venerdì 23 dicembre 2016
giovedì 22 dicembre 2016
giovedì 24 marzo 2016
settimanale N. 176, 24
marzo 2016
diretto da Paolo Mario Buttiglieri
Redazione: Fiorenzuola d'Arda (PC), 347.2983592 - trentomilano@gmail.com
SENZA
PUBBLICITA’ A PAGAMENTO REALIZZATO GRAZIE AL LAVORO GRATUITO DI TUTTA LA
REDAZIONE
|
o sei dalla parte
del problema
o sei dalla parte
della soluzione
PROGRAMMA DI APRILE 2016
INCONTRI, LETTURE E E CONVERSAZIONI
A
CURA DEL GRUPPO DI LETTURA E CONVERSAZIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI
FIORENZUOLA
PRESSO LA SALA DEL BAR DELL’OSPEDALE DI
FIORENZUOLA
Tutte le iniziative sono gratuite e
aperte a tutti
Martedì
ORE 20.30
5 – CONVERSAZIONI A TEMA: SOLDI E SESSO a cura di Paolo Mario
Buttiglieri
12– CONVERSAZIONI A TEMA: AMORE E INNAMORAMENTO a cura di Paolo
Mario Buttiglieri
19 – CONVERSAZIONI A TEMA: COME CI RAPPORTIAMO CON NOI STESSI E CON
GLI ALTRI a cura di Paolo Mario Buttiglieri
26 – READING DI POESIE E
RACCONTI INEDITI: vieni a leggere i tuoi scritti J
SABATO
ORE 16
2 –
corso di scacchi per principianti e CONVERSAZIONI A TEMA: LENTI OFTALMICHE E A CONTATTO a cura di
Giuseppe
9 –
corso di scacchi per principianti e CONVERSAZIONI A TEMA: COME RICONOSCERE GLI
ALBERI a cura di Giuseppe
16 – corso
di scacchi per principianti e CONVERSAZIONI A TEMA: DIFFERENZA TRA
RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E RESTAURO CONSERVATIVO E SCIENTIFICO a cura di
Alfonso Setti
piccoli annunci
PICCOLISSIMI
a
cura di Alberto Immacolati
calabria
Il Salotto Alchemico - Il Mondo Di
Maria Luisa
A Villa san Giovanni (RC) Info
3887552775
Cari amici ed amiche,
in questa era dove non abbiamo più tempo per noi, ho voluto creare una
piccola oasi, un rifugio lontano dal rumore
della vita caotica...
Vi invito a partecipare ad una serie di incontri settimanali, nati dal
desiderio di donare un momento di benessere e
di permetterci il lusso di poterci dedicare poche ore in estrema
leggerezza...gli argomenti trattati saranno sempre rivolti al benessere fisico
e
spirituale: massaggi vari di 15 min per ognuno di voi, ogni settimana
tratterò una zona del vostro corpo includendo anche trattamenti reiki,
lettura dei tartocchi, vi sarà offerto thè e biscotti e ovviamente, a
vostra disposizione la mia raccolta di veri libri, dove poter sbirciare anche
qualche mio appunto o pensiero...
Ogni incontro sarà un'occasione per staccare un pò la spina, per
condividere esperienze, dispensare consigli, di allargare il giro di conoscenze
e di
allacciare nuove amicizie.
Non avrei voluto dare un tempo a questi incontri per lasciare il tempo
libero di fluire ma mi rendo conto degli impegni di ognuno di noi, quindi direi
di iniziare alle ore 17.00 per finire alle 20...ma se qualcuno vorrà
trattenersi oltre, ne sarò ben felice.
il costo di 10 euro è volutamente contenuto per poter dare occasione a
tutti di "spendere" anche per noi stessi.
Vi aspetto...nel "Mondo di Luisa" vi accoglierò con il mio
sempre grande entusiasmo
trentino
Corale S. Elena di Cadine e gruppo di
lettura ChiAmaLeParole
In occasione delle
aperture F.A.I. di Primavera , (19 e 20 marzo) un'intenso e ricco fine
settimana si è svolto a Terlago. la Presidente
della sezione di Trento ,signora Luciana De Pretis, e i volontari si
sono susseguiti in un andirivieni di visite guidate ai meravigliosi palazzi ,
chiese e al castello che in questa occasione erano aperti al pubblico. Il tutto
è stato coronato nella giornata di sabato 19 marzo, dall' esibizione della
Corale S. Elena di Cadine, diretta con abilità e destrezza dalla Maestra
Antonella Dal Bosco. Di seguito il gruppo culturale ChiAmaLeParole ha declamato
un testo di Alda Merini " Il volume del canto", come introduzione al
concerto e con la lettura in italiano di alcuni pezzi cantati dalla Corale, in lingua
inglese e francese.E' stato tradotto il mottetto "If ye love me" di
Thomas Tallis, grande musicista inglese del XVI secolo: "Se mi
amate,tenete (conservate) i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, e Lui vi
darà un' altro Consolatore che possa abitare con voi per sempre, proprio lo
spiritò di verità."
Altro apprezzato
pezzo,richiesto dal pubblico come bis,
Imagine di J. Lennon con voce solista
della giovane corista Elisa Zuccatti,e con il gruppo ChiAmaLeParole che
si alternava tra pulpito ed aula ecclesiale recitando in italiano questa
canzone "simbolo".
Un emozionante
conclusione con il "Notre Pere " di M. Douruflè, che ci ha trovati
raccolti assieme ,davanti al pubblico entusiasta.
Tutto questo in un
contesto di grande valore architettonico come la chiesa di S. Andrea a Terlago.
Cappella
antichissima la cui prima notizia risale all'anno 1205, la chiesa era
riconosciuta in passato per la particolare devozione alla Madonna delle Grazie,
la cui immagine lignea del tardo XV secolo è conservata in una nicchia dietro all'altare maggiore: la madonna col
Bambino (restaurata nel 1991) è al centro di un articolato gruppo scultoreo che
risulta essere di esecuzione posteriore. Per alcuni secoli, all'incirca fino al
termine del settecento, la Madonna di Terlago fu di richiamo per i pellegrini
provenienti da tutto il Trentino, con il conseguente sviluppo della Chiesa in
vero e proprio Santuario della Diocesi.
Grazie a tutti e
Buona Primavera dalla corale S. Elena di Cadine e dal gruppo di lettura
ChiAmaLeParole.
LA BACHECA
Gruppi facebook amministrati da paolo
mario buttiglieri
caffè letterario
baratto di beni e servizi
poesia contemporanea
E' un gruppo che ho creato per dare spazio ad
autori di poesie e racconti brevi.
MINICORSI INDIVIDUALI GRATUITI
DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
presso la biblioteca comunale di Fiorenzuola (PC)
INFO 347.2983592
Per
·
Scrivere
·
Cercare informazioni su
internet,
·
Dialogare con persone di tutto
il mondo
·
Inviare e ricevere posta
elettronica
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Usare facebook
Adatti a tutti anche a chi non sa come si accende
il computer
editoriale
IL TRENO, LA SIGARETTA E
GLI......
di
paolo mario buttiglieri
In treno ero
stanco, il caldo della stagione era eccessivo, così mi addormentai. E nel sonno
mi vedevo vagare lungo il vagone lanciando occhiate agli occupanti negli
scompartimenti, finchè ritornato al mio posto, vidi il controllore bussare allo
sportello per farlo scorrere; in quell'istante aprii gli occhi dal mio sogno e
vidi il controllore che entrava per chiedermi il biglietto. Dopo che se ne fu
andato mi alzai mi alzai e girai il mio vagone guardando le facce dei
passeggeri. Erano le stesse che avevo visto nel sonno. In quell'istante
compresi l'autonomia della mente dal corpo. E quello fu solo un attimo. Dopo
non mi accadde più.
Accesi la
sigaretta e in quell'attimo avertii un forte calore ai piedi, quasi una
scottatura; poi espirai e sentii il calore diffondersi dai piedi lungo tutto il
corpo. Alla seconda boccata la sigaretta divenne gelida, mentre mi venne un
forte prurito al naso. Mi grattai il naso e mi sembrò di grattare della carta,
ci fu una lacerazione e mi ritrovai in mano una manciata di tabacco. Impaurito
corsi a guardarmi allo specchio e vi vidi due nere stecche di liquerizia su
sfondo bianco. Mi guardai di fianco e di dietro. Non c'era altro che una
bambina che mi chiamava papà.
Le escalation
degli incidenti automobilistici è spaventoso. Ieri a Parma 500 persone sono
state investite, di cui 30 sono morte, 137 mutilate orrendamente in più arti ed
il resto ha riportato contusioni varie. Attraversando la città mi sono
macchiato le scarpe di sangue. Ieri Laura ha perfino schiacciato un occhio schizzandosi
i pantaloni bianchi. A me fa un pò impressione girare per le strade, non passa
giorno che non veda 2 o 3 persone orrendamente morire e altre mutilarsi. Vorrei
cambiare città, ma c'è qualcosa che mi trattiene. Conto i giorni 10 volte al
giorno e qualcosa mi spaventa. La notte mi terrorizza. Sono tre notti che non
dormo. (paolo mario buttiglieri )
eventi
Piacenza DOMENICA 3 APRILE h 17.00
Un
incontro dedicato ALL'ALIMENTAZIONE SANA E NATURALE IN GRAVIDANZA E NELLO
SVEZZAMENTO presentato dalla Dottoressa LUCIANA BARONI con il suo nuovo libro
"Il piatto Veg Mamy"!
Condurrà l'incontro la Dottoressa LAURA GARNERONE, biologa nutrizionista, specialista in scienze dell'Alimentazione ed esperta in Medicina Naturale.
Posti limitati, contributo spese dell'incontro 5 euro,
per iscrizioni prenotarsi al linkhttp://www.eventbrite.com/e/lalimentazione-sana-e-naturale-…
oppure recarsi presso NATURONE, viale dante 39 (PC)
per info: associazionevegjoy@gmail.com
Condurrà l'incontro la Dottoressa LAURA GARNERONE, biologa nutrizionista, specialista in scienze dell'Alimentazione ed esperta in Medicina Naturale.
Posti limitati, contributo spese dell'incontro 5 euro,
per iscrizioni prenotarsi al linkhttp://www.eventbrite.com/e/lalimentazione-sana-e-naturale-…
oppure recarsi presso NATURONE, viale dante 39 (PC)
per info: associazionevegjoy@gmail.com
CREMONA 10 APRILE - 28 MAGGIO
MICROFESTIVAL di TEATRO e MUSICA
ANTICA
Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio
Cascina Cambonino
Per informazioni:
Museo della Civiltà Contadina
‘Il Cambonino Vecchio' - tel. 0372 560025
Viale Cambonino, 22 - Cremona
Tabiano domenica 27 marzo 2016
"ESPOSIZIONE
DEI MAESTRI DI INGEGNO E HOBBISTI "
dalle 9.00 alle 19.00 - Parco
Porcellini, in caso di maltempo Piazza Verdi
Chiarissima 2016
FESTIVAL DEL BEN-ESSERE E DELLA
VITALITA'
Anche nel 2016 ritorna CHIARISSIMA,
il Festival dedicato al benessere psicofisico, al vivere naturale e a ciò che
rende migliore il rapporto con noi stessi, il mondo e gli altri.
La VII EDIZIONE, intitolata “CON SÈ,
CON GLI ALTRI”, si svolgerà a Chiari (Brescia) nelle date 13-14-15 maggio e
presterà speciale attenzione ai temi dell'ACCOGLIENZA e della CONDIVISIONE.
La location sarà come sempre VILLA
MAZZOTTI con il suo immenso parco.
1 PIANO INTERAMENTE DEDICATO A
CENTRI, SCUOLE, ASSOCIAZIONI E OPERATORI DEL MONDO OLISTICO
130 ESPOSITORI presenti tra MERCATO
INTERNO ed ESTERNO
3 SALE CONFERENZE
1 SALA MEDITAZIONE
1 AREA FOOD con cucina bio-vegan
selezionata
1 SPAZIO ATTREZZATO PER FREE CLASS E
WORKSHOP
1 LABORATORIO DEL RICICLO
E poi CONCERTI, SPETTACOLI,
PRESENTAZIONI DI LIBRI, CONFERENZE, TAVOLE ROTONDE e MOSTRE per un palinsesto
che conta circa 100 EVENTI completamente LIBERI E GRATUITI.
Con una sezione speciale denominata
“CHIARISSIMA PER IL SOCIALE” si rifletterà di welfare di comunità, di
solidarietà, del rapporto tra scuola e benessere.
All'interno del percorso di
“CHIARISSIMA GREEN” non mancheranno espositori e incontri riguardanti il tema
dell'economia sostenibile.
Manca pochissimo alla definizione del
programma in elaborazione.
Per essere sempre aggiornato tieni
d'occhio il sito www.chiarissima.com e la pagina Facebook Festival Chiarissima.
UTOPIE
Imprenditoria e valorizzazione
del paesaggio italiano
Convinti che la loro
funzione non si esaurisse col
conseguimento di un profitto,
alcuni grandi imprenditori si
sono distinti in questi anni per la
cura e l’attenzione dedicata alla
manutenzione e al restauro del
paesaggio italiano.
La Fondazione Franco Maria
Ricci ha invitato alcuni di questi
personaggi a raccontare le loro
esperienze, i progetti,
i sogni, le difficoltà cui sono
andati incontro, mossi da un
sentimento di responsabilità verso
i luoghi, verso le persone, verso
una bellezza e un’armonia
ereditate dai secoli.
Tutti gli incontri, a partecipazione
gratuita, avranno inizio alle
ore 18.30
Calendario degli incontri
Giovedì
24 Marzo
Brunello
Cucinelli
Il
restauro di Solomeo (Perugia)
Mercoledì
30 Marzo
Oscar
Farinetti
Eataly
e il recupero della tenuta
di
Fontanafredda (Alba)
Venerdì
8 Aprile
Laura
Zegna
L’Oasi
Zegna (Biella)
Giovedì
14 Aprile
Pier
Carlo Bontempi,
Il
Labirinto della Masone (Parma)
Venerdì
22 Aprile
Davide
Bollati
Davines
e la casa della
bellezza
sostenibile a Parma
Labirinto
della Masone
Strada
Masone 121
Fontanellato
(PR)
Tel.
0521/827081
riflessione
L'IDENTITA' OMOSESSUALE
di Osho
Caro Bhagwan, oggi
hai parlato dell'omosessualità e ci hai fatto ridere tutti all'idea che gli
uomini
camminino mano
nella mano per la strada chiamandosi a vicenda ‘tesoro’. Ridere è bello, lo
ammetto, ma
qualche volta c'è un filo d'ironia. Come gay, in quel momento mi sono sentito
sminuito. Vorresti
per favore dirci in che modo i gay o i neri o gli ebrei o tutte le altre
minoranze
possano accogliere
e accettare queste risate?
Pradipam, non sei
il solo gay presente. Vi sono molti gay e molte lesbiche. Questo è un mondo in
miniatura in
questo posto, ho tutti i tipi di persone; il mio giardino contiene tutti i tipi
di fioritura,
tutti i tipi di
piante. Non è tanto un giardino, quanto una giungla. Ed io accetto tutti:
piante selvagge,
ogni rarità. Tutti
sono i benvenuti.
Perché solo tu ti
sei sentito infastidito? In questo posto ci sono gay molto famosi. E io non
sapevo,
Pradipam, che tu
fossi uno di loro. Perché ti sei sentito infastidito? Perché nessun altro se
l'è presa?
Hanno imparato ad
accettare: questa infatti è l'essenza del mio insegnamento. Accettati, chiunque
tu
sia. Senza condanna,
senza giudizio, senza critiche. Sei un gay, che importa? Gioiscine! Dio ti ha
creato così. È il
suo modo di esprimersi attraverso di te. E ci sono stati grandi gay – da
Socrate in
poi.
Se osservi la
lunga storia dei gay, rimarrai sorpreso: sono una compagnia migliore degli
eterosessuali.
Infatti grandi poeti di talento, pittori, musicisti, artisti – tutti hanno
avuto una
tendenza
all'omosessualità. Questo significa qualcosa, qualcosa che deve essere compreso
– perché
artisti, pittori e
poeti? Perché sono persone che hanno inventiva – non son mai soddisfatti, non
si
accontentano mai
delle cose così come sono; cercano di scoprirne delle nuove.
L'eterosessualità
è un fenomeno naturale; è un semplice dato di fatto. Le persone che hanno
inventiva cercano
di scoprire nuovi modi di rapportarsi; hanno immaginazione. Innamorarsi sempre
di un uomo o di
una donna, a loro sembra una routine. Vorrebbero tentare esperimenti nuovi. E
queste persone
hanno inventato l'omosessualità. Sono degli inventori.
Altri sono andati
ancora più avanti: sono diventati bisessuali. Ora il bisessuale penserà che il
gay è
un po' retrogrado.
Il bisessuale è più fluido – si può adattare ad un uomo, e si può adattare ad
una
donna. Ha più
possibilità di fare all'amore. Non sarà mai affamato; potrà sempre trovare
un'amante,
qualcuno da amare.
In profondità,
dentro di te, devi sentirti in qualche modo colpevole; ecco perché ti sei
sentito offeso.
Altrimenti avresti
riso e ti saresti goduto la barzelletta. E, in realtà, non sono io il responsabile
di
quelle parole –
prova ad indovinare chi è responsabile ... Non credo ci riuscirai. Il Papa!
Il Papa andò in
viaggio in Terrasanta. L'ultimo giorno salì sul Monte Calvario e recitò le sue
preghiere. Poi
scese dalla collina, con passo solenne, vestito con i paramenti delle grandi
occasioni,
facendo dondolare
un piccolo turibolo d'argento intarsiato.
Un gay, che da un
po' di tempo lo guardava da lontano, gli si avvicinò, e tirandogli molto
gentilmente la
tunica, gli disse: «Tesoro, la tua borsetta è in fiamme!».
Il Papa mi ha dato
lo spunto! Ma, Pradipam, per favore, non offenderti: io non sono contro
nessuno.
Neri, ebrei e
omosessuali, non sono contro nessuno. Tutto il mio messaggio è di accettazione
totale.
Purtroppo non sono
io che invento queste barzellette: sono i miei sannyasin che continuano a
mandarmele. Per
cui, se tu hai barzellette contro gli eterosessuali, per favore mandamele.
Qualsiasi
barzelletta
ricevo, io la uso.
A volte le donne
mi scrivono dicendo: «Le tue barzellette sono sempre contro le donne». Cosa
posso farci?
Mandatemi delle barzellette contro gli uomini! Non ho interesse ad inventare
barzellette, ma le
persone continuano a mandarmene. Mandami qualsiasi tipo di barzelletta e io la
userò.
Ma questo senso di
colpa, non va bene. In profondità hai la sensazione di fare qualcosa di
sbagliato,
ecco perché ti
offendi. Dentro di te c'è una ferita; puoi tentare di coprirla, ma esiste! E se
tu mi
comprendi, scopri
la ferita. Solo se la scopri potrà essere guarita. Lascia che il sole e il vento
la
curino. Portala
alla luce!
Va perfettamente
bene, qualunque cosa tu sia. Non deve riguardare nessuno. Se due uomini sono
felici insieme,
nessuno deve interferire. Né la legge, né il governo, né la religione, né la
chiesa
devono metterci le
mani. Se entrambi sono felici, è una loro scelta personale. Noi vogliamo che il
mondo sia felice;
e queste due persone stanno contribuendo con la loro felice unione alla
felicità del
mondo!
Se due donne sono
contente stando insieme, il mondo è più felice, è migliore. Non fatele sentire
colpevoli senza
motivo. Ma il senso di colpa persiste, e questo perché nei secoli
l'omosessualità è
stata considerata
un peccato, per secoli la si è considerata uno dei peccati più grandi.
Sarai sorpreso di
sapere che in alcuni stati americani, solo cent'anni fa l'omosessualità veniva
punita
con la condanna a
morte. E vi sono stati paesi in cui coloro che erano sorpresi ad avere una
relazione
omosessuale venivano decapitati.
In passato
l'umanità è stata molto stupida. E tutti noi portiamo dietro questi
condizionamenti, sono
raccolti
nell'inconscio collettivo.
Un ventriloquo –
forse era Sarvesh – stava girando in macchina in aperta campagna, quando vide
una grandissima
fattoria.
Chiese di
visitarla, e lo accontentarono.
Quando gli venne mostrata
la stalla, il ventriloquo pensò di divertirsi un po'. E si mise a far parlare
uno dei cavalli.
L'uomo che lo
accompagnava, con gli occhi spalancati per il terrore, si precipitò fuori e
corse dal
fattore gridando:
«Sam, questi animali parlano! E se quella pecorella dice qualcosa su di me, è
una
maledetta bugia!».
Ecco come viene a galla il senso di colpa. Non puoi nasconderlo, trova sempre
il
modo di
manifestarsi.
Sei tu che
condanni la tua omosessualità: da qui nasce il problema. Altrimenti, avresti
riso, ti saresti
goduto la mia
barzelletta. E se un uomo non riesce a ridere di se stesso, non conosce
veramente la
risata, né la sua
bellezza. Ridere degli altri è molto semplice, è violento, è crudele. Ridere di
se
stessi ha qualcosa
di spirituale. Ma noi continuiamo a nasconderei dietro belle razionalizzazioni.
Ora sei convinto
che la minoranza omosessuale è stata offesa. Dovresti sapere che non sono né un
eterosessuale, né
un omosessuale, né un bisessuale; perciò non posso essere contro questo, né in
favore di
quell'altro. Non appartengo più al mondo del sesso. Il sesso non ha più
significato per me,
ecco perché posso
accettare tutti voi.
I vostri
cosiddetti santi non riescono ad accettarvi totalmente, perché appartengono
tutti al mondo
del sesso; loro
stessi sono ancora degli esseri sessuali: repressi, ossessionati, sempre
contrari a
qualcosa; ma
essere contrari a qualcosa, significa esserne ancora ossessionati. Io non sono
né a
favore, né contro;
non parteggio né per questo, né per quello. Per me non ha affatto importanza!
Sono semplicemente
giochi che la gente ama fare: è divertente, ecco tutto. Non c'è niente di serio
in
tutto questo. E
qualcosa di infantile. Eterosessuale, omosessuale, bisessuale, tutto questo è
infantile.
Un giorno, io
spero, crescerete e trascenderete tutte queste cose. Allora accadrà un fenomeno
totalmente
diverso: in Oriente è chiamato 'brahmacharya'. L'Occidente non ha un termine
equivalente,
perché in Occidente la consapevolezza non ha mai raggiunto una vetta simile. La
parola 'castità',
è una ben povera traduzione, con molte connotazioni negative.
Castità significa
semplicemente non essere coinvolto nel sesso; è un termine negativo. La persona
casta può non
essere andata al di là del sesso, ma averlo represso soltanto. Brahmacharya
significa
semplicemente:
vivere come un Dio. Questo è il significato letterale. Cosa significa vivere
come un
Dio? Vuol dire che
il sesso è semplicemente scomparso: il fumo non circonda più la fiamma del tuo
essere; la fiamma
del tuo essere è senza fumo. E quando il sesso è completamente scomparso,
l'intera energia
contenuta nella sessualità viene espressa nell'amore, nella compassione.
Ma sentendoti
offeso, ti sei esposto. Da una parte, questo è stato un bene. Non sentirti più
colpevole. Ed è sempre
bene esporsi in una completa nudità. Non aver paura, perché questo è il solo
modo per conoscere
se stessi: esporsi.
Si racconta una
storia: Siegmund Freud e Carl Jung viaggiavano un giorno su un treno, e durante
il
viaggio Jung
cominciò ad analizzare Freud, scrutando sempre più profondamente nella psiche
dell'amico, nel
tentativo di scoprire l'origine della sua nevrosi. Freud continuava a
mantenersi sulle
generali, ma alla
fine Jung giunse a sfiorare la vera essenza di Freud, e chiese con impazienza
all'amico di
rivelargli il suo animo più profondo, il suo vero, reale sé.
«Non posso», si
rifiutò Freud, «farlo, equivarrebbe a rinunciare alla mia autorità».
Al che Jung tornò
a sedere e sospirò: «In questo caso, l'hai già persa».
Un vero uomo è sempre
pronto ad esporsi fino all'essenza più intima del suo essere, perché non ha
paura. Freud
diceva: «Non posso esporre il mio sé reale, perché equivarrebbe a rinunciare
alla mia
autorità». In
pratica stava dicendo che aveva uno pseudo sé, un falso sé intorno al suo
essere. Se lo
portò dietro per
tutta la vita – sebbene fosse il fondatore della psicanalisi, non fu mai
psicanalizzato.
Molte volte i suoi
discepoli lo avvicinavano proponendogli: «Ti potremmo psicanalizzare». Ma egli
si rifiutò sempre,
aveva paura.
Questa storia è
molto simbolica: Freud aveva paura di esporre se stesso per ciò che era. E la
paura
era di perdere la
sua autorità. Ma un uomo veramente autorevole, non ha mai paura di perdere
l'autorità. Non
può perderla. Non c'è modo di perderla. E questa è la differenza fra un uomo
autorevole ed un
uomo autoritario. L'uomo autoritario non ha una vera autorità; è un simulatore.
L'uomo di autorità
si può esporre totalmente, perché la sua autorità non è qualcosa di esteriore:
è la
sua natura più intima;
la sua esperienza, la sua autenticità.
Jung fece bene
quando, rimettendosi a sedere, disse: «In questo caso, l'hai già persa».
Si dice che da
quella volta, qualcosa cominciò ad incrinarsi fra: Freud e Jung, qualcosa che
non potè
più essere
risanata.
E non posso dire
che di questo fu responsabile solo Jung; infatti, fondamentalmente lo stesso
Freud
fu responsabile.
Freud soffriva di diversi tipi di disturbi che possiamo chiamare nevrotici.
Tuttavia
non permise mai
che lo analizzassero.
Tutto il mio lavoro
in questo posto è aiutarti ad esporre te stesso nella tua completa nudità.
Qualunque cosa tu
sia e a qualunque punto ti trovi, verrò a scovarti e a portarti alla luce. A
volte è
doloroso, è
sconvolgente; a volte ti adiri, ti offendi, ma cerca di essere paziente. Questa
è
un'operazione
chirurgica – sarà per forza dolorosa.
tratto da Philosophia Perennis, Vol 1
Che cos’è la biart? E’ l’interazione di due persone. Una disegna e
un’altra su quel disegno dipinge. Una scrive un testo e un’altra trasforma quel
testo in poesia.
Scrivetemi le vostre riflessioni su qualunque argomento ed io li
trasformerò in poesie
biart
LE TUE
PAROLE DIVENTANO POESIe
di Paolo Mario Buttiglieri
E poi arriva.
Prima
l'invisibilità:
le colleghe che ti
parlano attraverso,
le lunghe
permanenze al bar senza che nessuno venga a chiedere cosa vuoi prendere,
i disperati
tentativi di farsi ascoltare dalla commessa per sapere la taglia di un paio di
calzoni.
E piano piano,
senza quasi
accorgertene,
ti abitui ad
essere invisibile.
Ma poi ti trovi
seduta sulla poltrona della tua parrucchiera,
quella che frequenti
da innumerevoli lustri
(chi sa più cosa
significa la parola "lustri", oramai?)
e lei ti dice,
gentile come
sempre,
gentilissima,
premurosa,
premurosissima
"Ecco signora
Roffi, pieghi un pò la testa in avanti, ecco, così, BRAAAVA".
Quel BRAAAVA è la
prima volta che te lo dice;
e capisci di
essere passata dall'altra parte:
quella delle
vecchie trattate come cretine.
Anche in buona
fede,
anche con
dolcezza.
Ma da cretine.
Marilena Roffi
Riconoscere la
dignità di persona alla donna,
riconoscere la sua
esistenza
riconducendola
sempre e solo alla maternità
è un concetto
talmente riduttivo
e fuori tempo che
non merita attenzione.
Riconosco
nell'uomo la sacralità della procreazione
e gli riconosco
però anche l'importanza d'esistere
con i suoi
innumerevoli doni
per i quali sono
grata,
al di fuori della
sua paternità,
che abbia o meno
generato.
Perché da donna
non posso pretendere altrettanto?
Perché valore,
rispetto,
stima,
sono elargiti in
quanto madre
e non in quanto
essere umano
con i propri doni,
le proprie virtù
che arricchiscono di molto il mondo?
Valentina Meloni
La nipote
del diavolo
di Erica Gazzoldi
Parte
I: Fili pendenti
5.
Lui
deglutì. «Sono il fidanzato di Nilde» rispose poi, con la voce leggermente
rauca.
Uno scatto segnalò l’apertura dell’ingresso.
Mentre entrava nel piccolo chiostro e cercava le scale,
memorie confuse – tattili – si affollarono dietro la sua fronte. Memorie di
lui, bendato, che braccia robuste spingevano lungo quegli stessi percorsi – un
portoncino, un cortile, una rampa di scale.
Era
stato un sollievo sentir la voce della donna delle pulizie, anziché quella del
dottor Ario. Il responsabile dei suoi incubi.
Ho ottenuto
la tua liberazione, accettando di tornare a vivere con mio zio…
Nilde era sfuggita alla sepoltura in vita anche grazie a un
atto azzardato di Amedeo: forzare la camera mortuaria nottetempo e aiutare a
fuggire lei, che si era risvegliata. Ario non l’aveva presa bene. Aveva voluto
fargli assaggiare la prigionia in casa sua, la paura logorante inghiottita ogni
minuto, nell’attesa dell’incognito. Poi, l’aveva rilasciato, a patto che la
nipote tornasse sotto il suo tetto, a fingere una routine insieme a colui che
aveva cercato di piegarle il carattere con quel supplizio grottesco. Come poteva Nilde sopportarlo?
Amedeo
se lo domandò con ancor più forza, quando lei gli aprì l’uscio di casa sul
pianerottolo e gli tese le braccia, con un sorriso radioso. Poi, gli occhi gli
caddero sui vestiti nuovi della ragazza.
«Da
quando porti quel corsetto da vamp?» le domandò, sentendo strisciare in sé
pensieri più ameni. «Da quando la stagione è bella» rispose Nilde, con la sua
voce tersa e profonda. Lui guardò la ricca chioma castano-rossiccia giocare col
candore delle spalle. La seguì lungo i corridoi. Nilde si fermò davanti a una
porta. Fece scattare la serratura. Amedeo ammutolì.
Davanti
a lui, si era aperta una biblioteca austera, con mobili scuri e moquette. Un
busto in gesso della dea Minerva rispose al suo sguardo attonito.
«Scusa,
se ti riporto qui…» fece Nilde, con un’ombra sul volto. Lui non rispose. Non
aveva sicuramente desiderato rivedere il luogo ove il dottor Ario l’aveva
rinchiuso per giorni. «Però, è il posto dove ho passato le ore migliori della
mia adolescenza» riprese la ragazza, con un velo trasognato nelle parole.
«Desideravo lasciarne un buon ricordo anche a te».
Amedeo varcò la soglia con lei, in silenzio. Sentì la
serratura scattare di nuovo, dietro di lui, e non poté trattenere un sussulto.
Decise di calmarsi.
Quando
Nilde si volse a lui e gli sorrise di nuovo, la traccia dell’incubo gli oscurò
– per un attimo – il cuore. Poi, si lasciò cingere e scivolò nella morbidezza
del corpo di lei. Le dita di Nilde giocavano – senza bruciarlo – con le sue
ciocche ramate e il suo collo latteo. Gli occhi color nocciola del ragazzo si
accesero. Insensibilmente, la sua stretta attorno ai fianchi della giovane si
faceva più impietosa. Avvertì il bisogno, dolcissimo e prepotente, di posare il
corpo di lei sul velluto che copriva quel tavolo, in mezzo alla biblioteca. Le
carezze sul suo torso magro, attraverso la camicia scura, lo stordivano. La
bocca di lui percorse la gola tenera, scese ad accendersi sui piccoli seni
marmorei – i lacci del corsetto cedevano alle sue dita. I ricordi della prigionia
naufragarono in un lago di fuoco.
[Continua]
INFRAZIONI
AL CODICE DELLA MENTE
di Paolo Mario
Buttiglieri
seduta
mi guardi
chiudi gli occhi
e mi chiedi
che ore sono
io ti bacio
perche non lo so
(paolo mario
buttiglieri)
-
oggi siete
invitate a pranzo
portate una
bottiglia di vino amabile
il dolce ce lo
metto io
(paolo mario
buttiglieri)
-
mi hai atteso
fin da prima che
nascessi
hai ascoltato
il mio vagare al
buio
in un abisso
liquido
sperando che la
mia prima parola
nascendo
fosse ti amo
(paolo mario
buttiglieri)
-
siamo arrivati
tardi
in tempo
per perdere
l'ultimo bacio
(paolo mario
buttiglieri)
-
vuoi fotografare
la mia assenza
e per sbaglio
ritrai la mia
assenza
(paolo mario
buttiglieri)
-
l'ultimo vento
mi ha scompigliato
i pensieri
ed erano tutti
ti voglio
e ognuno aspettava
e nessuno si
muoveva
come immobilizzati
da un molo in
fiamme
(paolo mario
buttiglieri)
ci sono dei punti
su cui
dio si fece uomo
(paolo mario
buttiglieri)
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più interessanti della settimana sul web
Famosi non credenti
Famosi
atei, famosi agnostici, famosi scettici, famosi miscredenti, famosi senzadio,
famosi increduli…
C
(continua sul prossimo numero)
rassegna stampa degli articoli
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COPPIA
È innamorato davvero? Le 11 frasi per scoprirlo
ROMA – È
innamorato davvero? Le 11 frasi per scoprirlo. Ci siamo: hai trovato davvero il
partner dei tuoi sogni. Con lui ci stai bene e il tempo in sua compagnia passa
in fretta. Sei arrivato a quel punto della storia in cui pensi davvero di
provare qualcosa di forte e quando vi trovate lontani per troppo tempo stai
male. Hai paura però di rovinare tutto, l’ansia che lui non provi le stesse
emozioni per te diventa sempre più forte. C’è un modo per capire se lui è
innamorato di te? Di certo, in tema di amore non c’è una scienza esatta. È
possibile però decodificare alcuni segnali del nostro lui/lei.
Giornalettismo ha
pubblicato un articolo in cui ci sono 11 frasi che, secondo il sito, soltanto
chi è innamorato pronuncia davvero. Che sia tu a dirle o il tuo partner, state
certi: l’amore ha bussato alla porta. A noi di Ladyblitz le frasi sono sembrate
davvero carine e per questo motivo abbiamo deciso di riproporvele. Ecco dunque
le 11 frasi che pronuncia solo chi è innamorato davvero: vi ci ritrovate?
«È SPECIALE» –
Quando sei innamorato di qualcuno, cominci a pensare che la persona che ami sia
unica e non riesci nemmeno a pensare di provare sentimenti romantici per
qualcuno che non sia lui/lei.
«È PERFETTA» Chi è
veramente innamorato tende a soffermarsi solo sugli aspetti migliori della
personalità dell’amato/a, soprassedendo sui difetti (che comunque tutti hanno,
fatevene una ragione). Inoltre, uno dei sintomi principali dell’innamoramento è
quello di ricordare in ogni minimo dettaglio un evento o un episodio felice
trascorso con la persona amata, rivivendolo nella propria mente più e più
volte.
«SONO UNO
STRACCIO» – Lo sanno tutti: essere innamorati è come salire sulle montagne
russe. Provi euforia ed esaltazione, puoi sentirti pieno di energie o non
riuscire a dormire, puoi perdere l’appetito o puoi sentirti ansioso, puoi
sentire il cuore che batte più forte o le mani che ti tremano. È un po’ la
stessa cosa che succede a chi fa uso di sostanze stupefacenti e, da un punto di
vista puramente biochimico, è la stessa cosa: droga e amore agiscono sulle
stesse aree del cervello. Quindi sì, l’amore è una droga.
«QUESTE AVVERSITÀ
CI HANNO UNITO ANCORA DI PIÙ» – Attraversare un periodo difficile o vivere un
problema con la persona amata al proprio fianco intensifica l’attrazione
reciproca: se dopo aver superato un periodo buio sei pronto/a a dichiarare di
avercela fatta grazie a lui/lei allora molto probabilmente quel sentimento è
amore.
«SONO OSSESSIONATO
DA LUI» – Chi è innamorato ammette senza troppi problemi di passare gran parte
del tempo a pensare alla persona amata. Se si dovesse quantificare in un
numero, potremmo addirittura dire che di tratta dell’85% del tempo che si
trascorre svegli nel corso dell’intera giornata. Si tratta di un processo
mentale che gli psicologi chiamano “pensiero intrusivo” e non riguarda soltanto
l’innamoramento, ma anche alcuni aspetti tipici di un disturbo
ossessivo-compulsivo. Quindi l’amore, oltre essere una “droga” è anche una
“malattia”.
«VORREI CHE
POTESSIMO STARE SEMPRE INSIEME» – Quando sei innamorato diventi in qualche modo
dipendente dall’altra persona. Attenzione però a non perdere di vista la
propria “interezza” come persona, i propri scopi e la propria vita come entità
a se stante.
«SPERO CHE STAREMO
INSIEME PER SEMPRE» – Chi è innamorato si sorprende a immaginare il proprio
futuro con la persona amata accanto, immaginando la propria vita tra progetti
comuni e quotidianità.
«PER LEI FAREI
QUALSIASI COSA» – Chi è innamorato prova un grande senso di empatia nei
confronto della persona amata: se quella persona soffre, noi soffriamo con lei.
E siamo convinti che potremmo sacrificare qualsiasi cosa per l’altro.
«GLI PIACERÒ
VESTITA COSÌ? – Innamorarsi di qualcuno significa anche rivedere le proprie
priorità quotidiane e, in caso, anche rivedere alcuni dettagli del proprio aspetto
e del proprio stile. Quindi sì, l’amore, spesso, dà anche un vigoroso colpo di
spugna al tuo armadio. E senza che tu te ne renda conto
«SIAMO IO E TE» –
Quando sei innamorato il tuo desiderio non è soltanto sessuale: quello che vuoi
davvero è che quella persona sia soltanto per te. Gelosia e possessività
ingredienti essenziali dell’amore, ma attenzione: questi due elementi non
devono diventare più forti dell’amore stesso, o finirà per soffocarsi.
«NON È UNA STORIA
DI SESSO» – Tra due innamorati il desiderio sessuale è importante, ma a
prevalere è soprattutto un desiderio di unione emozionale. Chi è innamorato,
infatti, non mette il sesso in cima alle cose “veramente importanti” della
propria relazione.
IL QUADRO
di
Shaktidevi
Faceva molto freddo quella sera.
Michele prese il giaccone se lo infilò, si mise il berretto e i guanti e quando
aprì la porta di casa una ventata gelida lo schiaffeggiò. Rabbrividì ma senza
dire una parola uscì di casa sbattendo la porta. Aveva appena finito di
litigare con Silvia, sua moglie. Per l’ennesima volta era contraria alla sua
idea di allestire una mostra in una famosa galleria di Vienna. Era troppo
lontano, gli diceva e poteva benissimo allestirla in Italia, per esempio a Roma
o Firenze. Ma Michele era deciso ad andare a Vienna. Conosceva bene la lingua
tedesca ed era convinto che le sue opere, quadri e sculture, in quella grande
città di appassionati d’arte, sarebbero piaciute molto. E poi doveva assentarsi
solo per tre settimane, non erano molte e Silvia faceva un lavoro che non le
permetteva di allontanarsi per così tanto tempo. Così le litigate tra loro
erano all’ordine del giorno.
Michele
quella sera andò alla caffetteria vicino a casa per sfogarsi con gli amici.
Trovò solo Aldo e si confidò con lui: “Silvia non cede. Continua a fare scenate
e minaccia di lasciarmi.”
“Immagino che sappia che per te
sarebbe un ottima occasione. I tuoi quadri piaceranno molto.”
“Le ho detto di tutto, ma il pensiero
di sapermi così lontano la tormenta. E’ sempre stata molto gelosa. Faccia un
po’ come crede, non mi sento di rinunciare ad una simile occasione.” Dopo
questo dialogo si misero a parlare di altro e verso l’ una di notte si
salutarono. Michele si avviò verso casa. Cominciava a nevicare. Si fermò un attimo
alzando gli occhi al cielo. Era bello vedere la neve scendere, sciogliersi sul
suo volto e sentire i brividini. Era fredda e delicata. Tutto questo lo fece
sentire sereno.
Entrando
in casa gli tornarono i pensieri. Silvia era a letto. Lui si sdraiò sul divano
che da un po’ di tempo era diventato il suo giaciglio. Chiuse gli occhi è si
consolò pensando alla neve che prima gli aveva baciato il viso. Al mattino si
alzò presto. Era di malumore. Amava molto Silvia e soffriva ogni volta che
erano in disaccordo. Andò in cucina e preparò la colazione. Sotto la tazzina di
Silvia mise un biglietto con scritte delle parole affettuose. Si vestì ed uscì.
Fuori nevicava ancora. Il paese era tutto imbiancato. Affondò le scarpe nella
neve e si diresse verso il suo studio.
Quando
vi entrò si guardò in giro. Era il regno del disordine. Scatole in giro,
telefono per terra, una pigna di libri buttati in un angolo. E poi cavalletti
vari con quadri ancora da ritoccare, tubetti di colori sparsi un po’ ovunque.
Fece un sospiro che sembrava più un affanno. Aveva voglia di cambiare aria e lo
avrebbe presto fatto. Volente o nolente Silvia doveva accettare la sua scelta.
Pensando a questo si avvicinò all’ultimo quadro che stava facendo, quello che
sarebbe diventato il suo capolavoro. Lo avrebbe portato al successo. Intanto
Silvia aveva trovato il suo biglietto sotto la tazzina del caffè. Lo aveva
letto e le era scappato un sorriso. Mentre sorseggiava il caffè ci
giocherellava con le dita, ma non aveva nessuna intenzione di mollare la sua
presa di posizione nei confronti di Michele.
Però
arrivò il giorno della partenza, Michele aveva già spedito le sue opere che
avrebbe trovato una volta arrivato a Vienna. Prima di uscire di casa andò da
Silvia che era ancora a letto. Dormiva, così sembrava. Le fece una carezza e la
salutò sottovoce. Quando Silvia sentì l’auto allontanarsi le lacrime
incominciarono ad invadere il suo volto.
Michele
a Vienna arrivò puntuale e subito andò nel grande atelier, dove cominciò a
disporre per bene le sue opere. Il quadro che reputava un capolavoro lo mise al
centro del salone dove puntò delle luci in modo che risaltassero i colori dando
il giusto effetto. Le sue sculture le mise su diversi piedistalli. Tutto era
ordinato e messo con un’armonia ben precisa. L’indomani sarebbero arrivati
alcuni critici interessati alla sua mostra e vi sarebbe stata l’inaugurazione.
Silvia, a casa, ora che era rimasta sola, sentiva dentro di lei un gran dolore
misto a rabbia. Passarono quindici giorni e quasi ogni sera Michele le
telefonava, ma il suo animo era distaccato, si mostrava fredda e scocciata.
Michele invece cercava di essere gentile e la salutava sempre con tanto
affetto. Nonostante tutto la capiva e l’amava.
Arrivò
l’ultima settimana ed erano tre giorni che Silvia non riceveva più nessuna
telefonata. Non ne poteva più di questa attesa voleva sentirlo, chissà perché
non l’aveva più chiamata. Aveva forse incontrato un’altra donna? La gelosia la
divorava, pensò quindi di chiedere una settimana di ferie che fortunatamente le
concessero e prese il primo aereo per Vienna. Un taxi la portò davanti
all’atelier. Era una bella giornata e la gente entrava ed usciva dalla mostra.
Entrò,
vi era parecchia gente che osservava e commentava davanti alle opere di
Michele. Lo vide ad un tavolo che parlava con delle persone, allora si spostò
per non essere vista e continuò il giro dal lato opposto. Ad un tratto qualcuno
la guardò con un espressione curiosa. Altri si girarono e la osservarono
incuriositi. Silvia non capiva, si sentiva a disagio. Aveva qualcosa che non
andava nel suo look? Una donna le si avvicinò e le fece una domanda che non
capì, non conoscendo il tedesco. Si aprì un varco per lasciarla passare mentre
tutti gli occhi dei presenti erano puntati su di lei.
Fino
a quando finalmente tutto le fu chiaro. Quando comprese cosa era successo, una
vampata di calore le invase il viso. Si sentì arrossire fino alla radice dei
capelli. In quel momento udì la voce di Michele che sbalordito le venne
incontro. Si abbracciarono e Silvia pianse commossa. La gente applaudì. Era
tutto così emozionante. Davanti a loro vi era il quadro che la critica aveva
considerato un vero capolavoro. Era perfetto, espressivo e trasmetteva un
sentimento pieno di dolcezza. Era il ritratto di Silvia.
mi fai ridere
Vignette
di Paolo Mario
Buttiglieri
CIBO E SALUTE
Ecco
il “miele d’oro”:La potenza della curcuma abbinata al miele crea il più potente
antibiotico naturale
RICETTE
Cavolfiore
arrosto alla paprika e semi di zucca
Fagottini
di pane carasau
Ingredienti per 6
fagottini:
6 fogli piccoli di
pane carasau
300 g di tofu
2 carciofi morellini
40 g di olive verdi
80 g di pomodori
secchi
1 spicchio d’aglio
la buccia esterna di
1 porro
olio e salsa di soia
q.b.
Tagliate il tofu a
listarelle e fatelo insaporire in una padella con l'aglio, un po' d’olio e la
salsa di soia. Unite i carciofi, che avrete pulito e affettato sottilmente.
Saltateli per 3 minuti, infine completate con le olive e i pomodori secchi
tagliati a fettine e mescolate bene. Bagnate uniformemente il pane carasau e
stendetelo su un tagliere o uno strofinaccio finché non assorbe l’acqua e non
diventa morbido. Disponete il ripieno sui fogli, formate dei fagottini e
fermateli con uno stuzzicadenti e una strisciolina di buccia di porro annodata.
Cuocete in forno per 15 minuti a 220°.
Crema
catalana senza lattosio
Per 6 persone in
ciotoline piccole:
500 ml di latte di
avena (o soia)
90 g zucchero di
canna + altri 4 C.
4 tuorli
30 g di amido di mais
1 c. di cannella
1⁄2 scorza di limone
Scaldate in un
pentolino il latte con la cannella e la scorza di limone. Intanto sbattete in
una ciotola i tuorli con 90 g di zucchero di canna e l’amido di mais. Prima che
il latte bolla levatelo dal fuoco e filtratelo, eliminando la cannella e la
scorza di limone. Versate il liquido sui tuorli sbattuti.
Amalgamate bene con
una frusta e trasferite il composto nel pentolino. Rimettetelo sul fuoco e
scaldatelo a fiamma bassa, sempre mescolando con la frusta. Calcolate ancora 2 minuti
circa di cottura a partire dal bollore. Togliete dal fuoco la crema e
distribuitela nelle coppette.
Spolverizzate con il
rimanente zucchero e caramellate con l’apposito attrezzo o passando le ciotole
brevemente sotto il grill del forno.
In tingo
di tatiana folonari
pensieri
a
cura di Paolo Mario Buttiglieri
la vera amicizia arriva quando il silenzio tra due persone
è confortevole (mimosello)
Potrei anche dire
che l' amore è come l'alcool.
Lo provi una
volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora. Ti fa sentire male,
tanto male che dirai di non voler provare mai più. Ma poi, al prossimo
bicchiere ci ricascherai. E non dirai di no.
(Charles Bukowski)
Tutto quello che
vuoi è dall'altra parte della paura.
(Jack Canfield)
Ci sono delle
persone che devono sempre andare da qualche parte; andiamo in barca! Andiamo al
cinema! Andiamo a scopare! Andate a cagare tutti quanti, dico sempre io,
lasciatemi in pace qui.
(Charles Bukowski)
Tutti i posti sono
uguali se non cambi dentro. Non c'è un posto magico dove mettersi in pace con
se stessi. Se ti senti una merda, tutto quel che guardi ti sembra merda.
(Stephen King; Uscita per l'inferno)
Se passi una vita
noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il
tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi,
allora te lo meriti.
(Frank Zappa)
Quando ci si tiene
dentro qualcosa senza poterla dividere con nessuno, comincia a crescere in modo
esagerato.
(Haruki Murakami)
Il sesso è
appagante solo se contiene tutti gli ingredienti: dolcezza, rispetto, gioco,
istinto, animalità… tutto condito da un pizzico di fantasia. La coppia migliore
è quella che non ha ancora smarrito la voglia di giocare.
(Alan Knut Hansen)
Ti lasci toccare
solo da chi ha l'anima più in fiamme della tua. Gli permetti anche di toccarti
il cuore. Gli permetti tutto.
(Charles Bukowski)
poeti
EMERSI E SOMMERSI
a cura di Tita Nic
Tienimi per mano
al tramonto,
quando la luce del
giorno si spegne
e l'oscurità fa
scivolare il suo drappo di stelle...
Tienila stretta
quando non riesco a viverlo
questo mondo
imperfetto...
Tienimi per
mano...
portami dove il
tempo non esiste...
Tienila stretta
nel difficile vivere.
Tienimi per
mano...
nei giorni in cui
mi sento disorientata...
cantami la canzone
delle stelle dolce cantilena di voci respirate...
Tienimi la mano, e
stringila forte
prima che
l'insolente fato possa portarmi via da te...
Tienimi per mano e
non lasciarmi
andare... mai...
(Herman Hesse)
Ci sono donne…
E poi ci sono le
Donne Donne…
E quelle non devi
provare a capirle,
perchè sarebbe una
battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e
basta.
Devi prenderle e
baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare.
Devi spazzare via
con un abbraccio
che toglie il
fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto.
a bassa,
bassissima voce. Perchè si vergognano delle proprie debolezze e, dopo
averle raccontate
si tormentano – in una agonia
lenta e silenziosa
– al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un
piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue
spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e
amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son
brave tutte.
Amale indifese e
senza trucco, perchè non sai
quanto gli occhi
di una donna possono trovare
scudo dietro un
velo di mascara.
Amale
addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che
non ne hanno bisogno: sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per
questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.
Alda Merini
Donna, come ti
chiami? – Non lo so.
Quando sei nata,
da dove vieni? – Non lo so.
Perché ti sei
scavata una tana sottoterra? – Non lo so.
Da quando ti
nascondi qui? – Non lo so.
Perché mi hai
morso la mano? – Non lo so.
Sai che non ti
faremo del male? – Non lo so.
Da che parte stai?
– Non lo so.
Ora c’è la guerra,
devi scegliere. – Non lo so.
Il tuo villaggio
esiste ancora? – Non lo so.
Questi sono i tuoi
figli? – Sì.
(Wislawa Szymborska)
GRUPPO DI LETTURA –
BIBLIOTECA DI FIORENZUOLA
Incontro di giovedì 31
marzo a Piacenza
Appuntamento ore 15
davanti alla biblioteca di Fiorenzuola per andare a Piacenza
il giorno giovedì 31 marzo alle ore 16,
presso la sezione didattica&promozione della lettura della biblioteca
Passerini-Landi a Piacenza, via Carducci 14, primo piano, un incontro
preliminare di tutte le persone/biblioteche/GdL interessati a partecipare al
Maggio dei Libri 2016; ricordiamo qui di seguito i quattro filoni chiave in cui
si articolerà il Maggio dei Libri 2016:
- #Biblioterapia: un percorso di crescita
attraverso il potere benefico dei libri.
- #Shakespeare400, dedicato
all’anniversario della morte del Bardo: in collaborazione con il British
Council, saranno organizzate varie iniziative nelle scuole, in sedi
istituzionali e in location inedite, per celebrare la grandezza e l’importanza
non solo letteraria, ma anche socio-antropologica di William Shakespeare.
- il progetto con le #LittleFreeLibraries,
per diffondere sul territorio e nei luoghi di passaggio quotidiano mini
biblioteche gratuite.
- la valorizzazione delle biblioteche
attraverso diverse iniziative tra cui il #Biblioraising, che consentirà ad
alcune biblioteche di acquisire gli strumenti e le conoscenze necessarie alla
ricerca di fondi.
Su Facebook la pagina del Maggio dei Libri
la trovate qui:
A presto!
Maria Elena Roffi
Paolo Mario Buttiglieri
responsabile didattica
&Promozione Biblioteca
comunale di Fiorenzuola d’Arda
biblioteca comunale Passerini-Landi trentomilano@gmail.com
0523 492430, 492404 biblioteca@comune.fiorenzuola.pc.it
0523 983093 - 985140
Su Facebook:
- Gruppo di Lettura Piacenza
- Gruppo di lettura - Biblioteca di
Fiorenzuola
QUANDO
L’ANITRA SI SPULCIA
a
cura di Paolo Mario Buttiglieri
O sei parte del
problema o sei parte della soluzione non c'è modo di mettersi in un'altra
posizione.(claudio rocchi)
Novità
Don
Milani, pensiero in movimento
di
Giuseppe Frangi 05 febbraio 2016
VIOLENZA PSICOLOGICA: SILENZIOSA, INVISIBILE E DISTRUTTIVA
cosa fare quando si dimentica il cavo per il cellulare
Come accendere il fuoco con un limone
Si chiama TRY ed il più grande database esistente sui caratteri
morfologici e funzionali delle piante, con dati su quasi un quinto delle specie
vegetali del pianeta.
Bevi un Cucchiaio di Olio con 3 Gocce di Limone la Mattina
per un Mese
Il frutto per pulire le arterie naturalmente
Cavolfiore alla curcuma: ecco cosa questa potente ricetta
puo fare per voi
VIOLENZA PSICOLOGICA: SILENZIOSA, INVISIBILE E DISTRUTTIVA
http://www.forelsket.it/violenza-psicologica-silenziosa-invisibile-distruttiva/
cosa fare quando si dimentica il cavo per il cellulare
https://www.facebook.com/1515538608687462/videos/1680685708839417/
LIBRI IN ASSAGGIO
CHI SI RICORDA I LUSTRA CATENE?
Liberamente tratto
dai ricordi di mio fratello Pino.
Nadia Campanelli
I segreti di Murakami.
Vita e opere di uno degli scrittori
più misteriosi e più amati. Vallardi
IL MANUALE DEL LECCACULO
rassegna stampa degli articoli
più interessanti della settimana sul web
L'INTERVISTA
L'avvertimento della leghista marocchina: "Vi spiego perché
le vostre figlie avranno il velo"
«Allora ti vengo a prendere domani, arrivi
con l' aereo delle velate».
Mi scusi, onorevole Sbai, ma chi sono le velate?
«Le italiane, mia sorella le chiama così. Quando vado a trovarla a Casablanca mi vede scendere dall' aereo che arriva da Roma circondata da marocchine immigrate. Sono tutte velate, vestite di nero, con gli occhi bassi».
«Le italiane, mia sorella le chiama così. Quando vado a trovarla a Casablanca mi vede scendere dall' aereo che arriva da Roma circondata da marocchine immigrate. Sono tutte velate, vestite di nero, con gli occhi bassi».
E non è normale?
«Per niente. Sono arrivata in Italia a 19 anni, per amore, e prendo quell' aereo dagli anni '80. Era un tripudio di voci e colori. Sbarcavano sorrisi, donne felici, vestite di arancione, giallo, azzurro. Ora sembrano tutte vedove, solo che il marito è vivo e il lutto che portano è per la loro vita. La cosa terribile è che sono partite dal Marocco libere. Sono diventate schiave in Italia».
«Per niente. Sono arrivata in Italia a 19 anni, per amore, e prendo quell' aereo dagli anni '80. Era un tripudio di voci e colori. Sbarcavano sorrisi, donne felici, vestite di arancione, giallo, azzurro. Ora sembrano tutte vedove, solo che il marito è vivo e il lutto che portano è per la loro vita. La cosa terribile è che sono partite dal Marocco libere. Sono diventate schiave in Italia».
Mi spiega più nel dettaglio questo processo
di schiavizzazione?
«L' islamico arriva in Italia per lavorare e ha tutte le difficoltà dell' immigrato: è solo, disorientato, debole. Ma noi non lo integriamo, non gli diamo i nostri valori, le regole, i costumi, ce ne disinteressiamo con la scusa di rispettarlo. Così l' unico riferimento che gli resta è la moschea fai da te. Lì predica un imam che risponde direttamente a Riad, quando non a Raqqa, e su cui lo Stato non esercita alcun controllo e l' immigrato impara l' islam estremista. Quando torna a casa lo impone alla famiglia. Quando poi in un palazzo la prima donna porta il velo, il gioco è fatto, gli altri mariti per dimostrare di essere loro a comandare in casa, lo impongono alle loro mogli. E, quando compiono 11 anni, alle figlie».
«L' islamico arriva in Italia per lavorare e ha tutte le difficoltà dell' immigrato: è solo, disorientato, debole. Ma noi non lo integriamo, non gli diamo i nostri valori, le regole, i costumi, ce ne disinteressiamo con la scusa di rispettarlo. Così l' unico riferimento che gli resta è la moschea fai da te. Lì predica un imam che risponde direttamente a Riad, quando non a Raqqa, e su cui lo Stato non esercita alcun controllo e l' immigrato impara l' islam estremista. Quando torna a casa lo impone alla famiglia. Quando poi in un palazzo la prima donna porta il velo, il gioco è fatto, gli altri mariti per dimostrare di essere loro a comandare in casa, lo impongono alle loro mogli. E, quando compiono 11 anni, alle figlie».
Il Qatar finanzia la costruzione di 33 nuove
moschee in Italia...
«Non dovremmo consentirlo. Diventeranno vivai di terroristi. Il Marocco chiude le moschee integraliste, noi le apriamo. Siamo ignoranti, non capiamo che la seconda generazione farà più danni della prima. Nell' islam lo scontro tra padri e figli è più forte che in Italia ed è capovolto: nell' islam i giovani sono più rigidi e tradizionalisti dei padri. Io la chiamo la generazione dei convertiti, perché sono passati dall' essere musulmani a essere fanatici».
«Non dovremmo consentirlo. Diventeranno vivai di terroristi. Il Marocco chiude le moschee integraliste, noi le apriamo. Siamo ignoranti, non capiamo che la seconda generazione farà più danni della prima. Nell' islam lo scontro tra padri e figli è più forte che in Italia ed è capovolto: nell' islam i giovani sono più rigidi e tradizionalisti dei padri. Io la chiamo la generazione dei convertiti, perché sono passati dall' essere musulmani a essere fanatici».
Com' è potuto accadere?
«La prima ondata migratoria, negli anni '80, era culturale o di lavoro qualificato; erano pochi, arrivavano da un islam pacificato, volevano integrarsi e avevano curiosità per il diverso, come l' avevo io. Poi è arrivata l' immigrazione rurale, su cui ha avuto presa l' islam estremista salafita predicato in molte moschee. Si è formata una comunità poco aperta al dialogo ma ancora rispettosa delle leggi. Ora tocca ai figli, che dovrebbero integrarsi in un' Italia in crisi, di valori ed economica. Non hanno lavoro né soldi ma vedono i soldi dei loro coetanei italiani, e non hanno neppure la propensione al sacrificio dei loro padri. Sono carne da macello per il jihad, migliaia di potenziali reclute del terrorismo islamico».
«La prima ondata migratoria, negli anni '80, era culturale o di lavoro qualificato; erano pochi, arrivavano da un islam pacificato, volevano integrarsi e avevano curiosità per il diverso, come l' avevo io. Poi è arrivata l' immigrazione rurale, su cui ha avuto presa l' islam estremista salafita predicato in molte moschee. Si è formata una comunità poco aperta al dialogo ma ancora rispettosa delle leggi. Ora tocca ai figli, che dovrebbero integrarsi in un' Italia in crisi, di valori ed economica. Non hanno lavoro né soldi ma vedono i soldi dei loro coetanei italiani, e non hanno neppure la propensione al sacrificio dei loro padri. Sono carne da macello per il jihad, migliaia di potenziali reclute del terrorismo islamico».
Come avviene il reclutamento?
«Con i soldi. L' Arabia, lo Yemen, il Qatar, l' Isis, fanno arrivare soldi alle moschee. I giovani vengono coccolati, pagati, viziati. Cadono nella rete e non possono più venirne fuori. Verrebbero uccisi se ci provassero».
«Con i soldi. L' Arabia, lo Yemen, il Qatar, l' Isis, fanno arrivare soldi alle moschee. I giovani vengono coccolati, pagati, viziati. Cadono nella rete e non possono più venirne fuori. Verrebbero uccisi se ci provassero».
Ma l' Italia cosa può farci?
«Deve smettere di dare soldi alle associazioni islamiche, perché vengono usati per fare proselitismo. E deve imporre il proprio modello, non lasciar fare. L' integrazione dev' essere obbligo non optional. Servono regole e divieti, perché gli estremisti vanno dove hanno più libertà. La nostra tolleranza ci condanna; gli islamici la interpretano come debolezza, si esaltano, ci giudicano molli e incapaci e attaccano. La conquista dell' Occidente è stata pianificata nella penisola araba negli anni '90. Punta a radicalizzare lo scontro e islamizzare l' Occidente infedele. È stata messa a bilancio una somma, sono state costruite moschee, formati imam, spediti in Europa soldi, armi e uomini per fare proselitismo».
«Deve smettere di dare soldi alle associazioni islamiche, perché vengono usati per fare proselitismo. E deve imporre il proprio modello, non lasciar fare. L' integrazione dev' essere obbligo non optional. Servono regole e divieti, perché gli estremisti vanno dove hanno più libertà. La nostra tolleranza ci condanna; gli islamici la interpretano come debolezza, si esaltano, ci giudicano molli e incapaci e attaccano. La conquista dell' Occidente è stata pianificata nella penisola araba negli anni '90. Punta a radicalizzare lo scontro e islamizzare l' Occidente infedele. È stata messa a bilancio una somma, sono state costruite moschee, formati imam, spediti in Europa soldi, armi e uomini per fare proselitismo».
Le aggressioni di Colonia rientrano in
questo piano?
«Certo, alla voce terrorismo sessuale. È stata una rappresaglia. Dopo che la Merkel aveva annunciato una stretta sull' accoglienza e sulle norme anti-terrorismo è esplosa la rabbia integralista. Stuprare le donne del nemico è uno dei più classici atti di guerra».
«Certo, alla voce terrorismo sessuale. È stata una rappresaglia. Dopo che la Merkel aveva annunciato una stretta sull' accoglienza e sulle norme anti-terrorismo è esplosa la rabbia integralista. Stuprare le donne del nemico è uno dei più classici atti di guerra».
Le donne occidentali hanno sottovalutato l'
episodio?
«Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti. Immagini se quello di Colonia fosse stato un raid dell' estrema destra cosa avremmo sentito. Queste signore radical chic con la borsa Hermés che dicono che non bisogna strumentalizzare gli stupri di Colonia sono prigioniere dei loro stereotipi e non possono più tornare indietro. Identificano l' immigrato con il debole e non vedono altro. Ma così lo trattano da inferiore, sempre da immigrato e mai da uomo, si preoccupano solo di mettergli il panino in bocca. È un misto di buonismo perverso e ingenuità».
«Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti. Immagini se quello di Colonia fosse stato un raid dell' estrema destra cosa avremmo sentito. Queste signore radical chic con la borsa Hermés che dicono che non bisogna strumentalizzare gli stupri di Colonia sono prigioniere dei loro stereotipi e non possono più tornare indietro. Identificano l' immigrato con il debole e non vedono altro. Ma così lo trattano da inferiore, sempre da immigrato e mai da uomo, si preoccupano solo di mettergli il panino in bocca. È un misto di buonismo perverso e ingenuità».
Cosa possono fare le donne italiane per le
islamiche d' Italia?
«Farle uscire di casa, creare una rete amicale, degli incontri. E battersi contro il velo».
«Farle uscire di casa, creare una rete amicale, degli incontri. E battersi contro il velo».
Dovremmo vietarlo in Italia?
«Il burqa, ma anche il velo. Difendere il velo non è rispetto per la cultura islamica ma complicità con chi sottomette le donne. Non conosco donne che portino il velo con orgoglio».
«Il burqa, ma anche il velo. Difendere il velo non è rispetto per la cultura islamica ma complicità con chi sottomette le donne. Non conosco donne che portino il velo con orgoglio».
Ultimamente alcuni grandi stilisti
occidentali hanno firmato collezioni con la donna velata...
«Sono contrarissima. Gli stilisti studino la moda marocchina, con capi bellissimi e rigorosamente senza velo. Avanti così, i padri italiani tra qualche anno si vedranno tornare a casa le figlie con il velo. Si comincerà per gioco, per imitare la compagna di classe, ma non si sa come finirà».
«Sono contrarissima. Gli stilisti studino la moda marocchina, con capi bellissimi e rigorosamente senza velo. Avanti così, i padri italiani tra qualche anno si vedranno tornare a casa le figlie con il velo. Si comincerà per gioco, per imitare la compagna di classe, ma non si sa come finirà».
La Serracchiani in Iran ha esibito il velo,
pubblicando un' allegra e orgogliosa fotogallery...
«Doveva rifiutarsi, per le straniere è obbligatorio solo in moschea. Ha voluto essere più realista del re. La Fallaci era diversa, non si mise il velo neppure davanti a Khomeini. Altre donne e altri tempi, l' Occidente è regredito. E la prova sono le velate. Oggi il Marocco importa estremismo dall' Italia. Da ragazza andavo in spiaggia in costume da bagno, ora non potrei. L' islam estremista, quello arabo-wahabita, attraverso l' Europa sta conquistando Paesi musulmani dove non aveva mai attecchito in centinaia d' anni».
«Doveva rifiutarsi, per le straniere è obbligatorio solo in moschea. Ha voluto essere più realista del re. La Fallaci era diversa, non si mise il velo neppure davanti a Khomeini. Altre donne e altri tempi, l' Occidente è regredito. E la prova sono le velate. Oggi il Marocco importa estremismo dall' Italia. Da ragazza andavo in spiaggia in costume da bagno, ora non potrei. L' islam estremista, quello arabo-wahabita, attraverso l' Europa sta conquistando Paesi musulmani dove non aveva mai attecchito in centinaia d' anni».
Pensa che anche i media abbiano delle
responsabilità?
«Enormi. I media hanno fame di islam integralista. Ormai in tv se non hai il velo non sei ritenuta attrezzata per parlare di islam, non ti chiamano come esperta di mondo arabo. Io sono un' eccezione, ma lo devo anche all' esperienza politica. E pensare che ero venuta in Italia per laurarmi in Lettere e studiare Petrarca e Leopardi».
«Enormi. I media hanno fame di islam integralista. Ormai in tv se non hai il velo non sei ritenuta attrezzata per parlare di islam, non ti chiamano come esperta di mondo arabo. Io sono un' eccezione, ma lo devo anche all' esperienza politica. E pensare che ero venuta in Italia per laurarmi in Lettere e studiare Petrarca e Leopardi».
E poi cos' è successo?
«Alla Sapienza mi hanno detto che di studiosi di Leopardi ne avevano tanti e che serviva qualcuno che si specializzasse in diritto islamico, per confrontarsi con il mondo arabo. Ho avuto un osservatorio privilegiato per studiare il fallimento dell' integrazione e della società multiculturale».
«Alla Sapienza mi hanno detto che di studiosi di Leopardi ne avevano tanti e che serviva qualcuno che si specializzasse in diritto islamico, per confrontarsi con il mondo arabo. Ho avuto un osservatorio privilegiato per studiare il fallimento dell' integrazione e della società multiculturale».
I moderati islamici chiedono un' intesa con
lo Stato che regolamenti e dia diritti alla religione musulmana in Italia. Cosa
ne pensa?
«Assolutamente no, la comunità islamica non ha nessun referente autorizzato a trattare. Sono tutte associazioni rappresentative solo di loro stesse. Sarebbe il caos, esattamente come nel mondo arabo di oggi».
«Assolutamente no, la comunità islamica non ha nessun referente autorizzato a trattare. Sono tutte associazioni rappresentative solo di loro stesse. Sarebbe il caos, esattamente come nel mondo arabo di oggi».
C' è chi dice che l' islam è una religione
che si nutre di violenza...
«Sono già destinataria di tante fatwe, non vorrei arricchire la collezione. C' è perfino una vignetta in cui vengo minacciata di morte».
«Sono già destinataria di tante fatwe, non vorrei arricchire la collezione. C' è perfino una vignetta in cui vengo minacciata di morte».
Rischiamo un' altra fatwa, via...
«Posso dirle che alcune sure inneggiano alla guerra e alla sottomissione delle donne. Ma non è il punto decisivo, analoghi passaggi ci sono nella Bibbia. Il problema è che oggi in Europa l' islam moderato non esiste più, non parla, non scrive, neppure interessa».
«Posso dirle che alcune sure inneggiano alla guerra e alla sottomissione delle donne. Ma non è il punto decisivo, analoghi passaggi ci sono nella Bibbia. Il problema è che oggi in Europa l' islam moderato non esiste più, non parla, non scrive, neppure interessa».
Lei è cattolica o musulmana?
«Io sono laica. Ma posso dirle che in Italia non c' è libertà religiosa. Penso a Rachida, uccisa dal marito a Brescello perché si è convertita. In Italia i musulmani convertiti al cristianesimo non possono nemmeno indossare un crocifisso, pena la morte».
«Io sono laica. Ma posso dirle che in Italia non c' è libertà religiosa. Penso a Rachida, uccisa dal marito a Brescello perché si è convertita. In Italia i musulmani convertiti al cristianesimo non possono nemmeno indossare un crocifisso, pena la morte».
Cosa pensa del Papa, molto aperto al dialogo
con l' islam?
«Che non si discute, è il Papa. Io sono arrivata con Wojtyla, grande politico e anticomunista. Di Ratzinger ho amato l' autenticità. Bergoglio non capisco dove vuole andare a parare. Dovrebbe occuparsi di più della mancanza di libertà religiosa dei cristiani nel mondo, e perfino in Italia».
«Che non si discute, è il Papa. Io sono arrivata con Wojtyla, grande politico e anticomunista. Di Ratzinger ho amato l' autenticità. Bergoglio non capisco dove vuole andare a parare. Dovrebbe occuparsi di più della mancanza di libertà religiosa dei cristiani nel mondo, e perfino in Italia».
Come mai è una così fervente anticomunista?
«Sono nata musulmana. La sinistra coccola gli islamici ma forse ignora che l' islam odia il comunismo almeno quanto il cristianesimo. Comunque sì, sono di destra, ho bisogno di regole, ordine. Mio padre invece era socialista, un medico, un musulmano illuminato, che ha mandato me e i miei sette fratelli alla scuola francese. E anche mia madre lo era».
«Sono nata musulmana. La sinistra coccola gli islamici ma forse ignora che l' islam odia il comunismo almeno quanto il cristianesimo. Comunque sì, sono di destra, ho bisogno di regole, ordine. Mio padre invece era socialista, un medico, un musulmano illuminato, che ha mandato me e i miei sette fratelli alla scuola francese. E anche mia madre lo era».
I partiti di centrodestra li ha girati un
po' tutti...
«Non li ho girati tutti, sono entrata nel Pdl da An. Ora a destra c' è solo la Lega, e quindi sono emigrata. Sono convinta che Salvini abbia le doti per diventare premier».
«Non li ho girati tutti, sono entrata nel Pdl da An. Ora a destra c' è solo la Lega, e quindi sono emigrata. Sono convinta che Salvini abbia le doti per diventare premier».
Non è troppo estremista?
«Al contrario, il suo difetto è che è un buono. E poi basta accusarlo di populismo e razzismo. Interpreta l' insofferenza mia e di molti verso il disordine. Gli italiani sono disperati, i giovani vanno via. Tra trent' anni rischiamo di essere completamente islamizzati».
«Al contrario, il suo difetto è che è un buono. E poi basta accusarlo di populismo e razzismo. Interpreta l' insofferenza mia e di molti verso il disordine. Gli italiani sono disperati, i giovani vanno via. Tra trent' anni rischiamo di essere completamente islamizzati».
Berlusconi le manca?
«Lui esiste ancora, ma solo lui. Se vuole far sopravvivere Forza Italia deve cambiare del tutto la classe dirigente. Mi manca molto in politica estera. Aveva capito gli arabi, teneva in pugno la Libia. Tra i motivi principali del complotto internazionale che l' ha destituito c' era la volontà di Usa e mezza Europa di sostituirlo nei rapporti privilegiati con molti Paesi arabi».
«Lui esiste ancora, ma solo lui. Se vuole far sopravvivere Forza Italia deve cambiare del tutto la classe dirigente. Mi manca molto in politica estera. Aveva capito gli arabi, teneva in pugno la Libia. Tra i motivi principali del complotto internazionale che l' ha destituito c' era la volontà di Usa e mezza Europa di sostituirlo nei rapporti privilegiati con molti Paesi arabi».
Complotto internazionale?
«Partiti e politici islamici sono profondamente antidemocratici, divisi e incapaci di gestire il potere. I dittatori erano funzionali alla stabilità del Medio Oriente e avevano rapporti consolidati con l' Europa. L' Arabia per ragioni economiche e religiose e gli Usa per ragioni economiche e politiche hanno voluto cambiare lo scenario puntando sui partiti religiosi e sono nate le primavere arabe. L' Europa non ha capito e ci è cascata, uscendone con le ossa rotte, ma anche Usa e Arabia hanno sbagliato i calcoli».
«Partiti e politici islamici sono profondamente antidemocratici, divisi e incapaci di gestire il potere. I dittatori erano funzionali alla stabilità del Medio Oriente e avevano rapporti consolidati con l' Europa. L' Arabia per ragioni economiche e religiose e gli Usa per ragioni economiche e politiche hanno voluto cambiare lo scenario puntando sui partiti religiosi e sono nate le primavere arabe. L' Europa non ha capito e ci è cascata, uscendone con le ossa rotte, ma anche Usa e Arabia hanno sbagliato i calcoli».
Perché?
«Per l' incapacità dei partiti islamici di governare, basta vedere quello che è successo in Egitto. È il Paese culturalmente più attrezzato e non a caso sono scesi in piazza in 30 milioni contro i Fratelli Musulmani».
«Per l' incapacità dei partiti islamici di governare, basta vedere quello che è successo in Egitto. È il Paese culturalmente più attrezzato e non a caso sono scesi in piazza in 30 milioni contro i Fratelli Musulmani».
E cosa pensa dell' Isis? Ha appena vinto il
premio Nabokov con «Isis, il palcoscenico dell' orrore», il suo libro sullo
Stato Islamico...
«È il risultato del fallimento delle primavere arabe. Agli estremisti sunniti è stata data una terra, tra Iraq e Siria, per portare la guerra in aree sciite, fino alle porte dell' Iran. L' Isis è un problema interno all' islam. Ora si troverà un accordo per spartirsi la Siria e lasciare una via di fuga ad Assad».
«È il risultato del fallimento delle primavere arabe. Agli estremisti sunniti è stata data una terra, tra Iraq e Siria, per portare la guerra in aree sciite, fino alle porte dell' Iran. L' Isis è un problema interno all' islam. Ora si troverà un accordo per spartirsi la Siria e lasciare una via di fuga ad Assad».
Di Putin possiamo fidarci?
«Conosce l' islam meglio di tutti, per averlo sconfitto in casa. Se vogliamo battere l' Isis militarmente dobbiamo farlo attraverso di lui. Gli Stati Uniti, abbiamo visto in Iraq e Afghanistan, non ne sono capaci. L' Europa non ne ha le forze e l' Italia non è nulla».
«Conosce l' islam meglio di tutti, per averlo sconfitto in casa. Se vogliamo battere l' Isis militarmente dobbiamo farlo attraverso di lui. Gli Stati Uniti, abbiamo visto in Iraq e Afghanistan, non ne sono capaci. L' Europa non ne ha le forze e l' Italia non è nulla».
Pietro Senaldi
A tutti coloro che mi chiedono l'amicizia:
io sono una persona educata e gentile, del secolo scorso per capirci, ma di
quello scorso scorso, per cui dico: ma si, certo, se lei gentile
sconosciutissimo/a signore/signora mi chiede l'amicizia, perchè negarla? però,
voglio dire: e motivare? è solo educazione, di due secoli fa, lo so, non si
adatta a feisbocco: ma dire, per esempio: chiedo l'amicizia perchè
interessata/o a...perchè incuriosita/o...perchè ho visto che sei amica di
amici...il fatto è che io ringrazio di questa richiesta di amicizia, e neppure
mi si risponde. come se uno mi entrasse in casa dicendo: voglio essere tua
amica! io potrei dire di no, ma dico si. eh, son gentile! e dopo aver detto si,
quello esce e sbatte la porta. di casa mia. allora, per mettermi al giusto
livello di maleducazione: non vi conosco, non so chi siete, nemmeno vi
presentate (ma dico, ma è il minimo! ma lo so, lo so, non è roba da
fess-bocchi) ma andate a cagare. giusto per capirci immediatamente senza
convenevoli. io, di collezioni di amicizie, non ne faccio. per sentirmi libera
dalla vostra maleducazione, vi cancellerò. avrò meno amici, maleducati del
resto, ma quanto più leggera. perchè, a me, la maleducazione pesa.
(daniela stecconi)
+LETTERE
AL DIRETTORE+
REFERENDUM NO TRIV
IL PETROLIO RESTI SOTTOTERRA!
Il 17 aprile dobbiamo tutti/e
prepararci ad andare a votare il nostro SI’per il Referendum, proposto
da nove regioni e dai comitati No Triv . (Ricordiamoci che si tratta di un
Referendum abrogativo di una legge del governo Renzi sulle trivellazioni
petrolifere, per cui è da votare SI’ all’abrogazione!) La sola domanda
referendaria su cui dovremo esprimerci
sarà : “Si può estrarre petrolio fino all’esaurimento dei pozzi autorizzati
che si trovano lungo le coste italiane entro le 12 miglia?” Inizialmente erano
sei le domande referendarie proposte dalle nove regioni (Basilicata, Puglia,
Molise, Veneto, Campania, Calabria, Liguria, Sardegna e Marche). Ma la
Cassazione ha bocciato l’8 gennaio le altre cinque domande perché il Governo
Renzi, nel frattempo, aveva furbescamente riscritto due commi del Decreto
Sblocca Italia 2016. Per cui ne rimane
una sola. Le ragioni date dai comitati NO TRIV per votare SI’ sono tante: il
pericolo di sversamenti di petrolio in mare con enormi danni alle spiagge e al
turismo, il rischio di movimenti tellurici legati soprattutto all’estrazione di
gas e l’alterazione della fauna marina per l’uso dei bombardamenti con l’aria
compressa.
Ma la ragione fondamentale per votare SI’ è ,che se vogliamo salvarci con
il Pianeta, dobbiamo lasciare il petrolio ed il carbone là dove sono, cioè
sottoterra! Il Referendum ci offre un’occasione d’oro per dire NO alla politica del governo Renzi di una
eccesiva dipendenza dal petrolio e dal carbone per il nostro fabbisogno
energetico. Gli scienziati ci dicono a chiare lettere, che se continuiamo su
questa strada, rischiamo di avere a fine secolo dai tre ai cinque centigradi in
più. Sarà una tragedia!
Papa Francesco ce lo ripete in quel
suo appassionato Laudato Si’:”Infatti la maggior parte del riscaldamento
globale è dovuto alla grande concentrazione di gas serra emessi soprattutto a
causa dell’attività umana. Ciò viene potenziato specialmente dal modello di
sviluppo basato sull’uso intensivo dei combustili fossili(petrolio e carbone)
che sta al centro del sistema energetico mondiale.” Il Vertice di Parigi sul
clima , il cosidetto COP 21, dello scorso dicembre , lo ha evidenziato , ma
purtroppo ha solo invitato gli Stati a ridurre la dipendenza da petrolio e carbone.
E così gli Stati, che sono prigionieri dei poteri economico-finanziari,
continuano nella loro folle corsa verso il disastro. Per questo il Referendum
contro le trivellazioni diventa un potente grimaldello in mano al popolo per
forzare il governo Renzi ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili a favore
delle energie rinnovabili.
Trovo incredibile che il governo Renzi non solo non abbia obbedito a
quanto deciso nel vertice di Parigi, ma che non abbia ancora calendarizzato la
discussione parlamentare per sottoscrivere gli impegni di Parigi entro il 22
aprile. In quel giorno infatti le nazioni che hanno firmato l’Accordo di Parigi
si ritroveranno a New York per rilanciare lo sforzo mondiale per salvare il
Pianeta. Sarebbe grave se mancasse l’Italia.
Per questo mi appello alla Conferenza Episcopale Italiana perché, proprio
sulla spinta di Laudato Si’, inviti le comunità cristiane ad informarsi su
questi temi vitali per il futuro dell’uomo e del Pianeta, e votare quindi di conseguenza.
Mi appello a tutti i sacerdoti perché nelle omelie domenicali spieghino ai
fedeli la drammatica crisi ecologica che ci attende se continueremo a usare
petrolio e carbone.
Mi appello alle grandi associazioni cattoliche (ACLI, Agesci, Azione
Cattolica…) a mobilitare i propri aderenti perché si impegnino per la
promozione del SI’ al Referendum.
“Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida
ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano
tutti….Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i
credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla
rassegnazione comoda o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche. Abbiamo
bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno detto i vescovi del
Sudafrica” I talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per riparare
il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio.”
Diamoci da fare tutti/e, credenti e non, per arrivare al Referendum con
una valanga di SI’ per salvarci con il Pianeta.
Alex Zanotelli
Napoli,14 marzo
2016
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