevi un Cucchiaio di Olio con 3 Gocce di Limone la Mattina per un Mese


Il frutto per pulire le arterie naturalmente


Cavolfiore alla curcuma: ecco cosa questa potente ricetta puo fare per voi


VIOLENZA PSICOLOGICA: SILENZIOSA, INVISIBILE E DISTRUTTIVA
http://www.forelsket.it/violenza-psicologica-silenziosa-invisibile-distruttiva/


cosa fare quando si dimentica il cavo per il cellulare
https://www.facebook.com/1515538608687462/videos/1680685708839417/




LIBRI IN ASSAGGIO

CHI SI RICORDA I LUSTRA CATENE?

La settimana della passione finalmente era arrivata e noi ragazzi eravamo contenti perché restavamo a casa da scuola; una settimana di vacanze alla fine dell'inverno che ci aveva legato le gambe al tavolo. Il sole svegliava le giornate a quelle mattine che si alzano con la voglia di uscire e di respirare l'aria pulita della primavera. I camini non buttavano più il fumo e le donne spalancavano le finestre a dare luce alle stanze per le pulizie di Pasqua. Erano quelli i giorni in cui bussavamo ai portoni delle case dei ricchi che ci aspettavano per consegnarci le catene nere dei camini. Eravamo noi, "i gnari de Mompià", che in ogni contrada ci davamo appuntamento per dividerci i siòri ai quali avremmo lustrato le catene. Io, Emilio e Rosildo bussavamo alle case dei Franzini, dei Gheda e dei Lombardi, alla Catina del Sole e alla Emma del Gambero che ci affidavano, con mille raccomandazioni, le cadéne del föch, come fossero beni preziosi, presenze antiche sacrificate alle fiamme nel rito perpetuo della purificazione. La mia mamma mi vestiva con un maglione stracciato e dei vecchi calzoni che non sarebbero tornati puliti neanche con la lisciva bollente e la candeggina. Sembravamo dei poveracci che partivano per la crociata degli straccioni, ma esultavamo felici in quei giorni che erano solo per noi. Così voleva la tradizione e quelle catene erano le croci della passione che ci trascinavamo nella corsa a piedi nudi sulle strade sterrate. Facevamo passare il primo anello della catena in un pezzo di corda che ci legavamo intorno alla vita e partivamo in frotte su per la valle o lungo i sentieri di pietra del San Giuseppe a fare scintille che strisciavano di nero i sassi. Si andava a piedi nudi perché ci aspettavano i torrenti che non erano ancora in secca, lì c'era la pietra buona, quella rossa che chiamavamo "mèrda de gat", era speciale per sgrassare el calì négher. Avevamo imparato dove cercarla e ogni anno ritornavamo sui percorsi già fatti perché le pietre restano dove nascono. Ricordo il piacere dell'eccitazione infantile che ci faceva grandi in quel gioioso calvario che stordiva le orecchie. Il rumore secco e martellante delle catene di ferro battuto sullo sterrato annunciava il nostro passaggio lungo le strade che attraversavano il paese e la gente si faceva da parte: «Passa i löstra cadéne, le ghè cor dré compagn 'le cùe del diaol, dai, löstra el diaol. Arda che pulvirù, cór, cór löstra cadéne». Ce la mettevo tutta a lustrare le mie catene perché sapevo che mi avrebbero pagato solo se il lavoro fosse stato ben fatto. Prima di arrivare in piazza mi fermavo e ripassavo a mano tutti gli anelli fin quando non erano ben lucidi. Dieci lire per una catena, mi vien da ridere se ci penso, che ci facevamo con dieci lire? Alla fine della settimana della passione le catene di Mompiano brillavano nei camini a dispetto del diavolo e le nostre tasche pesavano di stecche di liquirizia e nuove biglie per giocare "a ciccotti".
Liberamente tratto dai ricordi di mio fratello Pino.
Nadia Campanelli


I segreti di Murakami.
Vita e opere di uno degli scrittori più misteriosi e più amati. Vallardi

Murakami è un personaggio enigmatico come i suoi romanzi: per molto tempo nessuno lo ha incontrato né l'ha visto in foto o in video. Il padre monaco buddhista, il jazz bar che ha aperto con la moglie, la passione per la corsa e per i gatti, l'influenza della cultura americana: il libro di Tsuge ci guida nel mondo dello scrittore aiutandoci a comprendere le sue opere. "In altre parole, non si deve presentare una cosa direttamente come a voler dire 'Ecco, questa è la risposta', bensì sostituire con diligenza il caos con un altro tipo di caos."





IL MANUALE DEL LECCACULO

Probabilmente è stato Satana il primo adulatore della storia, ma certo oggi l'uomo non è secondo a nessuno. D'altronde, come "Il manuale del leccaculo" (titolo originale "You're Too Kind: A Brief History of Flattery") dimostra, l'adulazione fa parte del nostro patrimonio genetico ed è un comportamento che ci ha aiutato a sopravvivere fin dalla preistoria. Richard Stengel illustra quest'arte con ironia e ricchezza di documentazione, partendo dai nostri progenitori e attraversando la storia di religioni e civiltà: dall'amore per il Dio geloso dell'Antico Testamento agli appassionati biglietti che una collaboratrice della Casa Bianca indirizza al presidente degli Stati Uniti, da Platone al mondo medievale dei trovatori, la cui indelebile traccia informa il nostro moderno discorso amoroso. E poi Machiavelli e Castiglione, Washington e Franklin, passando per Lord Chesterfield fino ad arrivare a Dale Carnegie (il nume tutelare di ogni buon venditore americano). Già dalle prime battute, non a caso dirette al lettore, l'adulazione viene messa a nudo tanto da potersi riassumere in un'agile ma utile summa di precetti (e chi potrebbe dire di non averne mai avuto bisogno?). Avversata come un male oppure onorata quale scienza del buon vivere - questo il messaggio indulgente e ironico dell'autore - quasi sempre, e per fortuna, la lusinga è un inganno inoffensivo, un delitto senza vittime che finisce solo per far sentire meglio chi la porge e chi la riceve. (da Ibs)






rassegna stampa degli articoli più interessanti della settimana sul web

L'INTERVISTA

L'avvertimento della leghista marocchina: "Vi spiego perché le vostre figlie avranno il velo"

«Allora ti vengo a prendere domani, arrivi con l' aereo delle velate».
Mi scusi, onorevole Sbai, ma chi sono le velate?
«Le italiane, mia sorella le chiama così. Quando vado a trovarla a Casablanca mi vede scendere dall' aereo che arriva da Roma circondata da marocchine immigrate. Sono tutte velate, vestite di nero, con gli occhi bassi».
E non è normale?
«Per niente. Sono arrivata in Italia a 19 anni, per amore, e prendo quell' aereo dagli anni '80. Era un tripudio di voci e colori. Sbarcavano sorrisi, donne felici, vestite di arancione, giallo, azzurro. Ora sembrano tutte vedove, solo che il marito è vivo e il lutto che portano è per la loro vita. La cosa terribile è che sono partite dal Marocco libere. Sono diventate schiave in Italia».
Mi spiega più nel dettaglio questo processo di schiavizzazione?
«L' islamico arriva in Italia per lavorare e ha tutte le difficoltà dell' immigrato: è solo, disorientato, debole. Ma noi non lo integriamo, non gli diamo i nostri valori, le regole, i costumi, ce ne disinteressiamo con la scusa di rispettarlo. Così l' unico riferimento che gli resta è la moschea fai da te. Lì predica un imam che risponde direttamente a Riad, quando non a Raqqa, e su cui lo Stato non esercita alcun controllo e l' immigrato impara l' islam estremista. Quando torna a casa lo impone alla famiglia. Quando poi in un palazzo la prima donna porta il velo, il gioco è fatto, gli altri mariti per dimostrare di essere loro a comandare in casa, lo impongono alle loro mogli. E, quando compiono 11 anni, alle figlie».
Il Qatar finanzia la costruzione di 33 nuove moschee in Italia...
«Non dovremmo consentirlo. Diventeranno vivai di terroristi. Il Marocco chiude le moschee integraliste, noi le apriamo. Siamo ignoranti, non capiamo che la seconda generazione farà più danni della prima. Nell' islam lo scontro tra padri e figli è più forte che in Italia ed è capovolto: nell' islam i giovani sono più rigidi e tradizionalisti dei padri. Io la chiamo la generazione dei convertiti, perché sono passati dall' essere musulmani a essere fanatici».
Com' è potuto accadere?
«La prima ondata migratoria, negli anni '80, era culturale o di lavoro qualificato; erano pochi, arrivavano da un islam pacificato, volevano integrarsi e avevano curiosità per il diverso, come l' avevo io. Poi è arrivata l' immigrazione rurale, su cui ha avuto presa l' islam estremista salafita predicato in molte moschee. Si è formata una comunità poco aperta al dialogo ma ancora rispettosa delle leggi. Ora tocca ai figli, che dovrebbero integrarsi in un' Italia in crisi, di valori ed economica. Non hanno lavoro né soldi ma vedono i soldi dei loro coetanei italiani, e non hanno neppure la propensione al sacrificio dei loro padri. Sono carne da macello per il jihad, migliaia di potenziali reclute del terrorismo islamico».
Come avviene il reclutamento?
«Con i soldi. L' Arabia, lo Yemen, il Qatar, l' Isis, fanno arrivare soldi alle moschee. I giovani vengono coccolati, pagati, viziati. Cadono nella rete e non possono più venirne fuori. Verrebbero uccisi se ci provassero».
Ma l' Italia cosa può farci?
«Deve smettere di dare soldi alle associazioni islamiche, perché vengono usati per fare proselitismo. E deve imporre il proprio modello, non lasciar fare. L' integrazione dev' essere obbligo non optional. Servono regole e divieti, perché gli estremisti vanno dove hanno più libertà. La nostra tolleranza ci condanna; gli islamici la interpretano come debolezza, si esaltano, ci giudicano molli e incapaci e attaccano. La conquista dell' Occidente è stata pianificata nella penisola araba negli anni '90. Punta a radicalizzare lo scontro e islamizzare l' Occidente infedele. È stata messa a bilancio una somma, sono state costruite moschee, formati imam, spediti in Europa soldi, armi e uomini per fare proselitismo».
Le aggressioni di Colonia rientrano in questo piano?
«Certo, alla voce terrorismo sessuale. È stata una rappresaglia. Dopo che la Merkel aveva annunciato una stretta sull' accoglienza e sulle norme anti-terrorismo è esplosa la rabbia integralista. Stuprare le donne del nemico è uno dei più classici atti di guerra».
Le donne occidentali hanno sottovalutato l' episodio?
«Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti. Immagini se quello di Colonia fosse stato un raid dell' estrema destra cosa avremmo sentito. Queste signore radical chic con la borsa Hermés che dicono che non bisogna strumentalizzare gli stupri di Colonia sono prigioniere dei loro stereotipi e non possono più tornare indietro. Identificano l' immigrato con il debole e non vedono altro. Ma così lo trattano da inferiore, sempre da immigrato e mai da uomo, si preoccupano solo di mettergli il panino in bocca. È un misto di buonismo perverso e ingenuità».
Cosa possono fare le donne italiane per le islamiche d' Italia?
«Farle uscire di casa, creare una rete amicale, degli incontri. E battersi contro il velo».
Dovremmo vietarlo in Italia?
«Il burqa, ma anche il velo. Difendere il velo non è rispetto per la cultura islamica ma complicità con chi sottomette le donne. Non conosco donne che portino il velo con orgoglio».
Ultimamente alcuni grandi stilisti occidentali hanno firmato collezioni con la donna velata...
«Sono contrarissima. Gli stilisti studino la moda marocchina, con capi bellissimi e rigorosamente senza velo. Avanti così, i padri italiani tra qualche anno si vedranno tornare a casa le figlie con il velo. Si comincerà per gioco, per imitare la compagna di classe, ma non si sa come finirà».
La Serracchiani in Iran ha esibito il velo, pubblicando un' allegra e orgogliosa fotogallery...
«Doveva rifiutarsi, per le straniere è obbligatorio solo in moschea. Ha voluto essere più realista del re. La Fallaci era diversa, non si mise il velo neppure davanti a Khomeini. Altre donne e altri tempi, l' Occidente è regredito. E la prova sono le velate. Oggi il Marocco importa estremismo dall' Italia. Da ragazza andavo in spiaggia in costume da bagno, ora non potrei. L' islam estremista, quello arabo-wahabita, attraverso l' Europa sta conquistando Paesi musulmani dove non aveva mai attecchito in centinaia d' anni».
Pensa che anche i media abbiano delle responsabilità?
«Enormi. I media hanno fame di islam integralista. Ormai in tv se non hai il velo non sei ritenuta attrezzata per parlare di islam, non ti chiamano come esperta di mondo arabo. Io sono un' eccezione, ma lo devo anche all' esperienza politica. E pensare che ero venuta in Italia per laurarmi in Lettere e studiare Petrarca e Leopardi».
E poi cos' è successo?
«Alla Sapienza mi hanno detto che di studiosi di Leopardi ne avevano tanti e che serviva qualcuno che si specializzasse in diritto islamico, per confrontarsi con il mondo arabo. Ho avuto un osservatorio privilegiato per studiare il fallimento dell' integrazione e della società multiculturale».
I moderati islamici chiedono un' intesa con lo Stato che regolamenti e dia diritti alla religione musulmana in Italia. Cosa ne pensa?
«Assolutamente no, la comunità islamica non ha nessun referente autorizzato a trattare. Sono tutte associazioni rappresentative solo di loro stesse. Sarebbe il caos, esattamente come nel mondo arabo di oggi».
C' è chi dice che l' islam è una religione che si nutre di violenza...
«Sono già destinataria di tante fatwe, non vorrei arricchire la collezione. C' è perfino una vignetta in cui vengo minacciata di morte».
Rischiamo un' altra fatwa, via...
«Posso dirle che alcune sure inneggiano alla guerra e alla sottomissione delle donne. Ma non è il punto decisivo, analoghi passaggi ci sono nella Bibbia. Il problema è che oggi in Europa l' islam moderato non esiste più, non parla, non scrive, neppure interessa».
Lei è cattolica o musulmana?
«Io sono laica. Ma posso dirle che in Italia non c' è libertà religiosa. Penso a Rachida, uccisa dal marito a Brescello perché si è convertita. In Italia i musulmani convertiti al cristianesimo non possono nemmeno indossare un crocifisso, pena la morte».
Cosa pensa del Papa, molto aperto al dialogo con l' islam?
«Che non si discute, è il Papa. Io sono arrivata con Wojtyla, grande politico e anticomunista. Di Ratzinger ho amato l' autenticità. Bergoglio non capisco dove vuole andare a parare. Dovrebbe occuparsi di più della mancanza di libertà religiosa dei cristiani nel mondo, e perfino in Italia».
Come mai è una così fervente anticomunista?
«Sono nata musulmana. La sinistra coccola gli islamici ma forse ignora che l' islam odia il comunismo almeno quanto il cristianesimo. Comunque sì, sono di destra, ho bisogno di regole, ordine. Mio padre invece era socialista, un medico, un musulmano illuminato, che ha mandato me e i miei sette fratelli alla scuola francese. E anche mia madre lo era».
I partiti di centrodestra li ha girati un po' tutti...
«Non li ho girati tutti, sono entrata nel Pdl da An. Ora a destra c' è solo la Lega, e quindi sono emigrata. Sono convinta che Salvini abbia le doti per diventare premier».
Non è troppo estremista?
«Al contrario, il suo difetto è che è un buono. E poi basta accusarlo di populismo e razzismo. Interpreta l' insofferenza mia e di molti verso il disordine. Gli italiani sono disperati, i giovani vanno via. Tra trent' anni rischiamo di essere completamente islamizzati».
Berlusconi le manca?
«Lui esiste ancora, ma solo lui. Se vuole far sopravvivere Forza Italia deve cambiare del tutto la classe dirigente. Mi manca molto in politica estera. Aveva capito gli arabi, teneva in pugno la Libia. Tra i motivi principali del complotto internazionale che l' ha destituito c' era la volontà di Usa e mezza Europa di sostituirlo nei rapporti privilegiati con molti Paesi arabi».
Complotto internazionale?
«Partiti e politici islamici sono profondamente antidemocratici, divisi e incapaci di gestire il potere. I dittatori erano funzionali alla stabilità del Medio Oriente e avevano rapporti consolidati con l' Europa. L' Arabia per ragioni economiche e religiose e gli Usa per ragioni economiche e politiche hanno voluto cambiare lo scenario puntando sui partiti religiosi e sono nate le primavere arabe. L' Europa non ha capito e ci è cascata, uscendone con le ossa rotte, ma anche Usa e Arabia hanno sbagliato i calcoli».
Perché?
«Per l' incapacità dei partiti islamici di governare, basta vedere quello che è successo in Egitto. È il Paese culturalmente più attrezzato e non a caso sono scesi in piazza in 30 milioni contro i Fratelli Musulmani».
E cosa pensa dell' Isis? Ha appena vinto il premio Nabokov con «Isis, il palcoscenico dell' orrore», il suo libro sullo Stato Islamico...
«È il risultato del fallimento delle primavere arabe. Agli estremisti sunniti è stata data una terra, tra Iraq e Siria, per portare la guerra in aree sciite, fino alle porte dell' Iran. L' Isis è un problema interno all' islam. Ora si troverà un accordo per spartirsi la Siria e lasciare una via di fuga ad Assad».
Di Putin possiamo fidarci?
«Conosce l' islam meglio di tutti, per averlo sconfitto in casa. Se vogliamo battere l' Isis militarmente dobbiamo farlo attraverso di lui. Gli Stati Uniti, abbiamo visto in Iraq e Afghanistan, non ne sono capaci. L' Europa non ne ha le forze e l' Italia non è nulla».
Pietro Senaldi

lo sfogo

A tutti coloro che mi chiedono l'amicizia: io sono una persona educata e gentile, del secolo scorso per capirci, ma di quello scorso scorso, per cui dico: ma si, certo, se lei gentile sconosciutissimo/a signore/signora mi chiede l'amicizia, perchè negarla? però, voglio dire: e motivare? è solo educazione, di due secoli fa, lo so, non si adatta a feisbocco: ma dire, per esempio: chiedo l'amicizia perchè interessata/o a...perchè incuriosita/o...perchè ho visto che sei amica di amici...il fatto è che io ringrazio di questa richiesta di amicizia, e neppure mi si risponde. come se uno mi entrasse in casa dicendo: voglio essere tua amica! io potrei dire di no, ma dico si. eh, son gentile! e dopo aver detto si, quello esce e sbatte la porta. di casa mia. allora, per mettermi al giusto livello di maleducazione: non vi conosco, non so chi siete, nemmeno vi presentate (ma dico, ma è il minimo! ma lo so, lo so, non è roba da fess-bocchi) ma andate a cagare. giusto per capirci immediatamente senza convenevoli. io, di collezioni di amicizie, non ne faccio. per sentirmi libera dalla vostra maleducazione, vi cancellerò. avrò meno amici, maleducati del resto, ma quanto più leggera. perchè, a me, la maleducazione pesa.
(daniela stecconi)

+LETTERE AL DIRETTORE+

REFERENDUM  NO TRIV
IL PETROLIO RESTI SOTTOTERRA!

Il 17 aprile dobbiamo tutti/e  prepararci ad andare a votare il nostro SI’per il Referendum, proposto da nove regioni e dai comitati No Triv . (Ricordiamoci che si tratta di un Referendum abrogativo di una legge del governo Renzi sulle trivellazioni petrolifere, per cui è da votare SI’ all’abrogazione!) La sola domanda referendaria su cui dovremo esprimerci  sarà : “Si può estrarre petrolio fino all’esaurimento dei pozzi autorizzati che si trovano lungo le coste italiane entro le 12 miglia?” Inizialmente erano sei le domande referendarie proposte dalle nove regioni (Basilicata, Puglia, Molise, Veneto, Campania, Calabria, Liguria, Sardegna e Marche). Ma la Cassazione ha bocciato l’8 gennaio le altre cinque domande perché il Governo Renzi, nel frattempo, aveva furbescamente riscritto due commi del Decreto Sblocca Italia 2016. Per cui  ne rimane una sola. Le ragioni date dai comitati NO TRIV per votare SI’ sono tante: il pericolo di sversamenti di petrolio in mare con enormi danni alle spiagge e al turismo, il rischio di movimenti tellurici legati soprattutto all’estrazione di gas e l’alterazione della fauna marina per l’uso dei bombardamenti con l’aria compressa.
Ma la ragione fondamentale per votare SI’ è ,che se vogliamo salvarci con il Pianeta, dobbiamo lasciare il petrolio ed il carbone là dove sono, cioè sottoterra! Il Referendum ci offre un’occasione d’oro per dire  NO alla politica del governo Renzi di una eccesiva dipendenza dal petrolio e dal carbone per il nostro fabbisogno energetico. Gli scienziati ci dicono a chiare lettere, che se continuiamo su questa strada, rischiamo di avere a fine secolo dai tre ai cinque centigradi in più. Sarà una tragedia!
 Papa Francesco ce lo ripete in quel suo appassionato Laudato Si’:”Infatti la maggior parte del riscaldamento globale è dovuto alla grande concentrazione di gas serra emessi soprattutto a causa dell’attività umana. Ciò viene potenziato specialmente dal modello di sviluppo basato sull’uso intensivo dei combustili fossili(petrolio e carbone) che sta al centro del sistema energetico mondiale.” Il Vertice di Parigi sul clima , il cosidetto COP 21, dello scorso dicembre , lo ha evidenziato , ma purtroppo ha solo invitato gli Stati a ridurre la dipendenza da petrolio e carbone. E così gli Stati, che sono prigionieri dei poteri economico-finanziari, continuano nella loro folle corsa verso il disastro. Per questo il Referendum contro le trivellazioni diventa un potente grimaldello in mano al popolo per forzare il governo Renzi ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili.
Trovo incredibile che il governo Renzi non solo non abbia obbedito a quanto deciso nel vertice di Parigi, ma che non abbia ancora calendarizzato la discussione parlamentare per sottoscrivere gli impegni di Parigi entro il 22 aprile. In quel giorno infatti le nazioni che hanno firmato l’Accordo di Parigi si ritroveranno a New York per rilanciare lo sforzo mondiale per salvare il Pianeta. Sarebbe grave se mancasse l’Italia.
Per questo mi appello alla Conferenza Episcopale Italiana perché, proprio sulla spinta di Laudato Si’, inviti le comunità cristiane ad informarsi su questi temi vitali per il futuro dell’uomo e del Pianeta, e  votare quindi di conseguenza.
Mi appello a tutti i sacerdoti perché nelle omelie domenicali spieghino ai fedeli la drammatica crisi ecologica che ci attende se continueremo a usare petrolio e carbone.
Mi appello alle grandi associazioni cattoliche (ACLI, Agesci, Azione Cattolica…) a mobilitare i propri aderenti perché si impegnino per la promozione del SI’ al Referendum.
“Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti….Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche. Abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno detto i vescovi del Sudafrica” I talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per riparare il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio.”
Diamoci da fare tutti/e, credenti e non, per arrivare al Referendum con una valanga di SI’ per salvarci con il Pianeta.
Alex Zanotelli
Napoli,14 marzo 2016
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Olio e mandorle biologiche da Butera (CL) azienda agricola luigi vassallo 328.7852414

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LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI E LA MORTE A CUORE BATTENTE
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22 Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660

TRIESTE
Comilva Onlus Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni

VENEZIA
Ristorante Vegan House
Via Roma 26,
30023 Torre di Mosto (Ve)
Telefono: 388 1723249

VARESE
Sparkling cafe’ di La Bella Paolo
Via L. Pomini 9/D - 21053 Castellanza (VA)
Telefono 0331 183 65 77
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CENTRO CULTURALE IL TIBETANO aderente alla Red GFU
Associazione che opera senza fine di lucro- Affiliato ACSI
via Ghisleri 43- Cremona
infoiltibetano@redgfu.it    www.iltibetano.org
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Elisabetta 3407251770 – Alida 3386138350

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Gorilla Bianco, Ristorante Pizzeria Bar vegano
Via delle Contrade 72, 55047 Querceta (LU) ITALY
Tel. +39 334 2037051 www.gorillabianco.it


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Piccolo locale appartato e accogliente in pieno centro storico per merende, aperitivi e cene. Si possono gustare prodotti tipici piacentini e prelibatezze proveninti da varie regioni d'Italia e d'Europa.
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N. 50 – GIOVANI PROMOTER PER MARZO/APRILE – SELEZIONE A MILANO
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Scadenza annuncio: 14/04/2016

N. 1 – IMPIEGATO ADDETTO LOGISTICA E TRASPORTI
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Scadenza annuncio: 16/04/2016

N. 6 – COMMERCIALI/VENDITORI
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Scadenza annuncio: 16/04/2016

N. 1 – OPERAIO PROTOTIPISTA
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Scadenza annuncio: 16/04/2016

N. 1 – PROMOTORE FINANZIARIO
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Scadenza annuncio: 16/04/2016

N. 1 – SPECIALISTA RC AUTO DA FORMARE – SEDE DI CREMA
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Scadenza annuncio: 16/04/2016

N. 1 – ASSISTENTE NELL’EROGAZIONE DI SERVIZI IN AMBITO PRIVACY E DATA
PROTECTION
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Scadenza annuncio: 20/04/2016

N. 1 – EDUCATORE
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Scadenza annuncio: 20/04/2016


ANNUNCI CHE SCADONO ENTRO LE PROSSIME DUE SETTIMANE:
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N. 1 – OPERATORE INFORMATICO
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Scadenza annuncio: 23/03/2016

N. 1 – ADDETTO PULIZIA AUTO E NOLEGGIO MEZZI
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Scadenza annuncio: 24/03/2016

N. 160 – ANIMATORI TURISTICI  ITALIA E ESTERO
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Scadenza annuncio: 24/03/2016

N. 2 – ACCOUNT MANAGER HR - CREMONA
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Scadenza annuncio: 28/03/2016

N. 1 – ACCOUNT MANAGER HR – CREMA
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Scadenza annuncio: 28/03/2016

N. 1 – ACCOUNT MANAGER HR – LODI
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Scadenza annuncio: 28/03/2016

N. 200 – ANIMATORI TURISTICI PER LA STAGIONE ESTIVA 2016
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Scadenza annuncio: 31/03/2016

N. 1 – CAPO REPARTO CONFEZIONATI
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Scadenza annuncio: 01/04/2016

N. 1 – PROGRAMMATORE FREELANCE
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Scadenza annuncio: 02/04/2016


ALTRI ANNUNCI:
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N. 1 – STAGE UFFICIO MARKETING
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Scadenza annuncio: 06/04/2016

N. 1 – ESTETISTA MASSOTERAPISTA
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http://www.cvqui.it/annunci/estetista-massoterapista
Scadenza annuncio: 06/04/2016

N. 1 – OPERATORE SU MACCHINE CNC
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Scadenza annuncio: 06/04/2016

N. 1 – RESPONSABILE CONTABILE
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http://www.cvqui.it/annunci/responsabile-contabile
Scadenza annuncio: 06/04/2016

N. 1 – IMPIEGATO COMMERCIALE ESTERO
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Scadenza annuncio: 06/04/2016

N. 1 – ESTETISTA
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Scadenza annuncio: 06/04/2016

N. 1 – ADDETTO UFFICIO CHIMICO
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 15 - ASSISTENTI BAGNANTI
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 20 - BARISTI
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 15 - BAGNINI – ADDETTI AGLI SCIVOLI
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 5 - ANIMATORI DI CONTATTO
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 5 – CASSIERE E COMMESSE
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 10 – ADDETTE ALLE PULIZIE
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 5 – CUOCHI E AIUTI IN CUCINA
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Scadenza annuncio: 07/04/2016

N. 1 – WEB DESIGNER JUNIOR
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Scadenza annuncio: 13/04/2016

N. 1 – IMPIEGATO COMMERCIALE PER ORGANICO INTERNO
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http://www.cvqui.it/annunci/impiegato-commerciale-organico-interno
Scadenza annuncio: 14/04/2016

N. 1 – ANIMATORE IN CASA DI RIPOSO
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http://www.cvqui.it/annunci/animatore-casa-di-riposo
Scadenza annuncio: 14/04/2016

N. 100 – ANIMATORI/ANIMATRICI IN HOTEL E STABILIMENTI BALNEARI – ITALIA
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http://www.cvqui.it/annunci/100-animatorianimatrici-hotel-e-stabilimenti-balneari-%E2%80%93-italia
Scadenza annuncio: 14/04/2016

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La banca dati lavoro dell'Informagiovani del Comune di Cremona, realizzata
in collaborazione con l’Associazione Industriali della provincia di Cremona
- Gruppo Giovani a Confronto, è uno strumento gratuito rivolto a tutti i
cittadini in cerca di occupazione e a tutte le aziende che offrono
opportunità lavoro. Oggi disponibile anche per Mobile grazie alla nuova APP
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STARTUP E INTRAPRENDENZA
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Hai un’idea imprenditoriale, ma non sai dove chiedere aiuto? Vuoi avviare
una startup, ma non sai dove reperire i fondi?
Ti invitiamo all’evento, organizzato nel contesto del progetto Talenti
Diffusi, dal titolo
 Startup e intraprendenza
Strumenti a supporto dell’imprenditorialità giovanile
che si terrà:
Mercoledì 23 marzo 2016, ore 14:15
presso la Sala Mercanti, Camera di Commercio di Cremona, ingresso Via
Baldesio 10, Cremona
Giovedì 24 marzo 2016, ore 14:15
presso la Sala Cremonesi, Centro culturale Sant’Agostino, Piazza Terni De’
Gregori, Crema
L’incontro, rivolto ad aspiranti e neo imprenditori, illustrerà gli
strumenti a supporto della nascita e rafforzamento della nuova impresa.
Potrebbe essere l’occasione giusta per realizzare quel sogno che hai nel
cassetto e trovare una risposta alle domande che ti sei sempre fatto in
tema di startup.
Per i dettegli, consulta il programma completo:
http://informagiovani.comune.cremona.it/sites/default/files/field/articoli/Programma_Startup%5B1%5D.pdf
-            Registrazione per il 23 marzo:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-startup-e-intraprendenza-23049624046
-            Registrazione per il 24 marzo:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-startup-e-intraprendenza-23053088408


Contatti:
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Informagiovani del Comune di Cremona
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