settimanale diretto da Paolo Mario Buttiglieri
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Redazione: Fiorenzuola d'Arda (PC), 347.2983592 - trentomilano@gmail.com
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alternativi, offerte di lavoro, cucina secondo i gruppi sanguigni, bio vegana e
vegetariana, matriarcato, yoga, massaggi, scambio di ospitalità, osho, lorenzo
milani, massaggio dell’anima, libero baratto, libertà, tangerine dream, popul
vuh, amore, attrazione, dipendenze affettive, poesie e racconti e tanto altro
Quel che trovate
pubblicato a volte riflette l’opinione della redazione, a volte del redattore
che lo firma e a volte è una semplice documentazione di opinioni non condivise
dalla redazione perché la filosofia di uqbar love è esprimi quello che pensi e
fai esprimere chi non la pensa come te
In questo numero
Il ritorno di Marilla
poesia
SONO UNA DONNA
di
Joumana Haddad
Nessuno può immaginare quel che dico quando me
ne sto in silenzio,
chi vedo quando chiudo gli occhi,
come vengo sospinta quando vengo sospinta,
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa quando ho fame
quando parto,
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa che per me andare è ritornare e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera,e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere e io glielo lascio credere
e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza loro sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro lingua ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà e io glielo lascio credere
...e avvengo.
chi vedo quando chiudo gli occhi,
come vengo sospinta quando vengo sospinta,
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa quando ho fame
quando parto,
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa che per me andare è ritornare e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera,e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere e io glielo lascio credere
e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza loro sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro lingua ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà e io glielo lascio credere
...e avvengo.
PROSSIMAMENTE A FIORENZUOLA (PC)
OGNI GIOVEDI’ ALLE ORE INFO 3472983592
Conversazioni filosofiche con tisana
per chi ama vivere in modo alternativo.
Caffè letterario di Fiorenzuola d’Arda
Corso gratuito introduttivo al giornalismo
per chi vuol conoscere l’arte di scrivere per un giornale
cartaceo o web e il mondo dell’informazione
a cura di Paolo Mario Buttiglieri, ex collaboratore del
quotidiano La Repubblica
dal 2 novembre ogni martedì alle 21 alle 22.30
Sono 4 serate di un'ora e mezza ciascuna a carattere teorico
pratico: gli argomenti sono: come si scrive un articolo, come si fa
un'intervista, tipologia dei giornali, legislazione sulla stampa, ufficio
stampa.
Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di
partecipazione. Il corso in forma di week end si terrà anche in altre città.
Info 347.2983592
Per iscriversi al corso inviare richiesta di iscrizione a
trentomilano@gmail.com specificando nome, cognome, età, professione, domicilio
e numero di telefono. A conferma della vostra iscrizione vi arriverà una mail
di risposta.
UNA INIZIATIVA ARTISTICA DI ARREDO URBANO
NEL SOTTOPASSAGGIO DI FIORENZUOLA
LA GALLERIA DELLA VITA
Sabato 17 ottobre l’inaugurazione
Quando l’arte e gli artisti scendono in strada per dare una
identità alla città in cui vivono è un momento magico di trasformazione
sociale, un contributo concreto a rendere più vivibile il contesto urbano.
Hanno cominciato i pittori murali ora altri artisti possono
scendere per le strade oltre che con i pennelli, con la musica, il canto, il
teatro, la poesia e tante altre espressioni artistiche.
L’arte non è un hobby o una professione ma uno strumento per
rendere bello e accogliente il luogo in cui viviamo.
Il 12 settembre, il gruppo dei murales , guidato da Stefano
Villaggi ha iniziato a dipingere il sottopassaggio di via taverna sotto la via
emilia.
L'iniziativa è stata realizzata grazie all'aiuto di alcuni
sponsor che hanno permesso l'acquisto del materiale pittorico. Questa
Iniziativa oltre a rallegrare la nostra Città ha lo scopo di raccogliere
Offerte per Associazione Oncologica A.M.O.P. di Piacenza tramite un'urna
posizionata e sorvegliata all'ingresso del Sottopassaggio da un Volontario
dell'Associazione.
Alimenti,
bevande, ricette e corsi
uRICETTAZIONI GASTRONOMICHE
a cura di Ilario Bazzardi
€ 3,90
DETTAGLI
La
crema di cuore di carciofo è fatta con veri carciofi e altri prodotti naturali
coltivati dal produttore. Ottima per sughi, crostini e anche panini. Contenuto
300 gr. Non contiene conservanti nè coloranti.
Ottima
per un sugo speciale per la pasta, o per spalmare sui crostini. Anche per un
buon panino farcito. Prodotta dal contadino confinante col Castello, che
coltiva in proprio i carciofi. Contiene solo cuore di carciofo, olio
extravergine d'oliva, sale, pepe nero e limone.
racconto
MARILLA
di Shaktidevi
Una libellula sonnecchiava sotto una
foglia d’acero. Marilla la osservava con occhi carezzevoli. Ad un tratto un
rumore secco la scosse distraendola, si girò per vedere cosa fosse e vide lo
gnomo Tombù che da dietro una grossa radice le faceva cenno di avvicinarsi.
Marilla con le sue bellissime ali di fatina volò verso di lui. Tombù le indicò
un punto dove vi era un foro e le disse di guardare attentamente.
Poi
si pronunciò “Quello è il luogo in cui andrai quando rinascerai in un’altra
vita.” Marilla dopo un breve stupore, gioì nel sentire quelle parole. Lo gnomo
Tombù continuò il suo discorso “Sei la fatina più adatta per entrare nel mondo
degli umani, poiché ami l’avventura, sei vivace, allegra, spensierata,
indipendente e inoltre sei la più curiosa fatina che abbia mai conosciuto.”
Marilla
ad un tratto si rattristò e disse allo gnomo che passando nel mondo degli umani
non avrebbe più rivisto i suoi amici elfi, folletti, gnomi e amiche fatine.
“Questo purtroppo è vero,” affermò Tombù, “ma non devi preoccuparti perché ti
saremo sempre vicini anche se non ci vedrai. Potrai però sentire la nostra
presenza. Ora parliamo del compito che avrai una volta entrata nella dimensione
degli umani. Dovrai cercare nei luoghi che ti indicheremo, le fonti energetiche
più vigorose del pianeta. Noi ti faremo avere tutte le indicazioni per arrivare
in quelle zone. Le riceverai attraverso le intuizioni che ti manderemo, infatti
saremo collegati attraverso questo canale di cui sei molto dotata.”
E
così un bel giorno di parecchi anni fa, in un bel paese circondato da monti,
laghi e boschi, venne al mondo una bellissima bambina alla quale fu dato il
nome di Marisa. I suoi genitori l’accolsero con gioia e amore ed erano i
genitori ideali per darle la spinta giusta che l’avrebbe portata a compiere la
missione per cui era nata.
I
suoi genitori seguivano una religione molto rigida e lei doveva sottostare a
delle regole. Queste restrizioni fecero sì che in Marisa aumentasse la
curiosità per tutto ciò che le era proibito ed avendo in lei tutte le altre
doti acquisite nella vita da fatina si ribellò ben presto a tutti gli
impedimenti che le erano imposti.
I
genitori di Marisa non sapevano che le stavano spianando il terreno per
agevolarle l’incarico ricevuto dagli gnomi. E Marisa non ricordandosi di questo
ed avendo un carattere ribelle e capriccioso trovava ingiusto dover rispettare
queste regole ossessive. Ma anche questo faceva parte del piano. Più cresceva e
più diventava curiosa, ed un giorno iniziò a trasgredire incominciando ad informarsi
su tutte le cose che le avevano da sempre impedito di conoscere.
Marisa
una volta adulta si sposò, ma come aveva detto lo gnomo Tombù, dopo un po’ di
tempo si ritrovò da sola. Per lei era importante rimanere indipendente, perché
così era libera di muoversi con facilità mentre se avesse avuto una famiglia
alle spalle tutto ciò le sarebbe stato da ostacolo. Marisa emanava un fascino
particolare, riusciva a far vibrare le corde dell’anima e del cuore di tutte le
persone che venivano in contato con lei.
La
sua forza interiore era guidata da quel potere spirituale che aveva dentro di
sé. Non aveva bisogno di sostegno alcuno, anche se essendo un essere umano le
faceva piacere la compagnia dei suoi simili. E poi non si sentiva sola, come le
aveva promesso lo gnomo Tombù, sentiva la presenza di esseri intorno a lei.
Quando si entrava in casa sua, tutto sembrava animato. La sua era una casa
viva. Le persone sensibili avevano delle percezioni strane, come di essere
osservate da qualcuno, come se occhi invisibili le scrutassero. Quando
entravano nella sua casa era come se entrassero in un tempio e per questo
portavano rispetto ad ogni oggetto che Marisa accudiva con devozione e
riguardo.
Una
volta che le esperienze umane raffinarono la sua sensibilità e gli gnomi
ritennero che era arrivato il momento di farle eseguire il suo compito, Marisa
incominciò a sentire l’ esigenza di ricercare luoghi in cui star bene,
soprattutto con se stessa. Gli gnomi attraverso diverse vie, le inviavano
libri, notizie o persone che lei accoglieva perché soddisfacevano la sua
curiosità. E così cominciò a viaggiare per andare in luoghi ricchi di energia:
santuari, grotte, foreste, montagne, laghi, fiumi e città sacre, dove si
raccontava che ci fossero punti costellati di vari tipi di energia, sia
positiva che negativa o ambivalenti.
E
poi ancora visitò: cerchi di pietra, piramidi, templi, cattedrali, dolmen,
menhir, che sorgono lungo i canali e favoriscono il contatto tra gli uomini e
le dimensioni superiori. Tutti questi luoghi sono fonte di attrazione per tutte
quelle persone che ricercano una vita spirituale più elevata. Con il tempo
saranno sempre di più gli uomini che cercheranno questi luoghi poiché la gente si sta
staccando dal materialismo. E Marisa sente di sapere tutto questo, lo intuisce
vivamente anche se non sa da dove proviene questo interesse profondo ed innato
in lei.
Incominciarono
a succederle avvenimenti strani, come per esempio sparire per un po’ di giorni
e poi ritornare. Le amiche che la cercavano le chiedevano dov’era stata in quei
giorni, Marisa rispondeva che non si era mai mossa da casa. Le amiche si
limitavano a pensare che era un tipo un po’ strano, ma le volevano un gran
bene, e poi chissà come, dimenticavano l’accaduto. Tutti le volevano un gran
bene, vicino a lei si stava bene, era una compagnia molto rilassante.
Ma
gli gnomi e tutto il loro popolo che vive in una dimensione dirimpetto alla
nostra perché mai avrebbero dato a Marisa questo compito? La risposta sta
proprio nel progresso che sta avanzando in maniera sostenuta che determina la
rovina di questi luoghi. Forze negative spingono uomini inconsapevoli a
distruggere tutto ciò che dà energia positiva che favorirebbe l’avanzamento
spirituale di una massa numerosa di persone a discapito del potere economico.
Le persone con una spiritualità più elevata divenendo più semplici non
sentirebbero più la necessità dei beni materiali e questo contribuirebbe alla
rovina del materialismo.
Gli
gnomi vogliono salvare questi luoghi infondendo sempre più una mentalità
positiva a molte persone che vi abitano in modo che queste possano imparare a
proteggere tutto ciò che è sacro, come ad esempio evitare di costruire enormi
agglomerati urbani accanto a zone di circolazione energetica che servono a
tutti noi per il nostro risveglio spirituale. Ecco il compito che Marisa compie
per il pianeta in cui viviamo e che porta avanti con il massimo impegno senza
farsi distrarre da nulla. Tranne quando incantata si ferma davanti ad un
negozio di scarpe. Solo allora ti pare di vederla mettere le ali e volarci
intorno per poi infilarsi dentro e vederla scomparire per un po’.
racconto
IL RITORNO DI MARILLA (seconda
parte)
di Shaktidevi
Marilla sonnecchiava serenamente dentro la corolla di una
campanula. Aveva le ali piegate sotto la sua testolina e un lieve sorriso sulle
labbra quando lo gnomo Tombù scrollò la campanula e Marilla aprì gli occhi.
“Su, su dormigliona! E’ ora che ti svegli!” Marilla si stiracchiò sbadigliando.
“Uh, che succede? Perché svegliarmi così presto gnomo Tombù?” Tombù fece un
sospiro e rispose. “Oggi dovrai andare in quel luogo…ricordi? In quel luogo! E
dovrai andarci da sola! Mi raccomando…da sola!”
Marisa
si svegliò improvvisamente. Aveva ancora sognato per l’ennesima volta la stessa
scena per una settimana intera. Si alzò e andò in bagno. Sotto la doccia
ripensava al sogno ricorrente. “Chissà dove vorrà che vada lo gnomo Tombù!”
Sapeva che i suoi amici folletti le avrebbero dato le indicazioni giuste, ma in
quei giorni pur restando attenta e all’erta non aveva notato niente che potesse
darle qualche riferimento o indirizzo del luogo che intendeva lo gnomo Tombù.
I
luoghi dove doveva dirigersi di solito le capitavano per caso. Li vedeva
scritti su un giornale trovato su una panchina. Li sentiva attraverso una
canzone che le ricordava un certo paese. Oppure parlando con una amica ecco che
all’improvviso si nominava una certa località dove non era mai stata. Però
pensandoci, quella settimana non era ancora andata in città. Si era limitata a
girare per boschi e laghetti in cerca di un po’ di refrigerio. Decise così di
andarci.
Arrivata
in città parcheggiò l’auto davanti ad un negozietto di cibi biologici, scese
per andare a far spesa, ma fu distratta da alcune voci. Marisa si guardò
intorno e vide due uomini nell’altro lato della strada che stavano discutendo
animatamente. Voleva evitarli ma qualcosa la spinse a dirigersi verso di loro e
quando fu vicino si trovò a chiedere se sapessero dove si trovava il negozio
“Girulò” “Come, scusi? E’ un negozio che non ho mai sentito!” Rispose uno di
questi con fare un po’ seccato per essere stato disturbato. L’altro compare
intervenne: “Lo scusi, è uno buzzurro! Ma non mi pare di aver mai sentito
questo nome. Mi spiace.” E i due ripresero a discutere.
Marisa
si stava allontanando ma ecco che uno dei due uomini gridò all’altro: “Sì, in
Toscana. A Orvieto.” Marisa finalmente ebbe l’indicazione che tanto aspettava.
Salì in auto e tornò a casa dove cominciò a navigare su internet per aver
informazioni sulla città di Orvieto. Doveva sapere qualcosa di più su questo
luogo. Trovò che era ricca di luoghi dove un tempo vi erano stati gli antichi
Etruschi, quindi luoghi carichi di energia. Pensò di prenotare subito un
albergo e partire per questa nuova avventura.
Peccato
dover andare sola, ma così aveva detto in sogno lo gnomo Tombù. Pazienza,
caricò bene la sua auto e partì. Quando giunse ad Orvieto era quasi sera, era
stanca ma contenta. La mattina dopo cominciò ad informarsi chiedendo al
personale dell’albergo se conoscevano dei luoghi Etruschi di quel posto. “Oh,
ce ne sono molti!” Rispose una cameriera, e continuò dicendole che se proprio
ne voleva di
particolari doveva chiedere a sor Gaetano che conosceva luoghi
davvero fantastici dove pochi turisti avevano messo piede.
“Che bello! Magnifico! Posso
sapere dove trovare questo sor Gaetano?”
“E’ mio zio!” Rispose la cameriera dell’albergo che si
chiamava Maria “E vi dico questo perché siete una persona simpatica. Da mio zio
non manderei mai una persona che mi ispiri antipatie”. Ribatté sorridendo.
“Grazie, grazie!” Disse felicemente Marisa.
Marisa
emanava attraverso canali sottili e sconosciuti una sottile energia che dava
immediata simpatia e fiducia. Fu così che attraverso lo zio di Maria, poté
entrare in luoghi energetici sconosciuti persino agli stessi abitanti di
Orvieto. Sor Gaetano infine la portò a visitare un cunicolo dove all’interno vi
era una stanza ancora piena e ricca di accessori e dove solo lui ne conosceva
l’esistenza, tanto che ne era orgoglioso e fiero di averla scoperta da non
farlo sapere a nessuno. Ma Marisa gli ispirava così tanta fiducia che dopo
essersi fatto promettere che mai dovrà riferirlo in giro, la portò in quel
luogo. Appena entrò Marisa notò subito tanti vasi, magnifici e dipinti con
colori ancora vivi. C’erano collane, bracciali e anelli e pettini con ferma
capelli i che sembravano in avorio, molto lavorati o con pietre stupende. Armi
e addirittura drappi ricamati e poi mantelli e vesti velate.
Marisa
osservava e ammirava. Ad un certo punto per terra notò un ciondolo. Fece finta
di nulla e ci mise un piede sopra. Poi con fare incurante fece cadere la
borsetta e si abbassò a raccoglierla. Spostò il piede e raccattò il ciondolo
che nascose nel pugno della sua mano. Sor Gaetano aveva mille occhi, le aveva
detto che nulla doveva essere toccato. Era molto superstizioso ma non aveva
fatto i conti con Marisa che invece non lo era per niente e ci teneva
tantissimo a portarsi un ricordino a casa.
Il
viaggio di Marisa si concluse dopo qualche giorno. Salutò calorosamente con
mille ringraziamenti e un piccolo dono per Maria e sor Gaetano. Fece così
ritorno a casa. Una volta arrivata e soddisfatta per il bel viaggio compiuto
prese il ciondolo e lo mise accanto al suo letto sul comodino. Quella notte
fece un sogno. Sognò lo gnomo Tombù, le disse che aveva fatto un ottimo lavoro
andando a scovare quei centri di energia molto importanti per loro.
Tombù
volle ricompensarla per questo e le disse che il ciondolo da lei preso era
fatto di un minerale resinoso che era conosciuto come ambra, una magnifica
resina naturale e trasparente. Se Marisa osservava bene la resina avrebbe
notato che dentro di essa c’era una spina. Era una spina insanguinata caduta
dalla corona di spine che Gesù portava in testa il giorno della sua
crocifissione. Erano stati gli spiriti invisibili a raccoglierla e a fare in
modo di rivestirla con l’ambra, il minerale più adatto per poterla conservare.
Con il
tempo era passata di mano in mano fino ad arrivare in Italia dove una donna
Etrusca la vide sulla spiaggia del Golfo di Baratti. La prese e la tenne con
sé. Le dava una calma intensa e le procurava gioia e serenità, così prima di
morire la diede alla figlia la quale a sua volta la tramandò. Fino a quando
mano dopo mano finì in quella tomba Etrusca dove Marisa la trovò e la raccolse.
Ed ora era sua, tutti i poteri della pietra le appartenevano e le avrebbero
giovato. Lo gnomo Tombù le disse come avrebbe dovuto utilizzarla.
Doveva
andare al lago di Lamar e immergere il ciondolo nel lago dicendo un mantra che
già conosceva e pronunciava spesso. Poi doveva entrare nel bosco e montare la
sua amaca e dopo essersi adagiata tenere il ciondolo tra le mani, socchiudere
gli occhi senza addormentarsi e ripetere il mantra fino a quando le sarebbe
successo qualcosa di speciale. Marisa dopo queste parole aprì gli occhi e presa
carta e penna scrisse ogni cosa che le aveva suggerito Tombù nel sogno.
Al
mattino si alzò in forma pimpante, e come se avesse avuto le ali alle spalle
fece tutto velocemente finchè fu pronta per andare verso il lago di Lamar. Una
volta giunta seguì bene le istruzioni scritte. Quando la sua amaca fu pronta vi
si adagiò con il suo ormai “sacro ciondolo” tra le mani. Socchiuse gli occhi e
all’improvviso si trovò in un’epoca passata, nel medioevo. Camminava tra le
bancarelle di un
mercato cittadino tra viandanti di quel tempo e si trovava a
pensare e discutere dei fatti del giorno con le donne di quell’era.
Poi all’improvviso si trovò in un
altro periodo storico, era accanto alla regina Vittoria ed era vestita da
damigella e poi ancora in guerra accanto a dei soldati di trincea con un fucile
in mano che urlava furiosamente con il cuore che batteva forte nel petto.
Quello che la stupiva era che si vedeva materialmente in più posti ed epoche
diverse e contemporaneamente ondeggiava comodamente nella sua amaca. Si trovava
realmente in più posti allo stesso tempo eppure si vedeva tranquilla nel bosco.
Arrivò
anche a vedersi nel futuro catapultandosi in un tempo dove cose, pensieri,
fatti e persone erano inimmaginabili anche da descrivere. Capì come la sua
consapevolezza nel futuro si sarebbe notevolmente evoluta. Si stupiva di come
tutto questo fosse così reale e di come ovunque lei si trovasse viveva sempre
nel presente. Tutto era come se mai fosse passato o doveva ancora avvenire.
Tutto si basava sul presente. Non esisteva il tempo, quindi né il passato e né
il futuro. Tutto era qui e ora. Capì il dono di cui era stata favorita,
comprese che tutto ciò che esiste, esiste da sempre. L’unica cosa che si sposta
è la coscienza che evolve continuamente, fino ad unirsi alla Coscienza Divina,
chiamata Dio o Infinito. Ed è là che un giorno tutti gli esseri o per meglio
dire, le coscienze di ognuno finiranno.
Tutto esiste ora in questo
momento, qui e per sempre, ciò che si sposta ed evolve è solo la nostra
coscienza.
Appunti di vista
di Paolo Mario
Buttiglieri
Marino che dice le bugie, Don Flaim
che giustifica la pedofilia e che considera l’omosessualità una malattia, un
altro prete che proclama la sua omosessualità e presenta alla stampa il suo
compagno accusando la chiesa di omofobia. La cronaca non finisce mai di
presentarci piatti sfiziosi, buoni solo a passare un po’ di tempo.
La stampa macina continuamente nuovi
argomenti e vi punta i riflettori. E quando cambia la scena quel che abbiamo
visto prima finisce nel dimenticatoio. E così gli immigrati sono usciti di
scena ed ora si parla di bombardare Siria e Iraq.
L’informazione più che informazione
sembra spettacolo ed il ristorante giornalistico aggiorna continuamente il menù
con nuove pietanze, a volte riciclate perché il vintage va di moda.
L’essenziale rimane sempre fuori
dall’informazione, è un optional che non viene mai servito a tavola. E così
l’internauta, il telespettatore, l’ascoltatore ed il lettore continuano a
nutrirsi di banalità.
Ma cosa è che veramente conta? Quel
che conta veramente lo disse Gesù: chi è senza peccati scagli la prima pietra.
Da allora, allora e prima di allora le pietre hanno continuato a volare, ferire
ed uccidere.
Io mi ritengo fortunato perché ancora
non mi è arrivata una pietra in testa.
Vorrei chiudere con un pensiero amaro
per tutte le donne che vengono giustiziate spesso insieme ai figli da uomini
che sono incapaci di camminare sulle proprie gambe, eterni bambinoni abituati a
concepire la donna, come insegnano tutte le religioni, come accessorio al
servizio del maschio.
Le donne denunciano violenza e lo
Stato si gira sempre dall’altro lato in attesa che arrivi l’ambulanza.
editoriale
CARA MINEO
di Giuseppe Ghezzi
Cara Mineo ,
avrei voluto scriverti qualche mese fa , ma qui in
italia c'e' tanto da fare che non ne ho avuto il tempo.
Quando partii dalla Costa d'Avorio ti dissi che sarei
andato a vivere meglio in Europa, e così infatti e'.
In Italia, poi , mi trovo benissimo ; sono ospitato
con tanti amici in un magnifico complesso di villette che qui gli italiani
chiamano "Centro di Accoglienza" , qui in Sicilia con tanto piu'
verde , molto meglio che in costa d'Avorio.
Tu pensa che appena sbarcato dal gommone , ti
accolgono con guanti bianchi e mascherina sulla faccia per paura delle malattie
, ma poi ti offrono cibo e bevande in quantita'.
In questo centro di accoglienza puoi avere di tutto ,
naturalmente senza spendere un soldo , anzi ci danno 2 euro e mezzo per le
sigarette , l'iphone , la scheda telefonica , biciclette nuove per visitare i
vari paesini qui attorno dove ci invidiano tutto questo ben di Dio , insomma e'
il Paese dei Balocchi.
Puoi uscire od entrare quando vuoi , fare quello che
ti pare , giocare al pallone , oziare tutto il giorno sulle panchine dei parchi
ma lavorare no , quello no , a quello ci pensano gli italiani indigeni.
Qualcuno dice che vorrebbero chiudere questo magnifico
"Centro di Accoglienza" per ospitarci in alberghi anche di lusso , ma
a noi non piace perche' qui abbiamo tutto , tre pasti al giorno , droga ,
prostituzione e grazie agli indigeni di buon cuore , tutto quello che
chiediamo.
Cara Mineo , sai perche' vogliono trasferirci? Perche'
uno di noi , un profugo che e' scappato dalla "guerra" in Costa
d'Avorio , e che era ospite da 4 o 5 mesi in Italia , un giorno , non sapendo
cosa fare , ha ucciso ed anche violentato una donna di 70 anni insieme col
marito , anche lui pensionato con 500 euro al mese.
Ma non dobbiamo temere nulla noi profughi , perche' il
giudice italiano lo condannera' a qualche mese di obbligo domiciliare o gli
consegnera' il foglio di espulsione che gli permettera' cosi di andare in
qualche altro paese d'Europa e poi tornare in Italia con un altro nomee false
identita'.
So dalla
televisione (si abbiamo anche la televisione gratuita) che molti profughi ,
specialmente siriani , hanno preferito attraversare anche a piedi vari paesi
per arrivare in Austria o Germania.
Sì , va bene , ma poi quelli li faranno lavorare e poi
quelli scappano davvero dalla guerra.
No , ti dico , e' meglio coi barconi in Italia , cosa
vuoi di piu' , ti vengono a prendere con le navi e poi non guardano se sei
profugo o clandestino , ti mantengono e le forze dell'ordine ti proteggono
qualunque cosa tu faccia e se sei in colpa per qualche misfatto , tu dì loro
che sono razzisti e vedi che nessuno ti tocca.
Cara Mineo , ora ti lascio perche' dobbiamo fare la
partita di calcio contro la squadra locale , dicono che cosi'ci integriamo bene
con gli indigeni italiani.
Ti consiglio di prendere un gommone tra 2 o 3 mesi ,
per l'Italia , mi raccomando , e porta pure mamma e papa' che hanno diritto al
ricongiungimento secondo la legge italiana e diritto anche ad avere una piccola
pensione.
A presto quindi.
Abdul Assan
Salute e alimentazione
MANGIARE SECONDO
NATURA: SPESA DI OTTOBRE!!
L'intelligenza della natura è insuperabile… ogni stagione offre frutta e verdura che contengono nutrimenti adatti a sostenere in nostro corpo in quel periodo dell'anno!
L'intelligenza della natura è insuperabile… ogni stagione offre frutta e verdura che contengono nutrimenti adatti a sostenere in nostro corpo in quel periodo dell'anno!
VERDURA di OTTOBRE
Bietola, Radicchio, Spinaci, Cicoria, Cavolo, Zucca, Carota, Finocchio, Ravanello, Ceci, Fagiolo, Lenticchia, Pisello, Porro, Radicchio, Ravanello.
FRUTTA di OTTOBRE
Cachi, Pere, More, Pere, Uva, Melagrana, Castagne.
eventi
PARMA–PIACENZA-CREMONA
PIACENZA
Sabato 10 Ottobre 2015 - ore 21:00 |
Auditorium della Fondazione
Incontro con Selvaggia Lucarelli
Pulcheria 2015
PARMA fontanellato
LABORATORI TEATRALI
Laboratorio di base ed avanzato.
Laboratorio di base ed avanzato.
Queste le proposte per
chi vuole fare teatro.
Saranno attivati due
laboratori:
il primo, di BASE, condotto dall’attore/regista Carlo Ferrari rivolto a quelle persone che vogliono iniziare un percorso di espressività motoria teatrale, di creatività corporea, gestualità, recitazione.
Il laboratorio analizzerà, attraverso esercizi ed improvvisazioni individuali e di gruppo, vari aspetti teatrali come lo spazio, la presenza scenica, l’ascolto, la relazione con gli altri, il ritmo, i tempi e la messa in scena. Un lavoro che porterà gli allievi alla creazione di una drammaturgia che servirà poi alla costruzione di azioni per determinare la messa in scena.
Il laboratorio AVANZATO, curato dall’attrice Franca Tragni, si baserà su improvvisazioni, scrittura drammaturgica, e messa in scena.
Il laboratorio è rivolto esclusivamente a persone che abbiano già maturato in precedenza esperienze teatrali.
Entrambi i laboratori termineranno con un esito aperto al pubblico per permettere così di creare l’evento teatrale.
LABORATORIO TEATRALE DI BASE
condotto da Carlo Ferrari
Giorno laboratorio: mercoledì
Orario: dalle ore 19.45 alle ore 21.45
Luogo: Fontanellato – Spazio Ghiacciaia – Piazza Pincoli - Fontanellato (PR)
Inizio: mercoledì 21 ottobre 2015 presentazione e prova libera e gratuita
Termine: marzo 2016
LABORATORIO TEATRALE AVANZATO
condotto da Franca Tragni
Giorno di laboratorio: martedì
Orario: dalle ore 20 alle ore 22
Luogo: Fontanellato (PR)
Inizio laboratorio martedì 27 ottobre 2015
Termine laboratorio aprile 2016
Per informazioni: Progetti&Teatro tel. 3452353377 progettieteatro@micso.net
Vi aspettiamo!
www.teatrofontanellato.it
www.progettieteatro.it
il primo, di BASE, condotto dall’attore/regista Carlo Ferrari rivolto a quelle persone che vogliono iniziare un percorso di espressività motoria teatrale, di creatività corporea, gestualità, recitazione.
Il laboratorio analizzerà, attraverso esercizi ed improvvisazioni individuali e di gruppo, vari aspetti teatrali come lo spazio, la presenza scenica, l’ascolto, la relazione con gli altri, il ritmo, i tempi e la messa in scena. Un lavoro che porterà gli allievi alla creazione di una drammaturgia che servirà poi alla costruzione di azioni per determinare la messa in scena.
Il laboratorio AVANZATO, curato dall’attrice Franca Tragni, si baserà su improvvisazioni, scrittura drammaturgica, e messa in scena.
Il laboratorio è rivolto esclusivamente a persone che abbiano già maturato in precedenza esperienze teatrali.
Entrambi i laboratori termineranno con un esito aperto al pubblico per permettere così di creare l’evento teatrale.
LABORATORIO TEATRALE DI BASE
condotto da Carlo Ferrari
Giorno laboratorio: mercoledì
Orario: dalle ore 19.45 alle ore 21.45
Luogo: Fontanellato – Spazio Ghiacciaia – Piazza Pincoli - Fontanellato (PR)
Inizio: mercoledì 21 ottobre 2015 presentazione e prova libera e gratuita
Termine: marzo 2016
LABORATORIO TEATRALE AVANZATO
condotto da Franca Tragni
Giorno di laboratorio: martedì
Orario: dalle ore 20 alle ore 22
Luogo: Fontanellato (PR)
Inizio laboratorio martedì 27 ottobre 2015
Termine laboratorio aprile 2016
Per informazioni: Progetti&Teatro tel. 3452353377 progettieteatro@micso.net
Vi aspettiamo!
www.teatrofontanellato.it
www.progettieteatro.it
PIACENZA
zena di carpaneto
CALENDARIO EVENTI AL CASTELLO DI ZENA – CARPANETO (PC)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Strada Provinciale 29,
n.80 | 29013 Carpaneto Piacentino (Pc)
Tel./Fax +39 0523 851001
www.castellodizena.it -
E-mail: info@castellodizena.it
YOGA DELLA RISATA
venerdì 23 ottobre
ore 20,30
CON MINA NICOLOSI
NUMERI, ENERGIA, GUARIGIONE
venerdì 30 ottobre
ore 20,30
sabato 31 ottobre
CON PASQUALINA
SANTORO
CORSI DI YOGA AL CASTELLO CON FEDERICA
ripartono i corsi di
yoga al Castello di Zena!
PER PRENOTAZIONI E
INFORMAZIONI:
CREMONA
CENTRO
CULTURALE IL TIBETANO
Sabato 10 ottobre
dalle ore 15 alle 17,30
L' uomo e i suoi corpi. Il corpo eterico
1^ incontro del ciclo di seminari UOMO:CORPO-MENTE-SPIRITO
A cura di Elisabetta Galbignani -Studiosa di Teosofia
Informazioni e prenotazioni 3407251770-3386138350
Venerdi 16 ottobre ore 20,30
Alimentazione Vegan per nutrire il mondo
Conferenza a cura del Dott. Vasco Merciadri - Chirurgo Omeopata
ingresso libero
Sabato 17 ottobre ore 18
Taoismo, la Via oltre la Filosofia e la Religione, 10 riflessioni
Conferenza a cura del Maestro Taoista Li Xuan Zong -14 generazione
della Scuola Xua Wu Pai di Wudang
Presso Spazio Comune , Piazza Stradivari - Cremona
Ingresso libero
L' uomo e i suoi corpi. Il corpo eterico
1^ incontro del ciclo di seminari UOMO:CORPO-MENTE-SPIRITO
A cura di Elisabetta Galbignani -Studiosa di Teosofia
Informazioni e prenotazioni 3407251770-3386138350
Venerdi 16 ottobre ore 20,30
Alimentazione Vegan per nutrire il mondo
Conferenza a cura del Dott. Vasco Merciadri - Chirurgo Omeopata
ingresso libero
Sabato 17 ottobre ore 18
Taoismo, la Via oltre la Filosofia e la Religione, 10 riflessioni
Conferenza a cura del Maestro Taoista Li Xuan Zong -14 generazione
della Scuola Xua Wu Pai di Wudang
Presso Spazio Comune , Piazza Stradivari - Cremona
Ingresso libero
Domenica 18 ottobre dalle ore 9 alle 11
Meditazione taoista -teoria e pratica
a cura del Maestro Taoista Li Xuan Zona
ingresso libero
Sabato 24 ottobre dalle 15 alle 17,30
Il corpo astrale, il corpo mentale ed il collegamento con il nostro
sentire. Il labirinto delle connessioni.
2°incontro del ciclo di seminari UOMO:CORPO- MENTE - SPIRITO
A cura di Elisabetta Galbignani - Studiosa di Teosofia e
Matilde Del Giudice -Kinesiologa
Informazioni e prenotazioni 3407251770 -3386138350
CENTRO CULTURALE IL TIBETANO aderente alla REDGFU
Associazione che opera senza fine di lucro. Affiliato ACSI
via A. Ghislieri 43
CREMONA
infoiltibetano@redgfu.It - www.il tibetano.org
SAVONA
Osho
Varazze Meditation Center
Da Giovedì 8 a domenica 11 ottobre
VERGOGNA E SENSO DI COLPA
con Tabish Roncucci
Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre
SEMINARIO BASE DI KINESOLOGIA INTEGRA
con Antonella Rogai
Da Venerdì 23 a domenica 25 Ottobre
SECONDO LIVELLO DI NODY BALANCING BIO DINAMICO
con Gyanrahi Samorè
Sabato 31 Ottobre e domenica 1 Nov.
LA FORZA GUARITRICE
con Jyoti e Chidvilas
Per info e prenotazioni :
Geeti 3405748261
Info@oshovarazze.com
VERGOGNA E SENSO DI COLPA
con Tabish Roncucci
Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre
SEMINARIO BASE DI KINESOLOGIA INTEGRA
con Antonella Rogai
Da Venerdì 23 a domenica 25 Ottobre
SECONDO LIVELLO DI NODY BALANCING BIO DINAMICO
con Gyanrahi Samorè
Sabato 31 Ottobre e domenica 1 Nov.
LA FORZA GUARITRICE
con Jyoti e Chidvilas
Per info e prenotazioni :
Geeti 3405748261
Info@oshovarazze.com
Come arrivare
Sul sito www.oshovarazze.com c'è la mappa di come arrivare.
Se arrivate in treno la fermata è Varazze , poi c'è un bus che viene ad Alpicella ( dove siamo noi) altrimenti potete prendere un taxi e chiedere del centro di meditazione.
In macchina direzione Genova, poi seguire Ventimiglia e l'uscita è Varazze.Girare a destra verso il paese e seguire indicazione Sassello - Acqui Terme. Salire e poi dopo una frazione chiamata Pero seguire per Alpicella, salire su seguendo la strada e dopo circa un paio di km sulla destra c'è il cartello con scritto Osho Arihant, centro di meditazione.
OSHO VARAZZE meditation
center
Via Alpicella 28 Varazze (SV) Cell. +39 340 5748261- tel.019 918766
info@oshovarazze.com
www.oshovarazze.com
Sul sito www.oshovarazze.com c'è la mappa di come arrivare.
Se arrivate in treno la fermata è Varazze , poi c'è un bus che viene ad Alpicella ( dove siamo noi) altrimenti potete prendere un taxi e chiedere del centro di meditazione.
In macchina direzione Genova, poi seguire Ventimiglia e l'uscita è Varazze.Girare a destra verso il paese e seguire indicazione Sassello - Acqui Terme. Salire e poi dopo una frazione chiamata Pero seguire per Alpicella, salire su seguendo la strada e dopo circa un paio di km sulla destra c'è il cartello con scritto Osho Arihant, centro di meditazione.
Via Alpicella 28 Varazze (SV) Cell. +39 340 5748261- tel.019 918766
info@oshovarazze.com
www.oshovarazze.com
VARESE
7
novembre - 8 novembre
Stage
teorico/pratico "full immersion" di Orticoltura Naturale
Dal 7 novembre alle 9:00 al 8 novembre alle 17:00
Angera - B&B Armonia. Via Milano, 84
"UNA PRIMAVERA RIGOGLIOSA SI PREPARA IN AUTUNNO".
Insegnante: agrot. Gian Carlo Cappello.
L'incontro si svolge in un grande cascinale tipico dell'area
rurale del Lago Maggiore, restaurato con raffinatezza e rispetto per la
tradizione architettonica. L'attività pratica avrà luogo nel terreno
prospicente dove, anche qui, l'orto cosiddetto "sinergico" a bancali
è stato smantellato. Dopo la necessaria introduzione teorica sulla coltivazione
naturale, si procederà con la preparazione dell'erba spontanea e alla
distribuzione di pacciamatura di fieno secco prodotto in loco; si metteranno
poi in pratica le modalità di semine e trapianto efficaci nel terreno non
lavorato dell'orto naturale.
Il cascinale può ospitare chi proviene da più lontano.
L'ottima cucina, curata dalla proprietaria Michela Roggero, è vegana. Il costo
massimo che si può affrontare è di 150 euro e include tutti i pasti e i
pernottamenti a partire dalla cena di venerdì 6 sino alla colazione di lunedì
9. Chi ha esigenze diverse, meno pasti e/o meno pernottamenti, può parlare
direttamente con Michela per mettere a punto il costo "su misura".
Dalle 17,00 alle 19,00 di sabato e domenica l'insegnante è a disposizione per
consulenze individuali, incluse nel costo. Info: Michela 3476839516; Gian Carlo
3342664455
MODENA
IMAGINALIS
Sabato
24 ottobre alle ore 16:30
Unione
Italiana Ciechi Modena Mariangela Lugli, Via Don Milani, 54, 41122 Modena
Viaggio
nei secoli per capire il linguaggio dell'Immagine, la sua evoluzione e i suoi
significati.
Un
progetto doppiamente sociale:
conoscere
l’arte e comprendere l'origine dei problemi dell’apprendimento.
L’immagine,
i suoi significati e la comunicazione visiva risalgono al Paleolitico quando lo
sciamano dipingeva animali sulle parerti delle caverne come buon auspicio per
una caccia fruttuosa. Osservare le immagini porta a decifrare simboli a
esprimere concetti a tramettere pensieri e conoscenze. Nell'arte come
nell'apprendimento, quindi, l’immagine è il veicolo più antico di informazione
e per questo motivo è stato analizzato e proposto come metodo di divulgazione e
insegnamento. Il fine di questo progetto è quello di affrontare l’immagine sia
dal punto di vista artistico partendo dal bestiario medievale fino ad arrivare
alla rappresentazione del simbolo nella pittura surrealista del Novecento, sia
di quello sociale per capire come il linguaggio delle immagini sia spesso il
veicolo privilegiato attraverso cui si esprimono intelligenze non razionali ma
altrettanto efficienti ed elevate. Le figure, ad esempio, costituiscono il
veicolo migliore per l'apprendimento per tutti i bambini considerati dislessici.
Conferenza introduttiva
Un
incontro di apertura per spiegare questo percorso progettato su conferenze e
visite guidate che si terranno da ottobre a maggio con lo scopo di presentare
il ruolo dell’immagine attraverso l’arte e come metodo di apprendimento, di
memoria e di espressione. La nostra mente ha, come strumento per interagire con
l'ambiente, il cervello che racchiude in se il principio Maschile (cervello
sinistro: strategico, logico, ragiona per parole) e il principio Femminile
(cervello destro: emotivo, passionale, funziona per immagini). E memorizza
utilizzando vari livelli di memoria, partendo da una memoria a breve termine ed
archivia il tutto in una memoria a lungo termine. Inoltre andremo a specificare
cosa si intende con disturbi specifici di apprendimento.
Sarà
divisa in due momenti, uno prettamente legato al chiarificare cosa siano i
Disturbi Specifici di Apprendimento. Mentre l'altra parte dell'incontro sarà
volta a far vedere come le immagini siano sempre stato strumento di
comunicazione e di apprendimento nel corso della storia.
Tel.
3391196575 ( Elisabeth Mantovani )
Tel.
3336236871 ( Vittorio Melotti )
Telefonare
nei seguenti orari:
dalle
12 alle 14 e dalle 18 alle 19
dal
lunedì al venerdì solo per informazioni
TRENTO
Fa’ la Cosa Giusta!– 23/25 ottobre 2015
TRENTO
16
-18 Ottobre 2015 - Riva del Garda - Astoria Park Hotel****
Dell’Amore
e altre meraviglie
Tel.
320 0146140 - www.artediessere.com - eventi@artediessere.com
L’Amore
protagonista della terza edizione del festival di Arte di Essere.
Una
tre giorni sull’Amore, sulle sue molteplici sfaccettature, sfumature,
suggestioni; sulle sue voci, le sue melodie, i suoi silenzi… Tra i gli antichi
miti e la Natura, tra il Mistero che incarna, e le molteplici energie che
diffonde. Un’onda stimolante, che invita i partecipanti a fluttuare oltre ai
propri spazi abituali, oltre al proprio “Aldilà personale”. Oltre. Uno Spazio
di condivisione e trasformazione, fatto di parole, emozioni, gioco, musica,
teatro, seminari.
PAVIA
9
-10 Ottobre 2015 - Orario 9:00 / 18:00 - Sala Dell’Annunciata, Piazza Petrarca
- Pavia
Workshop
"SCIENZA E MEDITAZIONE"
www.scienzaemeditazione.org
- gianfranca.corbellini@unipv.it
I
benefici della meditazione visti da un punto di vista scientifico
I
benefici della meditazione, ormai provati, costituiscono argomento di crescente
interesse scientifico. Questo convegno illustra le evidenze, i metodi
scientifici e le differenti interpretazioni, offrendo allo stesso tempo
esperienze pratiche condotte da un esperto meditatore.
Con
la partecipazione di docenti universitari, ricercatori, esperti di filosofia,
psicologia, fisiologia, neuroscienze, meditazione.
Organizzato
dal Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Unità di
Statistica Medica e Genomica dell’Università degli Studi di Pavia.
BOLOGNA
domenica 18 ottobre UNA DOMENICA
BEN-ESSERE
Fattoria dei Sogni - Minerbio (BO)
Potrai vivere un incontro con te stesso
accompagnato dalla musica a 432Hz suonata dal vivo, potrai potenziare la tua
energia vitale e partecipare ad una sessione di counseling individuale e di
gruppo.
Per informazioni e costi scrivi a laura.ricci@doceat.eu
PIACENZA
ecoturismo
COMO E LA
SPINA VERDE - 30 ott / 1° nov 2015
Camminando per sentieri e vecchie
strade militari, un fine settimana per scoprire l’alveo antico dell’Adda (fino
all’ultima glaciazione scorreva nel ramo di Como del Lario), i grandi massi
trasportati e poi abbandonati dai ghiacciai dell’ultima glaciazione, i resti
archeologici dell’abitato pre-romano di Como, i reperti della cosiddetta
civiltà di Golasecca, le antiche cave di arenaria utilizzate fino al secolo
scorso, resti di trincee, camminamenti e cunicoli scavati nella roccia, una
rana rossa unica al mondo (endemica e protetta), le sorgenti del Fiume Seveso e
tanto altro.
di Flavia Caironi
Ritrovo in piazza Camerlata a Como.
Da lì trasferimento con autobus di linea (15') o auto proprie a San Fermo (357
m) al B&B Margherita, che ci ospita. Cena tipica presso il Ristoro
Mughetto.
Sa 31 San Fermo - Chiasso. Tra
Italia e Svizzera [+/-300m]
Il sentiero parte poco oltre il
nostro B&B. Si attraversa da nord a sud il Parco sul confine tra Italia e
Svizzera. Si sale al panoramico Pin Umbrela a 570 m, poi si scende
all'Abbeveratoio della Prima Guerra mondiale (500 m). Si pranza al sacco sul
bel pianoro del Fortino del Monte Sasso (526 m) e lo si visita. Si prosegue
raggiungendo le sorgenti del Seveso (478 m), e l'area umida di Parè (439 m). E'
possibile "sconfinare" al Bosco del Penz (il punto più a Sud della
Svizzera) e visitare il sito del Fungiat e il punto panoramico Dosso Pallanza
(540 m). Si scende per il sentiero confinale italiano fino a Chiasso tramite la
Scala del Paradiso, costruita per il controllo del confine nell’800. Il ritorno
a San Fermo avviene con bus di linea (30'). Cena e notte al B&B Margherita.
Do 1 Monte Croce [+/-150m]
Trasferimento a Como con bus di
linea in piazza Camerlata (302 m), da cui parte il sentiero. Eventuale visita
alla Cava di Camerlata ed al Castello Baradello. Visita ai siti archeologici
della Spina Verde (459 m), poi salita al Monte Croce (520 m) per godere di
splendidi panorami sul Lago di Como. Qui si pranza al sacco, quindi si rientra
al B&B a piedi, in modo di essere liberi per metà pomeriggio.
Inizio: V 30 ott ore 18.00 in Piazza
Camerlata.
Per raggiungere il luogo con mezzi
pubblici.
• autobus urbano di Como (fermata
piazza Camerlata)
• stazione dei treni Como Nord
Camerlata sulla linea Milano-Saronno-Como (Gestore Ferrovie Nord): treni
diretti da Milano Nord Cadorna.
• stazione treni Albate-Camerlata
(linea Milano-Chiasso - Gestore RFI): treni diretti da Milano Porta Garibaldi.
Per raggiungere il luogo in auto.
Autostrada A9, uscita Como Sud,
direzione Como. Proseguire fino alla piazza Camerlata con la caratteristica
fontana a cerchi e parcheggiare. Possibilità di parcheggio coperto c/o il
supermercato.
Fine: do 1 ore 17 circa in Piazza
Camerlata. Treni per Milano frequenti dalle due stazioni Como Nord Camerlata e
Albate-Camerlata.
Cammino: sentieri e strade militari,
con dislivelli contenuti, senza difficoltà tecniche.
Notti: in B&B con camere con 3/4
letti
Pasti: colazione fornita dal
B&B, pranzi al sacco (o eventualmente anche presso strutture aperte), una
cena presso il B&B e l’altra al ristorante. Sapori tipici: prodotti
biologici ed a filiera corta con piatti della cucina tradizionale lariana e di
stagione.
Cosa portare: zainetto per
escursioni giornaliere, documento valido per l’espatrio (trattandosi di trek
internazionale), giacca a vento, mantella per la pioggia, scarponcini... La
lista completa viene fornita prima della partenza.
Difficoltà: 1+ su 4. Si tratta di un
viaggio molto breve e facile dove si cammina portando uno zainetto con solo il
necessario giornaliero. Per tutti! Per non perdere dopo la bella stagione
l'abitudine al cammino.
Note: il percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in
base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
ISCRIZIONI e info costi:
TEL 0583-356177/82 – FAX 0583-356173
CELL 331-9165832
E-MAIL info@viedeicanti.it
u QUANDO L’ANITRA SI SPULCIA
a cura di Paolo Mario Buttiglieri
O sei parte
del problema o sei parte della soluzione non c'è modo di mettersi in un'altra
posizione.(claudio rocchi)
La confessione del monsignore: «Sono
gay e ho un compagno»
Architetture minime per minime tigri da
salotto.
Cosa mangiare e come preparare i cibi
per avere un indice glicemico basso?
Las
49 bibliotecas más alucinantes del mundo
CONSIGLI
WWOOFER
III Congresso di Fisica e Medicina
Quantistica. Il Dialogo tra le Cellule
Come
creare un'evoluzione nella consapevolezza e conoscenza generale per superare
vecchi paradigmi.
Data:
Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre 2015
Luogo:
Centro Congressi Galileo - Gariga di Podenzano (PC)
Centro di assistenza facebook per il
sito e per il computer
pensieri
a cura di Paolo Mario Buttiglieri
la
vera amicizia arriva quando il silenzio tra due persone è confortevole (mimosello)
Guardare
l'esterno va bene, perché l'esterno è una creazione di Dio; ed è bene guardare
all'interno, perché all'interno è seduto il Creatore. Entrambi sono perfetti.
Gli occhi sono fatti per battere; non si presuppone che stiano sempre aperti,
né si prevede che stiano chiusi per sempre. Sono fatti per battere - aprirsi e
chiudersi, aprirsi e chiudersi. Questo è il ritmo - fuori e dentro, fuori e
dentro. Guarda all'esterno - lo splendore della creazione; guarda all'interno -
lo splendore di Dio. E col tempo vedrai che l'interno e l'esterno si incontrano
e si fondono e diventano uno.
- OSHO - Tao: discorsi sul Tao-Te-Ching
Una
volta mi bastava un'occhiata per leggere i messaggini dei Baci Perugina. Poi mi
ci dovevo concentrare. Oggi mi servono gli occhiali. Quando non mi basteranno
nemmeno questi, sarò finito
Guglielmo Evangelista
"E'
già tanto tempo che non le scrivo, signora Milena, e anche oggi Le scrivo
soltanto per caso: Veramente non dovrei neanche scusarmi se non scrivo , Lei sa
come odio le lettere. Tutta l' infelicità della mia vita - e con ciò non voglio
lagnarmi, ma soltanto fare una costatazione universalmente istruttiva - proviene,
se vogliamo, dalle lettere o dalla possibilità di scrivere lettere. Gli uomini
non mi hanno forse mai ingannato, le lettere invece sempre, e precisamnete non
quelle altrui, ma le mie. Nel caso mio si tratta di una disgrazia particolare,
della quale non voglio dire altro, ma nello stesso tempo anche di una disgrazia
generale.
La
facilità di scrivere lettere - considerata puramente in teoria- deve aver
portato nel mondo uno spaventevole scompiglio delle anime. E' infatti un
contatto fra fantasmi, e non solo col fantasma del destinatario,ma anche col
proprio, che si sviluppa tra le mani nella lettera che stiamo scrivendo, o
magari in una successione di lettere, dove l' una conferma l' altra e ad essa
può appellarsi per testimonianza. Come sarà nata mai l' idea che gli uomini
possano mettersi in contatto fra loro attraverso le lettere? A una creatura
umana distante si può pensare e si può afferrare una creatura umana vicina,
tutto il resto sorpassa le forze umane..."
Franz Kafka
da “Briefe an Milena”
« La
verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni. »
pier paolo pasolini
« Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato,
non l'aver conosciuto. »
pier paolo pasolini
poesie
uINFRAZIONI AL CODICE
DELLA MENTE
di Paolo Mario
Buttiglieri
scrivo poesie brevi
per amor di me stesso
e di chi mi legge
(paolo mario buttiglieri)
molti confondon la poesia
con l'andar…di poesia
(paolo mario buttiglieri)
le donne che reclamano le quote rosa
hanno un'idea della donna
come essere inferiore
(paolo mario buttiglieri)
anche nella peggiore crisi economica
il governo non smetterà mai di comprare armi
(paolo mario buttiglieri)
dio e religione
sono due concetti antiteci
(paolo mario buttiglieri)
sono un rametto d'ulivo
le cui foglie son poesie
scritte da dio
(paolo mario buttiglieri)
si crede in qualcosa
per non vedere
la realtà
(paolo mario buttiglieri)
prima di amare copriti
ma per amare
scopriti
(paolo mario buttiglieri)
u LA VERGINE DI FERRO
di Erica Gazzoldi
Parte II: Il Cigno Bianco e il Cigno Nero
4.
«Dobbiamo
cominciare a pensare a come… farti tornare fra i vivi» le sussurrò il ragazzo.
«Non puoi restare per sempre nel Limbo… anche se a me non dispiacerebbe
affatto» le confessò con un sorriso.
Nilde
non si voltò. Non voleva fargli vedere quanto fosse arrossita.
«Il
punto è che non saprei nemmeno da quali vivi tornare» rispose finalmente, con
un’ironia forzata. «Sono orfana. Tutta la mia famiglia consiste in mio zio… che
è quello che mi ha fatto finire in una bara».
«Parliamone
domani mattina, allora» conciliò Amedeo. «Magari, siamo troppo stanchi tutti e
due per pianificare qualcosa decentemente».
«Già… E
tu dovrai andare a lezione, domani» gli ricordò Nilde, scimmiottando un tono
materno.
«Tu sei
già immatricolata all’università?» domandò il ragazzo.
«Sì…
primo anno di Lettere» spiegò lei. «Ma credo che mi godrò ancora per un po’ le
mie… vacanze per decesso». Le sfuggì un ghigno.
La
ragazza cominciò a raccogliere i lunghi capelli castano-rossicci con un
elastico. «Stai proprio bene con quella camicia viola» si complimentò Amedeo.
«I colori funebri ti donano… tanto per restare in tema». Lei gli rispose con
una linguaccia.
Il
giovane si sedette accanto a lei, sull’orlo del letto. Le prese delicatamente
la testa fra le mani e le diede un bacio sulla fronte. Nilde sussultò. Un
ricordo inconscio – forse – di quel gesto che l’aveva segnalata come viva
all’amico e che era stato l’inizio della sua salvezza. Gli posò una mano sulla
spalla. Poi, cominciò ad accarezzargli lievemente il petto. Amedeo la lasciò
fare per un poco. Poi, la interruppe. Quasi soprapensiero, iniziò a sbottonarsi
la camicia. Sentì lo sguardo azzurro di Nilde sfiorargli il torso d’alabastro,
non atletico ma ben fatto, gentilmente piumato di peli rossicci come i capelli
della ragazza. Si voltò di nuovo verso di lei e si lasciò stringere, mentre le
cingeva i fianchi. Non ebbero bisogno di parlarsi.
[Continua]
LIBRI
TE LO LEGGO
di Shaktidevi
Hitler, e la lancia di Longino
Racconta
la storia della catena di uomini che possedettero la lancia, da Erode il grande
a Carlo Martello, da Barbarossa agli Asburgo a Hitler, e il modo in cui essi
cercarono di modificare il corso della storia brandendo i suoi occulti poteri
per il bene o per il male. Il capitolo finale descrive la battaglia fra luce e
ombra, che si è svolta dietro i cambiamenti di scena del XX secolo, e per la
prima volta, lo sviluppo occulto delle facoltà medianiche di Adolf Hitler viene
descritto dettagliatamente, mostrando come egli perseguì i suoi scopi e la
conquista del mondo tramite pratiche magiche.
LA LANCIA DI LONGINO
Un saggio fa luce su un aspetto
inedito del sanguinario e folle dittatore nazista
MARCO TOSATTI
ROMA
ROMA
Jesus
Hernandez ha scritto un libro estremamente interessante su un aspetto
certamente poco conosciuto della personalità di Adolf Hitler, e in particolare
del suo interesse, esoterico e superstizioso, per un certo tipo di reliquie.
Fra l’altro il dittatore nazista riteneva che la lancia con cui il legionario
romano trafisse Cristo lo avrebbe reso invincibile.
Cioè
credeva ciecamente alla leggenda, di origine antichissima secondo cui il
possessore della lancia di Longino (così la tradizione ha chiamato il
legionario) terrebbe nelle sue mani il destino del mondo. E in particolare, non
avrebbe mai perso una battaglia. «Enigmas y misterios de la II Guerra Mundial»,
Enigmi e misteri della II Guerra mondiale; così si intitola il volume: (http://www.nowtilus.com/descargas/E_M_II_GM.RCNowtilus.pdf)
Secondo
quanto racconta Hernandez, Hitler incontrò la lancia di Longino per caso, nel
1912, quando cercava di vendere i suoi acquarelli nei caffè di Vienna. Un
artista povero in canna, che a stento riusciva a fare un pasto al giorno. Aveva
23 anni quando per rifugiarsi da una tormenta molto forte entrò nel museo del
Palazzo Hofburg. “Girando per le sale, un oggetto singolare catturò la sua
attenzione. Su un manto di velluto si offriva alla vista una reliquia cristiana
di grande potere mistico che apparteneva al tesoro imperiale degli Asburgo: la
lancia di Longino”. Una punta di ferro lunga poco più di 50 centimetri. Hitler
restò affascinato, e cominciò, insieme al suo amico Walter Johannes Stein, ha
fare riceche sui poteri magici attribuiti a quell’oggetto. Stein racconterà poi
che “Hitler era convinto di avere un grande destino da compiere. Il possesso
della lancia sacra poteva essere lo strumento per realizzarlo”.
Ventisei
anni più tardi con l’Anschluss l’Austria entrava a far parte del Terzo reich, e
Hitler entrava trionfalmente nella capitale che lo aveva visto povero e
disperato. Nel pomeriggio del 14 marco 1938, racconta Hernandez, Hitler entrava
accompagnato da Himmler, il capo delle SS, nel Palazzo Hofburg. “Il Fuhrer si
diresse direttamente alla sala dove era custodita la lancia desiderata. Himmler
uscì dalla sala, lasciando solo Hitler con la reliquia mistica. Vi restò
un’ora, completamente immerso nei suoi pensieri deliranti, alimentati dalla
vista della lancia, che era in suo potere. Il suo sogno melomaniaco si era
compiuto”.
Come
impossessarsi della lancia, senza che sembrasse un furto nei confronti della
capitale austriaca? Fu escogitato questo trucco: il borgomastro di Norimberga,
la città che aveva ospitato la lancia prima di Vienna, chiese ufficialmente il
ritorno della reliquia. Richiesta soddisfatta. Un treno blindato, preparato
specialmente per il trasferimento, cinque mesi più tardi portò in Germania il
prezioso oggetto, scortato in ogni momento dalle SS. Il 30 agosto fu depositata
nella chiesa di santa Caterina, per essere esposta al pubblico.
Dopo la
guerra gli americani la scoprirono, nascosta in un rifugio antiaereo, e la
riportarono a Vienna. Secondo alcuni storici – con cui Hernandez non concorda –
Hitler si suicidò nel momento in cui gli Alleati vennero in possesso della
lancia. Secondo Hernandez il suicidio precedette di varie settimane la
scoperta. Naturalmente è impossibile sapere se la punta di lancia custodita a
Vienna è realmente quella che trafisse Cristo; fra l’altro, esistono altri due
possibili esemplari della lancia di Longino….E sembra ben difficile che la
punta di un’arma molto comune, usata da un ignoto soldato romano, di cui in
realtà non sappiamo nulla, abbia potuto varcare la notte dei secoli per
giungere fino a noi. Ma Hitler ci credeva.
poeti
EMERSI E SOMMERSI
a cura di Tita Nic
Se
sei un corvo con il becco tutto giallo
rimani nero e non fare il pappagallo.
Se sei giraffa mostra fiera quel tuo collo
se sei tacchino non ti trasformare in pollo.
Se sei lombrico e non vuoi aver rivali
non ti spacciare per un cobra con gli occhiali.
E l'ippopotamo che sta leggero a galla
non può volare come fosse una farfalla.
Ognuno è bello quando ciò che vedi fuori
ti rappresenta veramente i suoi colori.
Ognuno è bello per com'è, per quel che vale
e non importa se son grilli o son cicale.
Janna Carioli, Sonia M.L. Possentini
"L'alfabeto dei sentimenti"
rimani nero e non fare il pappagallo.
Se sei giraffa mostra fiera quel tuo collo
se sei tacchino non ti trasformare in pollo.
Se sei lombrico e non vuoi aver rivali
non ti spacciare per un cobra con gli occhiali.
E l'ippopotamo che sta leggero a galla
non può volare come fosse una farfalla.
Ognuno è bello quando ciò che vedi fuori
ti rappresenta veramente i suoi colori.
Ognuno è bello per com'è, per quel che vale
e non importa se son grilli o son cicale.
Janna Carioli, Sonia M.L. Possentini
"L'alfabeto dei sentimenti"
Mai,
non saprete mai come m'illumina
L'ombra
che mi si pone a lato, timida,
Quando
non spero più.
Giuseppe Ungaretti.
(...)
In principio era l’amore.
Senza l’amore nulla esisteva.
L’anima che una volta amò,
non si sarebbe mai dissetata.
In principio era l’amore.
Senza l’amore nulla esisteva.
L’anima che una volta amò,
non si sarebbe mai dissetata.
Amare di
nuovo era provare
a tornare al punto di partenza,
imprigionare il fumo, toccare i cieli,
possedere la luce infinita.
a tornare al punto di partenza,
imprigionare il fumo, toccare i cieli,
possedere la luce infinita.
Amare di nuovo era far
rivivere i fiori appassiti.
Era ascoltare la voce dell’anima
che chiamava l’anima perduta.
rivivere i fiori appassiti.
Era ascoltare la voce dell’anima
che chiamava l’anima perduta.
Amare di nuovo era piangere
per la felicità svanita.
Era trovare con chi dividere
il pane e il vino degli altri giorni.
per la felicità svanita.
Era trovare con chi dividere
il pane e il vino degli altri giorni.
Ma – lo sappiamo bene -
solo una volta si ama nella vita.
Amare di nuovo, è evocare
l’amore che riempì la felicità.
solo una volta si ama nella vita.
Amare di nuovo, è evocare
l’amore che riempì la felicità.
È, senza volere, far soffrire.
Sentire la ruota bloccata.
E se lo specchio soffre, è perché
la vecchia immagine è viva.
Sentire la ruota bloccata.
E se lo specchio soffre, è perché
la vecchia immagine è viva.
In principio era l’amore.
José
Hierro, Genesi
"Se
a richiesta vuoi allattare
il tuo bimbo vai a guardare
niente orari né bilancia
è una cosa un po' di pancia
non dar retta a Tizia e Tizio
che ti dicono: "Ma è un vizio!!"
allattare non è solo
un "fast food" dato al volo,
è conforto, è medicina
è la mamma lì vicina
fa dormire, fa calore
ti disseta, è puro amore.
E se hai dubbi sul tuo latte
non dar retta a storie matte
una pesata ogni sette dì
E controlla la pipì!
il tuo bimbo vai a guardare
niente orari né bilancia
è una cosa un po' di pancia
non dar retta a Tizia e Tizio
che ti dicono: "Ma è un vizio!!"
allattare non è solo
un "fast food" dato al volo,
è conforto, è medicina
è la mamma lì vicina
fa dormire, fa calore
ti disseta, è puro amore.
E se hai dubbi sul tuo latte
non dar retta a storie matte
una pesata ogni sette dì
E controlla la pipì!
E
se senti mal di schiena
non è colpa della luna piena:
andrà meglio la poppata
Se ti metti stravaccata.
Sui cuscini ti distendi
il bimbo sopra poi ti prendi;
lui da sé si attaccherà,
senza affanni popperà.
non è colpa della luna piena:
andrà meglio la poppata
Se ti metti stravaccata.
Sui cuscini ti distendi
il bimbo sopra poi ti prendi;
lui da sé si attaccherà,
senza affanni popperà.
A
chi chiede con gran cruccio
"Perché tu non gli dai il ciuccio?"
tu rispondi senza meno
che per quello ci sta il seno;
120 milion d'anni
che funziona senza danni:
se non dà fastidio a me,
perché deve darne a te?
"Perché tu non gli dai il ciuccio?"
tu rispondi senza meno
che per quello ci sta il seno;
120 milion d'anni
che funziona senza danni:
se non dà fastidio a me,
perché deve darne a te?
Ciucci,
biberon, girelli,
passeggini, giocarelli,
dande, baby-citofòn,
seggioloni e carillòn,
le scarpette col plantare,
pannolini per il mare,
le cremine per il seno,
carrozzine con il freno,
gocce, infusi, integratori,
le cullette coi motori,
la tutina strafirmata,
la cuffietta ricamata,
il servizio "prima pappa",
il lettino che "t'acchiappa",
le babbucce fatte a maglia,
tutta questa cianfrusaglia
non mi serve, no, davvero:
braccia e tette a costo zero!
passeggini, giocarelli,
dande, baby-citofòn,
seggioloni e carillòn,
le scarpette col plantare,
pannolini per il mare,
le cremine per il seno,
carrozzine con il freno,
gocce, infusi, integratori,
le cullette coi motori,
la tutina strafirmata,
la cuffietta ricamata,
il servizio "prima pappa",
il lettino che "t'acchiappa",
le babbucce fatte a maglia,
tutta questa cianfrusaglia
non mi serve, no, davvero:
braccia e tette a costo zero!
Ce
l'hai il latte? è un po' piccina...
quanto ha preso stamattina?
Ma ti mangia? sembra moscio...
non hai il seno troppo floscio?
Ma ti dorme? è buona? è brava?
Non ti far trattar da schiava...
Hai le occhiaie... sei un po' giù...
quanti chili hai messo su?
Non mangiare questo e quello,
prendi infuso al finocchiello,
Non stressarti, te lo vieto
o il tuo latte sa d'aceto!
Niente sole o ti si cuoce,
e se è rancido gli nuoce;
non ti devi affaticare
se non vuoi farlo guastare,
bevi birra, senti a Zia,
niente sugo, fa allergia!
quanto ha preso stamattina?
Ma ti mangia? sembra moscio...
non hai il seno troppo floscio?
Ma ti dorme? è buona? è brava?
Non ti far trattar da schiava...
Hai le occhiaie... sei un po' giù...
quanti chili hai messo su?
Non mangiare questo e quello,
prendi infuso al finocchiello,
Non stressarti, te lo vieto
o il tuo latte sa d'aceto!
Niente sole o ti si cuoce,
e se è rancido gli nuoce;
non ti devi affaticare
se non vuoi farlo guastare,
bevi birra, senti a Zia,
niente sugo, fa allergia!
Nonne,
suocere, cognate
e le altre imparentate,
la barista, la portiera,
quel passante di iersera,
luminari patentati,
dotti, esperti accreditati,
azzittatevi, perché
so sbagliare anche da me!
e le altre imparentate,
la barista, la portiera,
quel passante di iersera,
luminari patentati,
dotti, esperti accreditati,
azzittatevi, perché
so sbagliare anche da me!
Ed
a chi mi da consigli,
come crescere i miei figli,
dico: Passa un po' al mattino
con cornetto e cappuccino,
fai la spesa, fa' il bucato,
fammi un po' riprender fiato,
lava un po' di pavimenti,
fammi pranzi succulenti,
rigovernami il lavello,
lo stendino è nel tinello,
c'è la scopa in ripostiglio,
e a me lasciami mio figlio!
come crescere i miei figli,
dico: Passa un po' al mattino
con cornetto e cappuccino,
fai la spesa, fa' il bucato,
fammi un po' riprender fiato,
lava un po' di pavimenti,
fammi pranzi succulenti,
rigovernami il lavello,
lo stendino è nel tinello,
c'è la scopa in ripostiglio,
e a me lasciami mio figlio!
Ma
lo allatti ancora tu?
Ormai il latte non c'è più!!
non la dare ad ogni quando,
che ti sta manipolando!
La tua bimba è assai furbetta,
non gli dare sempre retta,
te la sei proprio cercata,
ché l'hai male abituata!
devi esser senza cuore
o ti sveglia ogni due ore,
porta chiusa e luce spenta,
se la bimba si lamenta
tu ti affacci un momentino
e gli fai un bel discorsino:
"Amor mio e di papà
noi due stiamo un po' di là,
ecco qui, mettiti sotto,
tu ci hai il ciuccio e l'orsacchiotto".
Urla? Piange? Ha rigettato?
Non restare impressionato
cambia il letto, poi va via,
è per la sua autonomia!
Ormai il latte non c'è più!!
non la dare ad ogni quando,
che ti sta manipolando!
La tua bimba è assai furbetta,
non gli dare sempre retta,
te la sei proprio cercata,
ché l'hai male abituata!
devi esser senza cuore
o ti sveglia ogni due ore,
porta chiusa e luce spenta,
se la bimba si lamenta
tu ti affacci un momentino
e gli fai un bel discorsino:
"Amor mio e di papà
noi due stiamo un po' di là,
ecco qui, mettiti sotto,
tu ci hai il ciuccio e l'orsacchiotto".
Urla? Piange? Ha rigettato?
Non restare impressionato
cambia il letto, poi va via,
è per la sua autonomia!
Tracy
Hoggs ed Estivil,
Tipi tristi, oscuri e vil,
alla larga, state indietro
con il vostro credo tetro!
Nella notte s'ode un pianto,
ecco qui, le sono accanto...
dò la tetta... tutto tace...
ecco, scende una gran pace.
Cari Tracy ed Eduardo,
non vi degno di uno sguardo!"
Tipi tristi, oscuri e vil,
alla larga, state indietro
con il vostro credo tetro!
Nella notte s'ode un pianto,
ecco qui, le sono accanto...
dò la tetta... tutto tace...
ecco, scende una gran pace.
Cari Tracy ed Eduardo,
non vi degno di uno sguardo!"
Antonella Sagone
rassegna stampa degli articoli più interessanti della
settimana degli altri giornali
Le donne anziane che perdonano sono meno depresse
Tutti noi durante il corso della nostra
vita ci siamo trovati di fronte al perdono e alla scelta tra
il concederlo o meno a chi ci ha fatto un torto, e ben sappiamo che è un
percorso pieno di angoscia e difficoltà. Un recentestudio ha messo in evidenza come le donne anziane che hanno
perdonato gli altri, indipendentemente dall’essere state perdonate a loro
volta, hanno meno probabilità di incorrere in sintomi legati alladepressione.
Tra gli uomini anziani avviene invece
una cosa diversa, infatti questi manifestano i più alti livelli di depressione
quando hanno perdonato, ma non si sentono perdonati a loro volta. Questo studio
sarà molto utile per i consulenti che si occupano di anziani, poiché potrà
aiutarli a portare avanti percorsi differenziati per uomini e donne che
elaborano il perdono in modo diverso.
La voce degli esperti
Christine Proulx, coautore dello studio e professore
associato presso l’Università del Missouri College, nel dipartimento di Scienze
Ambientali Umane, afferma di essere lei la prima che non si sente bene quando
avverte che gli altri non le hanno perdonato qualcosa. Allo stesso tempo, però,
pensando alle persone in grado di perdonare, ci viene da dire che siano
persone indulgenti, altruiste, compassionevoli ed empatiche come se questi,
attraverso questa azione, potessero compensare il fatto di non essere stati
perdonati.
Può sembrare un fatto di superiorità
morale, ma si tratta solo di comportarsi come una persona migliore: se io
perdono una cosa perché so che non farlo recherebbe dolore all’altra persona, e
questa cosa la farebbe stare male, come non sto bene io se non vengo perdonata,
mi sento meglio. Questo meccanismo porta la diminuzione dei livelli di
depressione nelle donne anziane.
La dottoressa Proulx e l’autore
principale dello studio, Ashley Ermer, studentessa di
dottorato del dipartimento di sviluppo umano e scienza della famiglia, hanno
analizzato un campione di 1.000 adulti di età superiore ai 67 anni e hanno
rivolto loro domande inerenti religione, salute e benessere psicologico.
Ma come mai il campione da
analizzare ha un’età così elevata?
Proulx ha spiegato che le persone
anziane hanno una maggiore propensione a riflettere sulla propria vita. Si è
notato come nei cristiani la tendenza al perdono fosse stata più elevata.
Quelli che erano stati perdonati, sia uomini che donne, erano meno sottoposti
al rischio di depressione, mentre l’auto perdono sembra non aver prodotto
effetti positivi.
In viaggio verso l’infinito
Seduti in silenzio
senza fare niente
a cura di Don Gino Goddàm
Osho commenta il famoso haiku di Basho,
che racchiude l’essenza della meditazione:
Seduto in
silenzio,
senza far
nulla,
la
primavera arriva
e l’erba
cresce da sola
Osho,
quando ti ho sentito dire, per la prima
volta: Seduto in silenzio, senza fare nulla, la primavera arriva e l’erba
cresce da sola, la mia mente occidentale ha pensato che si trattasse di una
metafora e ha cercato di scoprirne il significato. Poi, ho pensato che intendessi
“sedere in silenzio” in senso letterale e ho pensato che fosse impossibile.
Adesso, seduto in silenzio in tua
presenza, senza fare nulla, trovo che sia puro piacere… e l’erba cresce da
sola. La mia sorpresa e la mia gratitudine sono immense. Non ho parole.
L’Oriente e l’Occidente si sono
allontanati così tanto l’uno dall’altro, che sorgono continue e costanti
incomprensioni. L’Oriente non comprende l’Occidente e l’Occidente non comprende
l’Oriente. Ma, alla resa dei conti, l’Occidente è il perdente.
Per diecimila anni l’Oriente ha scelto
un sentiero che non è della mente, non è intellettuale, non è razionale, non è
logico, non è scientifico. E l’Occidente ha scelto l’esatto contrario.
L’Occidente è ancora molto lontano dal raggiungere le vette più elevate della
razionalità e forse non riuscirà mai a raggiungere la meta finale, perché la
sua ricerca è focalizzata sugli oggetti esteriori. L’universo è illimitato e
più la scienza va in profondità, più arriva a scoprire di non conoscere nulla. Ciò
che conosce permette solo di rendersi conto che esiste ancora tantissimo da
scoprire e che quella ricerca sembra non avere fine.
D’altra parte, l’Oriente ha raggiunto il
suo obiettivo: ha conseguito la consapevolezza suprema. In qualche modo è
riuscito a raggiungere la perfezione interiore. E questo crea nuove
incomprensioni, perché l’Oriente parla delle vette della comprensione suprema e
l’Occidente è in grado di comprendere solo le verità relative, in costante
cambiamento.
E hanno anche scelto di esprimersi in
modi diversi. L’Oriente parla per metafore poetiche, l’Occidente si esprime in
termini matematici. L’Oriente si esprime intuitivamente, l’Occidente solo
intellettualmente.
Questo è uno dei problemi da risolvere:
come far sì che Oriente e Occidente si riuniscano. Questo incontro è
indispensabile, è vitale, altrimenti qualsiasi risultato sia stato raggiunto in
Oriente o in Occidente scomparirà in una nube nucleare.
Posso capire la tua domanda. Quando hai
sentito, per la prima volta, questo famoso haiku, è stato naturale per te
intenderlo come poesia, come un’espressione metaforica. Una mente cresciuta in
Occidente non può pensare diversamente. È impossibile pensare che si tratti di
una descrizione della realtà.
Non c’è alcuna metafora. Non è poesia.
Gli haiku non sono poesia: la forma è poetica, ma il contenuto è realtà. Solo
il contenitore è poetico, il contenuto è realtà assoluta.
Ma è difficile…
Come prima cosa, sedersi in silenzio è
contrario alla mentalità occidentale. In Occidente esiste un proverbio: “Una
mente vuota è la fucina del diavolo”. Sedendoti in silenzio, sarai vuoto e, fin
dall’infanzia, hai sentito dire che una mente vuota è la fucina del diavolo.
Già la prima frase crea difficoltà insormontabili…
L’Oriente conosce una prospettiva completamente
diversa: la mente vuota non è la fucina del diavolo, ma del divino.
In Occidente a tutti viene insegnato a
pensare e pensare è vantaggioso nella vita: sedersi in silenzio non dà alcun
vantaggio. Non è un valore e forse può essere considerato addirittura un
disvalore. Se stai cercando lavoro e dichiari che ciò che sai fare è stare
seduto in silenzio senza fare nulla, perché la primavera arriva e l’erba cresce
da sola, il tuo interlocutore rimarrà di stucco. Ti butterà fuori dal suo
ufficio: “Vai a sederti da qualche altra parte, perché qui non vogliamo far
crescere erba!”. Ai suoi occhi sembrerai pazzo.
L’Occidente non ha mai coltivato alcuna
forma di meditazione. In questo senso è povero, molto povero. Conosce solo la
preghiera, che non è neppure un’eco lontana della meditazione. Anche i
cosiddetti profeti, i salvatori, i messia non sono mai riusciti ad andare oltre
la preghiera: la preghiera è l’ultimo stadio, perché dio è l’obiettivo finale.
La meditazione è una rivoluzione nella
dimensione religiosa: semplicemente mette da parte dio, senza neppure sollevare
interrogativi in merito. Non ne vale la pena, perché si tratta solo di
un’ipotesi non dimostrata, non sperimentata: non merita neppure di essere presa
in considerazione.
Avevo un amico che insegnava teologia
all’università di Jabalpur: non riusciva a capire come potesse esistere una
religione senza dio e senza preghiera. L’Occidente non ha mai concepito una
religione senza dio e senza preghiera. In realtà la religione può esistere solo
senza: disturbano, sono ostacoli lungo il cammino della rivoluzione religiosa.
Si tratta di nemici. Il diavolo non ha fatto nulla di male nel mondo: non
esiste. Neppure dio esiste, ma ha causato un male immenso: ha tenuto la mente
dell’uomo focalizzata su qualcosa di esterno e quando si è orientati
all’esterno, si rimane nella mente. La meditazione non può essere orientata
verso l’esterno, solo la mente possiede questa capacità. La mente non può
orientarsi verso l’interno, solo la meditazione può farlo. Quindi, mente e
meditazione procedono su strade diametralmente opposte.
Non è a caso che le persone meditative
abbiano definito il loro cammino “il sentiero della non-mente”. Ma quando lasci
andare la mente, anche gli dèi, le teologie, i diavoli, l’inferno e il paradiso
con tutti i loro particolari, l’idea di peccato e di virtù, tutto è lasciato
andare, perché fa parte della mente. E l’Occidente continua a rimanerne
ossessionato: come se tu fossi solo mente e nient’altro, e tutta la tua
esistenza consistesse solo di corpo-mente e basta.
Cresciuto in Occidente, chi ha posto la
domanda ha pensato che doveva trattarsi di una metafora, o che ci fosse un
significato. “Significato” è un termine della mente: se esiste un significato,
pensaci su e trovalo! No, non puoi trovare alcun significato in quest’haiku. Ha
origine da una sorgente interiore dell’essere, dove le cose esistono
semplicemente, con immenso splendore, con squisita bellezza, ma senza alcun
significato. Il significato è un concetto logico e la logica è un prodotto
della mente. L’esistenza non ne sa nulla.
Quindi, all’inizio ha pensato che
potesse trattarsi di una metafora. Naturalmente, è ciò che accade alla mente
occidentale, ma anche una metafora deve avere qualche significato. Deve
indicare qualcosa, deve essere una metafora di qualcosa, un esempio, un segno.
Ma di cosa?
Se si ha come atteggiamento la ricerca
di un significato, l’haiku perde qualsiasi senso!
È un’esperienza: in pochissime parole,
descrive letteralmente tutto ciò che accade alla consapevolezza. Questa è la
bellezza di un haiku: usa il minor numero di parole possibili. Non se ne può
togliere neppure una, il superfluo è già stato tolto: è rimasto solo
l’essenziale.
Seduto in silenzio… tre parole: inizia
con “seduto”, inizia con il corpo. Se il corpo riesce a sedersi in modo
tranquillo, rilassato, sarà di immenso aiuto alla mente, perché diventi
silenziosa. Se il corpo è inquieto, teso, la mente non può essere silenziosa.
Quindi l’haiku inizia dalle fondamenta: “seduto” significa rilassato, tranquillo,
a proprio agio, a casa, privo di tensioni.
In tutta l’Asia esistono milioni di
statue di Buddha, e Buddha stesso, prima di morire, disse: “Non fatemi alcuna
statua”. Per più di trecento anni i discepoli, generazione dopo generazione,
resistettero alla tentazione. Ma non appena la presenza fisica di Buddha
diventò una cosa remota – dopo quattrocento, cinquecento anni – quella
tentazione di avere quanto meno una statua di marmo in cui Buddha fosse
raffigurato nella postura da seduto…
Non importa che sia una rappresentazione
realistica o no, questo è irrilevante. Ciò che conta è che ti può ispirare, può
farti comprendere come stare seduto. Per questo una statua di marmo va persino
meglio del Buddha reale: è completamente rilassata, senza tensione, senza movimento.
Le sono state conferite proporzioni, bellezza e una tale sensibilità estetica
che, sedendoti accanto a una statua di Buddha, ti verrà voglia di assumere la
stessa postura. E il miracolo è che, non appena assumi quella postura, la mente
inizia a ricomporsi… come quando arriva la sera e gli uccelli tornano ai loro
nidi, ai loro alberi. Presto scenderà la notte e tutti gli uccelli saranno al
sicuro nei loro nidi, addormentati.
E se avrai la fortuna di trovarti alla
presenza di un essere risvegliato, il suo corpo rilassato creerà una
sincronicità con il tuo corpo, perché è fatto della tua stessa sostanza. Tutti
i corpi sono fatti della stessa sostanza e funzionano sulla stessa lunghezza
d’onda.
Se la postura è corretta, il silenzio
discende su di te, proprio come la sera che, con il suo arrivo, oscura ogni
cosa…
Seduto in silenzio…
La seconda cosa è la mente. Il corpo non
dovrebbe essere teso, e la mente dovrebbe essere senza pensieri.
Seduto in silenzio, senza fare nulla…
È fondamentale comprenderlo. L’idea
stessa di fare una meditazione disturba, perché ogni fare rende attiva la
mente. La mente può restare passiva solo quando ci si trova in uno stato di
non-fare, senza fare nulla.
Questo piccolo haiku racchiude tutta la
filosofia del sentiero orientale. Non è neppure una meditazione: non fai nulla,
stai semplicemente gioendo nel riposo. Stai godendoti la pace che arriva da
sola, senza dipendere dal tuo fare. Sei semplicemente in attesa, senza fare
nulla… aspetti che le cose accadano. Non c’è alcuna fretta, alcuna
preoccupazione.
La primavera arriva…
Ricorda, l’esistenza non ha alcun
obbligo di soddisfare i tuoi desideri, ecco il motivo di questa affermazione:
La primavera arriva…
Potresti essere in un’altra stagione e
l’erba potrebbe non crescere! Non puoi lamentarti: “Stavo seduto in silenzio,
eppure l’erba non è cresciuta”. Non eri in sintonia con l’esistenza!
Ci si deve accompagnare all’esistenza:
la primavera arriva, devi aspettarla, non puoi farla arrivare tu, non puoi
crearla, non è nelle tue mani.
La primavera arriva, arriva, e l’erba
cresce da sola. E improvvisamente tutto diventa verde, all’improvviso l’erba
cresce ovunque. Nessuno fa niente, semplicemente è arrivata la primavera e il
suo arrivo è sufficiente perché l’erba cresca.
Tu siedi in silenzio senza far nulla, in
semplice attesa dell’arrivo della primavera.
Così come arriva la primavera
all’esterno, arriva anche dentro, esistono anche le stagioni interiori della
vita. Dunque, non preoccuparti: la primavera non può non arrivare.
Tratto da: Osho, The Path of the Mystic
#24
Buongiorno
a tutti.. Scrivo qui sul gruppo sia per avvertire che per chiedere consiglio
sul da farsi..
Qualche
mese fa, camminando nei via letti presso il Balocchi, un ragazzo straniero (
pensavo indiano, ma mi dicono che è rumeno) si avvicinò chiedendo aiuto perché
qualcuno lo voleva picchiare. Il mio moroso lo accompagnò fino al telefono
pubblico e gli fece il numero dei carabinieri e lo lasciammo lì a sbrigarsela
da solo.
Successivamente vedevo questo ragazzo molto spesso alla stazione, prendeva spesso il treno. Lui e il suo cane. Lo vedevo molto amichevole e per niente cattivo.
Poi iniziai a vederlo in paese e vedevo molte signore anziane che lo fermavano per fare due chiacchiere.. Anche qui mi dava impressione di un ragazzo bravo e gentile. Sempre i giro con il suo cane.
Successivamente vedevo questo ragazzo molto spesso alla stazione, prendeva spesso il treno. Lui e il suo cane. Lo vedevo molto amichevole e per niente cattivo.
Poi iniziai a vederlo in paese e vedevo molte signore anziane che lo fermavano per fare due chiacchiere.. Anche qui mi dava impressione di un ragazzo bravo e gentile. Sempre i giro con il suo cane.
2settimane
fa scoprì che questo ragazzo ogni sera importunava mia madre quando lei portava
fuori il cane (zona conad). La seguiva a qualsiasi orario, come se la curasse,
e infastidiva sia lei con varie domande che il mio cane, che ha paura di altri
cani (lui ora ha due cani, sempre liberi, che girano insieme a lui). Non
abbiamo dato tanta importanza a questo fatto fino a quando, una sera che i miei
genitori decisero di fare una grigliata, lui si aprì un buco nella nostra siepe
di casa, DIETRO LA CASA, e vedendo mio papà iniziò a dirgli tante cose brutte
(insulti pesanti e insensati) sua mia madre... Ah qui ci siamo arrabbiati
tanto! Ma lui scappò... 2giorni dopo, da quel buco, entrò il suo cane nel
giardino e "stuprò" la mia cagnetta, che non aveva mai gridato così
tanto dal dolore in vita sua.. capisco l'istinto è tutto, ma i 50€ di punture
per prevenire una gravidanza non li paga mica lui.. E se le avesse passato
qualche malattia? Il veterinario ci ha detto che è già il secondo avviso per
quel cane e quel ragazzo che riceve..
Ora,
vi dico solo che come ci ero cascata io sul fatto che sembra bravo e gentile,
stateci attenti anche voi, soprattutto gli anziani. Non dico che è pericoloso,
ma certi comportamenti a me non vanno proprio giù. Noi abbiamo pensato che il
massimo che potremmo fare e denunciare il cane che verrebbe chiuso al canile,
ma al ragazzo di certo non gli faranno niente e lui continuerà ad importunare.
E si prenderà un altro cane. Abbiamo pensato che è rischioso anche litigarci
perché non sappiamo se poi è vendicativo o meno.. E dirgli due parole non è
molto utile, lui ti ride in faccia e ti prende in giro.
Il
ragazzo è una specie di senza tetto, rumeno è un po' scuro di carnagione,
venticinquenne penso, in giro con il cane nero e uno marrone più piccolo di
dimensione. La sera è fuori dal lidl. Di giorno o è in paese o prende il
treno..
Grazie
per l'attenzione. Se avete dei consigli, li accetto volentieri. Buona giornata
a tutti!
Buongiorno.
Essendo ormai dalle origini su questo gruppo, e notando l'orientamento da esso preso negli ultimi mesi, tante volte leggendovi ho pensato: -Intervengo..? Taccio? Meglio tacere.-
Ora invece ho deciso di dire la mia, complice forse la fatidica "goccia che fa traboccare il vaso."
Comunque, Fiorenzuolani. Volete davvero, DAVVERO sapere qual è il vostro problema?
È che siete troppo critici, troppo malfidenti. Troppo surrettizi. Sempre a guardare il vostro piccolo interesse e a dubitare del prossimo, che sia anche il vostro vicino di casa che conoscete da decenni. E la giustificazione..? -Eh, con i tempi che corrono..!-
Non perdonate nessuna imprecisione, pensate sempre a doppi fini dietro le azioni.
Dato che mi sento presa personalmente in causa, nella giornata di ieri ho chiesto a voi una parrucchiera per un colore particolare: ovviamente ne è nata una polemica.
Certo, vi ho chiesto di una parrucchiera perché sicuramente era un modo calcolato per fare pubblicità a determinati negozi. Così come quella donna che ha chiesto del dentista. (Sto utilizzando la sottile arte del sarcasmo in questa frase, per precisazione.)
Ma, Fiorenzuolani, vi svelerò una cosa: spesso, le cose stanno proprio così come vengono poste. Spesso, è molto più credibile che una ventenne non conosca tutte le parrucchiere della sua cittadina, piuttosto che pensi a un modo mimetico di fare pubblicità ad una di queste.
Leggo che -il gruppo non è adatto ad argomenti di questo genere.-
Accetto, però permettete che mi chieda, allora, a cosa sia adatto: al voto per miss ciclismo? Alla continue discussioni su quanta criminalità (vera o presunta) ci sia in questo difficile momento? A sbandierare schieramenti politici? A dire che a Fiorenzuola non si organizza mai nulla? A ragionare su quanto i giovani stanno andando allo sbaraglio? Alla continua, incessante critica?
Concludo dicendo che desiderei che invertissimo tutti il nostro modo di pensare: invece che sottolineare le cose negative, perchè non ci concentriamo per una volta su quelle positive della nostra cittadina??
Vi dò un aiuto, inizio io: abbiamo un bellissimo teatro sempre molto attivo!
Essendo ormai dalle origini su questo gruppo, e notando l'orientamento da esso preso negli ultimi mesi, tante volte leggendovi ho pensato: -Intervengo..? Taccio? Meglio tacere.-
Ora invece ho deciso di dire la mia, complice forse la fatidica "goccia che fa traboccare il vaso."
Comunque, Fiorenzuolani. Volete davvero, DAVVERO sapere qual è il vostro problema?
È che siete troppo critici, troppo malfidenti. Troppo surrettizi. Sempre a guardare il vostro piccolo interesse e a dubitare del prossimo, che sia anche il vostro vicino di casa che conoscete da decenni. E la giustificazione..? -Eh, con i tempi che corrono..!-
Non perdonate nessuna imprecisione, pensate sempre a doppi fini dietro le azioni.
Dato che mi sento presa personalmente in causa, nella giornata di ieri ho chiesto a voi una parrucchiera per un colore particolare: ovviamente ne è nata una polemica.
Certo, vi ho chiesto di una parrucchiera perché sicuramente era un modo calcolato per fare pubblicità a determinati negozi. Così come quella donna che ha chiesto del dentista. (Sto utilizzando la sottile arte del sarcasmo in questa frase, per precisazione.)
Ma, Fiorenzuolani, vi svelerò una cosa: spesso, le cose stanno proprio così come vengono poste. Spesso, è molto più credibile che una ventenne non conosca tutte le parrucchiere della sua cittadina, piuttosto che pensi a un modo mimetico di fare pubblicità ad una di queste.
Leggo che -il gruppo non è adatto ad argomenti di questo genere.-
Accetto, però permettete che mi chieda, allora, a cosa sia adatto: al voto per miss ciclismo? Alla continue discussioni su quanta criminalità (vera o presunta) ci sia in questo difficile momento? A sbandierare schieramenti politici? A dire che a Fiorenzuola non si organizza mai nulla? A ragionare su quanto i giovani stanno andando allo sbaraglio? Alla continua, incessante critica?
Concludo dicendo che desiderei che invertissimo tutti il nostro modo di pensare: invece che sottolineare le cose negative, perchè non ci concentriamo per una volta su quelle positive della nostra cittadina??
Vi dò un aiuto, inizio io: abbiamo un bellissimo teatro sempre molto attivo!
Cordiali
saluti.
Carmine Nigro
Incuriosito
dal cartello sono entrato nel panificio fingendo di chiedere informazioni per
mia figlia. Ebbene, per la proprietaria la voglia è quella di lavorare dal
lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 21, la domenica mezza
giornata ( mi pare giusto dopo tanta abbuffata di lavoro, lavorare l'intera
giornata festiva potrebbe far passare la voglia). Le ferie tre giorni a
ferragosto, la paga è per i primi tre mesi di 500 euro e se si supera il
periodo di prova è di 750 e siccome grazie a Renzi non si pagano i contributi
sulle nuove assunzioni ti fa un contratto part time di 20 ore settimanali.
Queste sono le categorie che per Renzi Salvini Berlusconi si devono aiutare.
Fosse per me li salverei con una molotov.
Alessandro Mazzoni
Vorrei gentilmente sapere
perché la S.Messa delle ore 7,00 e' stata sospesa. E perché invece di lasciare
quella delle ore 9,00 che solo chi non lavora può intervenire, perché non
spostare quella delle 9,00 alle ore 8,00 in modo che chi comincia a lavorare un
po' più tardi può ascoltare la Messa. Grazie (Schiavi Lorella)
Vengo
a rispondere prontamente alla domanda per evitare che si scateni una catena di
supposizioni inutili. La messa delle 7 del mattino fino alla metà di luglio
veniva quotidianamente celebrata da don Renzo Rizzi, sacerdote che abita a
Fiorenzuola ma che non svolge il suo servizio pastorale in parrocchia perchè
impegnato a Piacenza in curia e a Modena presso il Tribunale Ecclesiastico
Regionale. Da Luglio le condizioni di salute di don Renzo, per altro già
precarie, si sono aggravate e non gli hanno più consentito di celebrare la
messa. A Fiorenzuola a causa del calo di vocazioni siamo rimasti solamente in 3
sacerdoti: Don Gianni Vincini (parroco), io che scrivo (curato), e don Antonio
(da poco arrivato nella nostra parrocchia), ma il nostro numero è destinato a
calare a due nei prossimi anni, a causa della morte di tanti preti anziani e
dei pochi rinforzi che abbiamo dal seminario. Nei prossimi anni diventeranno
poi di competenza dei preti di Fiorenzuola anche le parrocchie delle frazioni
che si renderanno vacanti con la scomparsa di chi oggi se ne occupa. La
questione delle messe è abbastanza importante, e ci ha richiesto una
riflessione attenta. Nella nostra parrocchia le messe feriali si celebravano
alle 7-9-18, mentre le festive alle 7-9-10 (collegiata) 10 (scalabrini) 11.15
18, più quelle nelle frazioni. In oltre a Fiorenzuola ci sono diversi funerali
alla settimana. Con il calo di sacerdoti ci siamo trovati a dover ripensare
l'assetto delle messe. Ci sono giorni in cui tra funerali e messe feriali
arriviamo a celebrarne 7/8, non potendo poi tenere fede ad altri impegni come
lo stare coi giovani, la visita agli ammalati, la visita alle famiglie, la
catechesi, e tutti quegli altri impegni che voi sapete. Abbiamo quindi pensato
di sospendere la celebrazione della messa delle 7 perchè tra quelle che ci sono
in parrocchia era quella che aveva meno persone partecipanti: c'erano una
decina di persone tra cui le suore dell'Asilo (che andranno a quella delle 18
allo Scalabrini), i Memores Domini di Cortina di Alseno (che andranno dai frati
a Fidenza), un gruppo di 5/6 donne (che hanno deciso di venire alle 9 del
mattino), e 2/3 lavoratori che effettivamente da lunedi scorso rischiano di
perdere la messa quotidiana. Alle 9 del mattino l'affluenza è di 50 persone,
mentre alle 18 di una 30ina di persone. Un altro motivo che ci ha spinto a
tenere la messa alle 9 è la possibile coincidenza con i funerali al mattino.
Più volte siamo stati costretti a dover chiamare sacerdoti in aiuto (e gli
aiutanti, aimè, erano più sgangherati degli aiutati), perchè avevamo 3
celebrazioni contemporanee tra funerali, e messe. Noi sacerdoti siamo i primi a
essere rammaricati che questo nostro calo numerico venga a costringerci anche a
una riduzione del numero delle celebrazioni...ma questo ci costringe anche a
pensare che la vitalità di una comunità cristiana non si basa solo sul numero
delle messe CELEBRATE (non ascoltate), ma anche sul protagonismo del laicato.
Ci avviamo verso un tempo dove i sacerdoti saranno sempre meno e dove dovremo
ripensare la presenza cristiana a Fiorenzuola...Un invito che mi sento di fare
alla signora Schiavi Lorella, che penso di non conoscere (ma chi mi conosce sa
che la mia memoria fa brutti scherzi, nonostante l'età, e sono poco
fisionomista) di venire in parrocchia per un confronto sulla questione. Invito
poi tutti coloro che avessero interessi, o questioni circa la parrocchia a
venire direttamente in parrocchia e saremo ben lieti di condividere le
decisioni. Confesso lo stupore che ho avuto nel vedere che questa domanda
veniva posta su questo gruppo, quando forse il luogo più sensato e affidabile a
cui domandare era proprio chi ha originato la decisione della sospensione della
messa, ovvero la parrocchia. Ci sono domande che non si sa a chi porre e quindi
questo bel gruppo ci può aiutare...per quelle che riguardano la vita della
parrocchia, penso che tutti sappiano dove possono venirle a porre...vi
aspettiamo...SCUSATE LA LUNGAGGINE, MA AIME', è UN VIZIO DELLA CATEGORIA...
uPICCOLISSIMI
a cura di Alberto Immacolati
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novembre da lunedì a sabato 8:30-12 e 15:30-19
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Questo particolare “negozio” (aperto solo da maggio a
novembre) si chiama Campo dei frutti e si trova in località Borghetto, alle
porte di Piacenza. Stiamo parlando di un frutteto di 80.000 metri quadri con
più di 3.000 alberi di 150 diverse varietà. La formula è semplice: si assaggia
la frutta che è possibile trovare nel frutteto, la si raccoglie direttamente
dalle piante secondo il proprio gusto e le necessità, quanto preso viene pesato
pagando il corrispettivo. Chi acquista qui ha così il beneficio di poter
selezionare personalmente i frutti uno ad uno, maturi al punto che preferisce,
conoscendo esattamente la loro provenienza. “Ci occupiamo di tutto tranne la
raccolta” è lo slogan di Campo dei frutti. In realtà per agevolare chi è più di
fretta sono spesso anche disponibili confezioni già pronte e, accordandosi con
i gestori, è possibile acquistare anche fuori dai normali orali di apertura.
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Tutti i martedì mattina, in via Longobarda
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Tutti i sabati, in piazza Roma
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La mattina del sabato in via Garibaldi
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Cremona (CR)
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Via Grado, 11
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Cremona (CR)
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+39 327 2544520
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dei Filergiti, 5
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Bramante, 7
47843
Rimini
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0541 788260
www.bioscafe.it
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47838
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0541 607360
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368/7091343 - 349/6723515
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Francesca da Rimini
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Tel. 340 3106832
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Tel.:
0523 167 1221
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Lun-Gio: 10:30-16:30 Ven-Sab: 10:30-14:30 e 17:00-1:00
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T 0464 505278
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PIACENZA
Azienda agrituristica
Casa dei Merli
ref.
Emanuele Silva
località
Costa Nicrosi 234
Travazzano
di Carpaneto, Piacenza
tel
0523-850269
e-mail:
silvafmem@libero.it
Per raggiungere Casa dei Merli:
Da Piacenza dirigersi verso Castell'Arquato, a Ciriano
svoltare per Travazzano, qui seguire le indicazioni Costa Nicrosi, percorsi 3
km si incontra la Casa dei Merli.
Da Fiorenzuola, dirigersi verso Carpaneto, a Ciriano seguire
l'indicazione per Travazzano, poi come sopra.
L'azienda casa dei merli è situata sulle prime colline della zona di Carpaneto, offre itinerari suggestivi per passeggiate a piedi, in mountain bike o a cavallo: nelle vicinanze, il borgo medioevale di Castell'Arquato, l'antico centro di Velleja Romana, la riserva paleontologica del Piacenziano.
La nostra cucina propone ai propri ospiti primi piatti tipici piacentini, piatti vegetariani e macrobiotici, pane cotto nel forno a legna, vino dell'azienda Casa dei Merli, preparati in buona parte con i prodotti biologici dell'azienda ed altri prodotti tipici della zona.
Inoltre disponiamo di due camere indipendenti
per complessivi sei posti letto.
L'Azienda Casa dei Merli fa parte dell'Associazione Fattorie per tutti, associazione per la didattica rurale. In questo ambito presso la Casa dei Merli, si svolgono giornate didattiche con la partecipazione di esperti qualificati per l'approfondimento di vari argomenti:
- il metodo di coltivazione biologica in orticoltura, frutticoltura e viticoltura
- la potatura e la cura del vigneto
- la preparazione del pane con metodo tradizionale
- la coltivazione dell'olivo nelle nostre zone collinari.
CONCORSI E SELEZIONI
CONCORSI A CREMONA E
PROVINCIA
N. 1 – Neolaureato in Ingegneria informatica per Progetti di
ricerca e
sviluppo software per la lavorazione della lamiera e la robotica – Rif.
01/Innovation Job Meeting
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N. 2 – Neolaureati in Ingegneria informatica o lauree affini per Sviluppo
software - Rif. 02/Innovation Job Meeting
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N. 12 – Laureati per Gestione e sviluppo di prodotti innovativi - Rif.
03/Innovation Job Meeting
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http://www.cvqui.it/annunci/12-laureati-gestione-e-sviluppo-di-prodotti-innovativi-rif-03innovation-job-meeting
N. 2 – Neolaureati ambito tecnico/scientifico per Progettazione e sviluppo
software - Rif. 04/Innovation Job Meeting
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N. 2– Neolaureati in Ingegneria informatica - Rif. 05/Innovation Job
Meeting
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sviluppo software per la lavorazione della lamiera e la robotica – Rif.
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software - Rif. 02/Innovation Job Meeting
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N. 12 – Laureati per Gestione e sviluppo di prodotti innovativi - Rif.
03/Innovation Job Meeting
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N. 2 – Neolaureati ambito tecnico/scientifico per Progettazione e sviluppo
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CONCORSI FUORI PROVINCIA
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ricerca e
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N. 12 – Laureati per Gestione e sviluppo di prodotti innovativi - Rif.
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N. 2– Neolaureati in Ingegneria informatica - Rif. 05/Innovation Job
Meeting
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OFFERTE DI LAVORO
N. 1 – SERVICE DESK ACCOUNT
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Scadenza annuncio: 7 Ottobre 2015
N. 1 - BG - OPERAIO ALIMENTARE LINEE CONFEZIONAMENTO
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 - IMPIEGATO ADDETTO ALLE TECNICHE DI PRODUZIONE
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 - PROMOTER
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 – AMMINISTRAZIONE/SEGRETERIA
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 - BG - OPERAIO MACCHINE PIEGATRICI
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Scadenza annuncio: 9 Ottobre 2015
N. 1 - BG – PLANT MANAGER
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Scadenza annuncio: 9 Ottobre 2015
N. 50 – OPERAI TURNISTI METALMECCANICI
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015
N. 1 – BG - TIROCINIO BACK OFFICE
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015
N. 1 – BG - MANUTENTORE ELETTROMECCANICO
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015
N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO AMMINISTRATIVO CON CONOSCENZE TECNICHE DI BASE
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Scadenza annuncio: 14 Ottobre 2015
N. 1 – BEAUTY CONSULTANT
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Scadenza annuncio: 17 Ottobre 2015
N. 1 – ADDETTO/A BAR E CUCINA
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Scadenza annuncio: 17 Ottobre 2015
N. 1 – CHIMICO
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Scadenza annuncio: 18 Ottobre 2015
N. 1 – OPERAIO ADDETTO ALLA COLATA
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Scadenza annuncio: 22 Ottobre 2015
N. 1 – ADDETTO/A CONTROLLO DI GESTIONE
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Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO PACKAGING
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http://www.cvqui.it/annunci/impiegato-packaging
Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO TECNICO
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http://www.cvqui.it/annunci/impiegato-tecnico-1
Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – PROGRAMMATORE PLC SCADA
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Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO TECNICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – ALESATORE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – TORNITORE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – INGEGNERE ELETTROTECNICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – MONTATORE MECCANICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – CUSTOMER SERVICE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO CONTABILE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 2 – TECNICI DI LABORATORIO SENIOR
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – AUTISTA PATENTE C, CQC E CARTA TACHIGRAFICA
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – COMMERCIALE
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Scadenza annuncio: 28/10/2015
N. 20 – PROMOTER CREMONA
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Scadenza annuncio: 28/10/2015
N. 1 – EDUCATORE PROFESSIONALE con laurea di Educatore professionale
INDIRIZZO SANITARIO – Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Scadenza annuncio: 28/10/2015
N. 3 – OPERAI GENERICI METALMECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 2 – MANUTENTORI MECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 2 – MANUTENTORI ELETTRICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – INGEGNERE INFORMATICO
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – TIROCINANTE INGEGNERE GESTIONALE – ANALISI TEMPI E METODI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – ELETTRICISTA ESPERTO
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – TIROCINIO FORMATIVO TECNICO SICUREZZA SUL LAVORO
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 2 – MANUTENTORI MECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 2 – HOSTESS
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO TECNICO
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Scadenza annuncio: 02/11/2015
N. 1 – NEO LAUREATO IN AMBITO AMMINISTRATIVO E CONTABILE
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Scadenza annuncio: 02/11/2015
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Scadenza annuncio: 7 Ottobre 2015
N. 1 - BG - OPERAIO ALIMENTARE LINEE CONFEZIONAMENTO
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 - IMPIEGATO ADDETTO ALLE TECNICHE DI PRODUZIONE
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 - PROMOTER
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 – AMMINISTRAZIONE/SEGRETERIA
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Scadenza annuncio: 8 Ottobre 2015
N. 1 - BG - OPERAIO MACCHINE PIEGATRICI
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Scadenza annuncio: 9 Ottobre 2015
N. 1 - BG – PLANT MANAGER
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Scadenza annuncio: 9 Ottobre 2015
N. 50 – OPERAI TURNISTI METALMECCANICI
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015
N. 1 – BG - TIROCINIO BACK OFFICE
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015
N. 1 – BG - MANUTENTORE ELETTROMECCANICO
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Scadenza annuncio: 11 Ottobre 2015
N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO AMMINISTRATIVO CON CONOSCENZE TECNICHE DI BASE
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Scadenza annuncio: 14 Ottobre 2015
N. 1 – BEAUTY CONSULTANT
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Scadenza annuncio: 17 Ottobre 2015
N. 1 – ADDETTO/A BAR E CUCINA
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Scadenza annuncio: 17 Ottobre 2015
N. 1 – CHIMICO
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Scadenza annuncio: 18 Ottobre 2015
N. 1 – OPERAIO ADDETTO ALLA COLATA
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Scadenza annuncio: 22 Ottobre 2015
N. 1 – ADDETTO/A CONTROLLO DI GESTIONE
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Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO PACKAGING
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Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO TECNICO
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Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – PROGRAMMATORE PLC SCADA
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Scadenza annuncio: 23/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO TECNICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – ALESATORE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – TORNITORE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – INGEGNERE ELETTROTECNICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – MONTATORE MECCANICO
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – CUSTOMER SERVICE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO CONTABILE
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 2 – TECNICI DI LABORATORIO SENIOR
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – AUTISTA PATENTE C, CQC E CARTA TACHIGRAFICA
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Scadenza annuncio: 24/10/2015
N. 1 – COMMERCIALE
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Scadenza annuncio: 28/10/2015
N. 20 – PROMOTER CREMONA
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Scadenza annuncio: 28/10/2015
N. 1 – EDUCATORE PROFESSIONALE con laurea di Educatore professionale
INDIRIZZO SANITARIO – Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Scadenza annuncio: 28/10/2015
N. 3 – OPERAI GENERICI METALMECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 2 – MANUTENTORI MECCANICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 2 – MANUTENTORI ELETTRICI
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – INGEGNERE INFORMATICO
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N. 1 – TIROCINANTE INGEGNERE GESTIONALE – ANALISI TEMPI E METODI
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N. 1 – ELETTRICISTA ESPERTO
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N. 1 – TIROCINIO FORMATIVO TECNICO SICUREZZA SUL LAVORO
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N. 2 – MANUTENTORI MECCANICI
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N. 2 – HOSTESS
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Scadenza annuncio: 29/10/2015
N. 1 – IMPIEGATO UFFICIO TECNICO
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Scadenza annuncio: 02/11/2015
N. 1 – NEO LAUREATO IN AMBITO AMMINISTRATIVO E CONTABILE
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Scadenza annuncio: 02/11/2015
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